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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Febbraio 2011
 
   
  AGRICOLTURA: PRODUZIONI LOCALI PER RISTORAZIONE COLLETTIVA

 
   
  Torreano di Martignacco - E´ una sinergia innovativa quella che si sta consolidando nel Friuli Venezia Giulia tra le diverse componenti delle istituzioni, al fine di favorire un approccio multi disciplinare rispetto ai temi della salute e dell´alimentazione, quest´ultimo strettamente collegato al benessere fisico. Ma deve tenere conto delle reali potenzialità dell´agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Se ne è parlato il 28 gennaio al convegno ´Ristorazione collettiva di prossimità, nell´ambito dell´Agriest, nel quartiere fieristico udinese, a Torreano di Martignacco, organizzato dalla Regione e dall´Anci Federsanità Fvg. Una sinergia che nel corso degli anni è divenuta una rete di collaborazione, come l´ha definita Erio Ziglio, direttore dell´Ufficio Europeo dell´Oms: la costituiscono la Regione, le filiere agricole di qualità, il sistema sanitario, quello scolastico, le amministrazioni comunali, Federsanità. Questa rete di buone prassi rivolte a favorire attraverso la corretta alimentazione la salute e il benessere dei cittadini di ogni età, sta elaborando le linee guida per i Comuni, affinché svolgano un´azione di sensibilizzazione sulla consapevolezza alimentare. Contestualmente al convegno si è svolta una tavola rotonda che ha consentito al presidente di Federsanità Anci del Fvg, Giuseppe Napoli, di ripercorrere i fondamenti dell´esperienza pluriennale intessuta nella regione dal sistema delle autonomie per la prevenzione delle malattie attraverso l´alimentazione, un corretto stile di vita, la salubrità dell´ambiente. E ha poi permesso all´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, di sviluppare un´analisi attenta della situazione inerente non solo la ristorazione collettiva di prossimità, ma anche l´intera filiera agricola. Violino, che ha portato il saluto della Giunta regionale, e in particolare dell´assessore alla Salute, Vladimir Kosic, il quale non ha potuto partecipare ai lavori ma condivide pienamente le iniziative in atto, ha inteso dapprima individuare l´anello debole della filiera alimentare del Friuli Venezia Giulia. Che paradossalmente è rappresentato dalla mancanza dei prodotti necessari ad alimentare il sistema della ristorazione collettiva di prossimità: mense aziendali, ospedaliere, scolastiche. Ha citato a esempio la legge regionale che premia l´impiego di materia prima da agricoltura biologica nelle mense scolastiche: ora per difficoltà di approvvigionamento, è obbligatorio l´impiego non più del 40, ma soltanto del 20 per cento di prodotti biologici prodotti nel Friuli Venezia Giulia. Occorre dunque, sempre secondo Violino stimolare sul territorio regionale un numero sufficiente di aziende capaci di assicurare la quantità dei prodotti necessari ad alimentare l´intero sistema della ristorazione collettiva, che in questo modo potranno beneficiare di nuova redditività. Utile in questo senso, per l´assessore, anche l´attestazione del marchio Tipicamente Friulano, che deve invitare a consumare i prodotti locali innanzitutto i cittadini del Friuli Venezia Giulia. Per fare fronte alle difficoltà del settore agricolo, ma anche rispondere con efficacia alle esigenze di salute e di una migliore qualità della vita di tutti i cittadini, Violino ha concluso ipotizzando un progetto pilota che potrebbe segnare l´avvio della concretizzazione della filiera del Friuli Venezia Giulia rivolta al settore delle mense per i bimbi, gli scolari, gli studenti, i lavoratori, nonché coloro che sono ricoverati negli ospedali. Potrebbe coinvolgere l´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, e l´azienda ospedaliero-universitaria di Udine: il conferimento di prodotti agricoli a km 0 consentirebbe un salto di qualità nell´alimentazione degli ammalati, concorrendo a migliorare per quanto possibile la loro qualità della vita. E fornirebbe un esempio trainante all´intero mondo rurale del Friuli Venezia Giulia a rinnovarsi, per poter rispondere alle richieste di un settore potenzialmente significativo. Nel corso del convegno sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Ferri e Giulio Barocco, della direzione centrale della Salute, sul piano regionale della prevenzione che tiene conto dell´alimentazione e dell´educazione alimentare, Paolo Agostini, del Comune di Roma, Gaetano Zanutti, di Legacoop Fvg, Gian Mario Di Gianantonio, dell´Ufficio scolastico regionale Fvg, Avelio Marini, dell´Ismea, Maria Parpinel, dell´Università di Udine, sulla qualità delle produzioni.  
   
 

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