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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Febbraio 2011
 
   
  PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI RIMINI, STEFANO VITALI: DIFFICILI RELAZIONI ECONOMICHE TRA ITALIA E REPUBBLICA DI SAN MARINO.

 
   
  Rimini, 2 febbraio 2011 - “Giungono sempre più numerose alla Provincia di Rimini segnalazioni preoccupate da parte di associazioni di categoria, di singoli operatori, e di lavoratori frontalieri, circa le ripercussioni negative su lavoratori e imprese di Emilia Romagna e Marche, provocate delle attuali, difficili relazioni economiche tra Italia e Repubblica di San Marino. L’ultima, di questi giorni, è del Presidente di Confindustria Rimini Maurizio Focchi il quale in una lettera sottolinea come si stiano generando sul territorio riminese forti tensioni sul versante del credito alle imprese e all’economia reale, anche a seguito delle difficoltà di alcuni importanti istituti di credito locali. I numeri sintetizzano meglio di ogni altro discorso l’impatto del ‘caso San Marino’ sul territorio nazionale e in particolare riminese: si stima vi siano complessivamente circa 7 mila lavoratori italiani direttamente impegnati nelle imprese del Titano e che l’indotto delle imprese italiane che operano verso quello Stato coinvolga direttamente oltre 10 mila lavoratori. Come Istituzione del territorio riminese, non posso che concordare con l’appello del Presidente Focchi in relazione al far giungere al Governo Italiano, e in particolare al Ministro dell’Economia, un segnale sulla necessità da parte del nostro territorio di riprendere nel più breve tempo possibile la collaborazione con il Governo di San Marino, nel rispetto e condividendo la linea fiscale di rigore, così da favorire la ripresa delle normali attività economiche tra gi operatori dei due Stati. Ritengo allora urgente e opportuno concordare una linea comune del territorio riminese intesa a favorire una ripresa nei tempi più brevi del dialogo tra Italia e San Marino che garantisca sia gli obiettivi di trasparenza e correttezza delle transazioni economiche sia di assicurare piena continuità ai rapporti economici in essere tra i due Paesi. Ciò a tutela, prima di tutto, delle imprese e dei lavoratori che in tale ambito operano. Sarà mia cura, cogliendo l´invito del Presidente di Confindustria e le istanze dei frontalieri,organizzare nei prossimi giorni un incontro con il Presidente di Confindustria Rimini, con il Presidente della Camera di Commercio e con i Parlamentari eletti sul nostro territorio al fine di definire la posizione comune e motivata espressa dalle istituzioni locali da far pervenire rapidamente al Ministro dell’Economia.”  
   
 

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