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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Febbraio 2011 |
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ASSOEDILIZIA: NELL´ULTIMO BIENNIO INSOLVENZE E MOROSITA´ NELLA LOCAZIONE COMMERCIALE CRESCIUTE DEL 300 %
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Milano, 1 febbraio 2011 - A margine dell´Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2011 della Corte d´Appello di Milano. Assoedilizia riferisce preliminarmente i dati del comparto economico e immobiliare contenuti nella relazione del presidente del Tribunale di Milano. Procedure di esecuzione forzata mobiliare 12.282 con un incremento del 20 % rispetto all´anno precedente. Procedure esecutive immobiliari 3821, con un aumento quasi del 25 % rispetto al dato del periodo precedente ( 1/7/2008- 30/6/2009 ) 3.067 – livello mai raggiunto negli anni passati - quando le esecuzioni erano state 2.552 nel 2008 e 2.115 nell´anno 2007, gia´ aumentate nel raffronto con il 2006 di oltre l´ 8% ( 1962). Fallimenti 1202, contro gli 884 del 2010, (con un aumento del 27 %) ed i 640 del 2009. La crisi economica colpisce prevalentemente le piccole e medie imprese. Questa situazione trova conferma nelle recenti rilevazioni di Assoedilizia secondo cui la morosita´ e le insolvenze, nel comparto della locazione immobiliare commerciale di dimensione medio- piccola, sono cresciute nell´ultimo biennio del 300 % a causa della crisi economica,delle difficolta´ delle piccolo-medie imprese, dei fallimenti. Mentre fino a due anni fa la morosita´ tendeva ad essere sanata, ora tende a trasformarsi in insolvenza. Questa tendenza crea una situazione molto critica nel comparto. Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici : « E´ ineludibile sul punto la riforma in tempi brevissimi della tassazione delle persone fisiche per quanto riguarda i redditi non percepiti derivanti da locazione immobiliare ad uso diverso dall´abitativo. Sussiste infatti un obbligo fiscale a carico del proprietario dell´immobile di pagare l´Irpef sui canoni di locazione commerciale anche se il conduttore è insolvente; senza che sia previsto alcun meccanismo di credito fiscale. La Corte Costituzionale ha invero lanciato un monito in proposito, ma,ne´ il legislatore, ne´ le interpretazioni ministeriali lo hanno recepito. Cio´ rappresenta una iniquita´ vera e propria cui non si puo´ non porre rimedio.» |
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