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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Gennaio 2011 |
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UN NUOVO MODO DI GESTIRE LA RICERCA AREA ADOTTA UN MODELLO DI GOVERNANCE BASATO SU OBIETTIVI PLURIENNALI E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
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Trieste, 27 gennaio 2011 - Anticipando molte delle prescrizioni del decreto legislativo 150/2009, che punta all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, all’efficienza e alla trasparenza delle pubbliche amministrazioni, il Consorzio Area di ricerca ha approvato il nuovo Piano delle Performance. Si tratta di un vero e proprio sistema di governance che valorizza e rilancia esperienze e attività di Area sulla base dei principi di trasparenza, intellegibilità, veridicità, verificabilità, coerenza e orizzonte pluriennale delle azioni. Le trasformazioni organizzative introdotte e, soprattutto, i metodi di valutazione del personale e degli obiettivi, lontanissimi dall’idea di una burocrazia statica e non meritocratica, avvicinano l’approccio operativo a quello dei centri più avanzati nel mondo - soprattutto americani - nella gestione della ricerca privata e pubblica. Ciò a conferma delle caratteristiche di dinamicità, innovazione ed efficienza, che già sono valse ad Area nel 2008 il novero tra i 100 Enti pubblici italiani più virtuosi da parte del Ministero per l’Innovazione. La mission del Consorzio è quella di accrescere la competitività e l’attrattività territoriale attraverso la valorizzazione di ricerca e impresa, la formazione per lo sviluppo d’impresa e per la gestione di ricerca e innovazione, la promozione di reti di eccellenza scientifiche e imprenditoriali. Partendo da qui, la filosofia ispiratrice del Piano è quella di rappresentare l’elemento cardine per il miglioramento della qualità dei servizi offerti, l’accrescimento delle competenze professionali e la valorizzazione dei risultati organizzativi e individuali. Per fare questo, vengono introdotti alcuni importanti elementi di novità. A cominciare dalla valutazione delle performance individuali, che sarà fatta, oltre che “dall’alto” per tutto il personale, anche “dal basso” per i livelli dirigenziali, le cui prestazioni saranno giudicate anche dai collaboratori con il metodo della fuzzy logic. Le valutazioni saranno ispirate a: criteri di coerenza delle performance richieste con quelle attese dall’Ente; idoneità degli obiettivi rapportati al ruolo delle persone; congruità ed equità. Altra novità, l’introduzione della figura dei “gestori di progetti strategici prioritari” che agiscono per delega del direttore generale e che, per le performance attese, sono da lui direttamente valutati (organizzazione a matrice tesa ai risultati). I nuovi metodi operativi e valutativi troveranno applicazione in tutte le principali aree di intervento, per le quali Area si è ritagliata un ruolo peculiare e riconosciuto nel panorama nazionale degli enti di ricerca: trasferimento tecnologico, formazione avanzata, networking internazionale, sviluppo del parco scientifico e tecnologico, nuovi sistemi di energia. “Area aveva da tempo fatto propria una parte non trascurabile di quanto richiesto dalla nuova normativa – sottolinea il presidente Giancarlo Michellone. Ora, andando anche oltre l’adeguamento e le integrazioni richiesti per legge, ci proponiamo di sperimentare nuove metodologie di valutazione, legandole a obiettivi ambiziosi e ben definiti. Tutta la sperimentazione sarà seguita dai vertici del Consorzio con il supporto di un Organismo Indipendente di Valutazione e, proprio perché innovativa e sperimentale, potrà subire variazioni, anche consistenti, sempre tese al miglioramento delle nostre performance, a vantaggio di territorio, ricercatori e imprese”. |
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