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Notiziario Marketpress di
Lunedì 31 Gennaio 2011 |
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TRENTO, PATTO DI STABILITA´: SIGLATA L´INTESA FRA GIUNTA E CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE
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Trento, 31 gennaio 2011 - E´ stato siglato sil 28 gennaio, nell´ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra Provincia ed Autonomie Locali, il Protocollo integrativo fra la Giunta provinciale e il Consiglio delle autonomie locali relativo al Patto di stabilità, conformemente alle linee delineate il 30 dicembre scorso. Ad essere soggetti al Patto - che com´è noto impone agli enti locali di contribuire agli obiettivi nazionali di contenimento della spesa pubblica - sono i comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti (con esclusione del comune di Ledro). Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Conferenza permanente per i rapporti fra Provincia e autonomie locali Martino Simoni e dall´assessore all´urbanistica e enti locali Mauro Gilmozzi, per un accordo che garantisce il mantenimento dello standard di servizi attuale in favore di tutti i cittadini e non comporta aumenti tariffari e di tasse, pur contribuendo al risanamento delle finanze dello Stato. Complessivamente i tagli a carico dei Comuni ammonteranno a 14 milioni di euro. Non essendo ancora formalizzato l´accordo con lo Stato circa la quantificazione del concorso del Trentino al risanamento delle finanze nazionali, la Provincia si è impegnata, con l´intesa sottoscritta oggi, ad assumere a carico del proprio bilancio l´eventuale maggiore importo che sarà definito con Roma rispetto ai 14 milioni definiti con l´intesa di oggi. "E´ un accordo positivo - ha detto l´assesore Gilmozzi - pur venendo siglato in una situazione difficile perché Roma non ha ancora definito l´entità del contributo del Trentino al risanamento delle finanze nazionali. La Provincia si farà carico della differenza eventuale fra gli obiettivi del Patto di stabilità che sarà definito con lo Stato e l´impegno che i comuni trentini si assumono con la sottoscrizione di questo Protocollo. Già il fatto che non ci saranno riduzioni nei servizi né aumenti di tariffe e tasse ci dà la misura della bontà dell´accordo, che non molti altri territori avrebbero potuto raggiungere. Ci sentiamo inoltre rassicurati dall´impegno assunto dagli enti locali ad adottare comportamenti virtuosi al fine di contenere le spese." "I Comuni - ha detto a sua volta Simoni - partecipano in maniera responsabile al risanamento delle finanze statali, utilizzando però strumenti e meccanismi tipici della nostra Autonomia, salvaguardando così la specificità del nostro territorio. Oltre ad assicurare alla popolazione i servizi odierni, l´accordo di oggi ci garantisce la possibilità di portare avanti, per i prossimi due anni, pur con qualche restrizione sul versante dei tetti di indebitamento, la programmazione già fissata, compresi gli investimenti." In estrema sintesi, l´obiettivo da raggiungere per ciascuno dei comuni coinvolti si esplicita in termini di saldo tra entrate e spese della parte corrente ( gestione di competenza) e della parte straordinaria ( gestione di cassa). Nella determinazione del singolo obiettivo si è tenuto della dimensione demografia dell´Ente, richiedendo un maggiore sforzo ai Comuni oltre i 5 mila abitanti. Il coinvolgimento dei comuni con popolazione compresa tra i 3.000 e i 5.000 abitanti (in sede nazionale il Patto di stabilità riguarda i comuni sopra i 5.000 abitanti) risponde ad una logica di condivisione della responsabilità e di solidarietà nel concorso richiesto al sistema dei comuni trentini per il risanamento della finanza pubblica del Paese. |
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