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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Febbraio 2011
 
   
  AGRICOLTURA: VIOLINO AL MONDO RURALE AD AGRIEST, ´FARE SISTEMA´

 
   
  Torreano di Martignacco - L´agricoltura del Friuli Venezia Giulia deve saper fare sistema e massa critica, condividere attraverso una forte concertazione i percorsi e le scelte che la Regione potrà individuare per favorire il rilancio del settore primario e l´uscita dalla crisi. Questo il messaggio che l´assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino ha rivolto il 27 gennaio a tutte le componenti del mondo agricolo in occasione del convegno inaugurale della quarantaseiesima Agriest, ´´Coltivare il futuro´´, rassegna dedicata quest´anno alla meccanica, all´enologia, alla zootecnia, alle biomasse, al valore dell´innovazione. Il convegno concluso da Violino, che si è poi recato a tagliare il nastro inaugurale della manifestazione, mirava a fare il punto sui risultati ottenuti attraverso la legge regionale anticrisi, alla quale ha assegnato un ruolo prioritario, nel momento più difficile della congiuntura economica sfavorevole per la civiltà contadina, al Fondo di rotazione per l´agricoltura. Infatti, la Regione, ha specificato l´assessore, nel volgere di un anno ha potuto, grazie all´efficienza degli uffici della direzione centrale dell´Agricoltura, e alla collaborazione del sistema bancario, raccogliere le domande di accesso al Fondo e provvedere ad erogare i finanziamenti relativi all´intero importo messo a disposizione dall´Amministrazione regionale. Tuttavia, come ha ricordato Violino con amarezza, queste importanti risorse sono servite alle imprese agricole solamente per consolidare la propria attività. Si tratterà ora, sempre secondo l´assessore, entro i prossimi cinque anni, di individuare una linea finanziaria integrata e atta ad accompagnare il sistema agricolo verso l´uscita dalla crisi. Diversamente, lo sforzo finora compiuto dalla Regione sarà vanificato. Violino ha pure sviluppato un´ulteriore riflessione sulle criticità dell´agricoltura del Friuli Venezia Giulia: non sono più le aziende zootecniche a dover ricevere l´attenzione prioritaria della Regione a causa della crisi, ma risente sensibilmente del momento non facile anche la vitivinicoltura. Ecco dunque, ha aggiunto l´assessore riprendendo un concetto che era stato espresso in precedenza dal presidente di Confocooperative Fvg, Franco Bosio (secondo il quale l´economia versa in un ´´sistema di globalizzazione imperante´´), che per rimettere in gioco il sistema agricolo regionale debbano essere impiegate tutte le opportunità derivanti dalla valorizzazione delle peculiarità. Ma, soprattutto, occorre fare sistema. Ed ha rivolto un ulteriore appello a concertarsi al mondo delle cooperative, che nel Friuli Venezia Giulia rappresenta una porzione importante delle produzioni, nei settori del latte, del vivaismo, della viticoltura. Ma va altresì ricercata una collaborazione efficace anche con il mondo della grande distribuzione, affinché le produzioni locali possano trovare adeguata collocazione sul mercati. Il marchio ´Tipicamente Friulano´ ha lo scopo di concorrere all´esaltazione delle peculiarità del territorio, più specificamente delle produzioni di pregio che possono far distinguere, e prediligere da parte dei consumatori, l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Violino ha concluso il suo intervento richiamandosi alle parole del presidente di Udine e Gorizia Fiere Sergio Zanirato intervenuto in apertura dei lavori, riguardo alla situazione economica che si riflette anche sulla meccanizzazione agricola: è necessario che anche le rassegne fieristiche specializzate, come Agriest, compiano un salto di qualità e si evolvano in funzione dei cambiamenti e delle attese del mondo rurale. Nel corso del convegno, dopo i saluti delle autorità e del presidente della Federazione Banche di Credito Cooperativo, Giuseppe Graffi Brunoro (che assieme a Confcooperative Fvg ha collaborato con la Regione per la realizzazione delle assise), Francesco Miniussi, vicedirettore centrale delle Risorse rurali, agroalimentari e forestali, e Fabio Floreancig, del servizio Investimenti, hanno dettagliato gli esiti dell´operatività del Fondo di rotazione negli scorsi dodici mesi, mentre Giorgio Candusso, esponente del sistema bancario, ha comparato le potenzialità di intervento del Frie con quelle del Fondo di rotazione.  
   
 

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