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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2011
 
   
  FARMACIE: SE LE LIBERALIZZAZIONI PORTANO FUORI DALL’EUROPA. A SFRUTTARE LA LIBERALIZZAZIONE SONO STATI SOPRATTUTTO GRANDI GRUPPI DELLA DISTRIBUZIONE, TITOLARI DI FARMACIA E SOCIETÀ DI CAPITALI

 
   
  Roma, 3 febbraio 2011 - “Riesce difficile capire che cosa abbia voluto intendere l’on. Bersani quando ha affermato rivolgendosi all’on. Lupi, cito testualmente, “fate una normetta che, invece di cancellare la mia, lasci vendere i farmaci che non sono sotto prescrizione medica ai giovani farmacisti”. Questo il commento del presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Andrea Mandelli al dibattito svoltosi ieri nel corso della Trasmissione Ballarò. “Il fatto che l’Onorevole Bersani sembri così ignorare che già da anni le parafarmacie possono vendere, grazie alla sua legge, i farmaci senza ricetta sarà senz’altro un lapsus, ma sembra indicativo del fatto che tutta la materia farmaco non è chiara, né cara, nemmeno a chi ne ha fatto un cavallo di battaglia” prosegue Mandelli. Se invece si intendeva proporre un allargamento ai farmaci che richiedono sì una ricetta, ma non sono rimborsati dal Servizio sanitario (la cosiddetta Fascia C), allora chi fa la proposta ha il dovere di esprimerla chiaramente, magari aggiungendo che si tratterebbe di un fatto che non ha eguali in tutta l’Europa “dove i farmaci soggetti a prescrizione, indipendentemente da chi paga, vengono dispensati dai farmacisti nelle farmacie” prosegue Mandelli. “Bisognerebbe anche smetterla di chiamare in causa i giovani farmacisti, quando è notorio che a sfruttare la liberalizzazione sono stati soprattutto grandi gruppi della distribuzione, titolari di farmacia e società di capitali. La Federazione degli Ordini ha invece ben chiare le difficoltà in cui oggi si trovano i colleghi che hanno aperto una parafarmacia con i loro mezzi, come confermano, per esempio, le molte chiusure degli esercizi aperti dai giovani colleghi del Mezzogiorno. Una riprova che questa liberalizzazione non ha prodotto alcun vantaggio per chi aspirava giustamente a entrare nel mondo del lavoro”. In conclusione, il presidente della Federazione tiene a ricordare all’Onorevole Bersani che “se al tempo delle sue liberalizzazioni avesse accettato il confronto da noi richiesto e da lui purtroppo sempre rifiutato, oggi avremmo probabilmente un sistema più dinamico e ancor più a misura delle esigenze dei cittadini. Un obiettivo, quest’ultimo, che ritengo di poter affermare senza rischio di smentita, resta la mission primaria dell’Ordine dei Farmacisti e che è alla base della nuova dimensione di “presidio sanitario del Ssn” che le stesse farmacie hanno assunto con i nuovi decreti delegati approvati recentemente dalla Conferenza Stato Regioni. Su tutti questi temi, importanti per la nostra società, siamo pronti al confronto con tutti, oggi come quattro anni fa”.  
   
 

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