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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Novembre 2006
 
   
  MAGGIORE IMPEGNO PER RISPETTARE GLI IMPEGNI KYOTO LA COMMISSIONE HA VALUTATO I PIANI NAZIONALI DI ASSEGNAZIONE DELLE EMISSIONI PER 10 PAESI

 
   
  Bruxelles, 30 novembre 2006 - La Commissione europea ha confermato ieri la sua determinazione a far sì che gli Stati membri rispettino i loro impegni nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Bruxelles ha infatti valutato i piani nazionali di assegnazione (Pna) delle emissioni di Co2 di dieci paesi membri (Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Regno Unito, Slovacchia e Svezia). L´esecutivo Ue ha ridotto le emissioni allocate di circa il 7% rispetto ai piani nazionali proposti e rispetto alle emissioni del 2005. I piani, che riguardano gli impianti ad alto consumo energetico, rientrano nel sistema comunitario per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra ("Emission Trading Scheme " - Ets -) e saranno validi per il periodo 2008-2012. I dieci paesi di cui sono stati valutati i Pna costituiscono insieme il 42% delle quote allocate per il primo periodo del sistema Ets, dal 2005 al 2007. Il commissario per l´ambiente Stravos Dimas ha dichiarato a questo proposito: "La decisione di oggi costituisce un forte segnale dell´impegno dell´Europa per la realizzazione degli obiettivi di Kyoto e per fare del sistema europeo di scambio delle quote di emissione un successo. La Commissione ha valutato i piani in maniera coerente in modo da garantire un uguale trattamento a tutti gli Stati membri, e creare sul mercato europeo di Co2 le condizioni di scarsità indispensabili. Gli stessi criteri saranno applicati anche agli altri piani". L´obiettivo del sistema Ets è quello di assicurare che le emissioni di gas serra nei settori dell´energia e dell´industria siano ridotte con i minori costi per l´economia, consentendo in questo modo all´Ue e ai suoi Stati membri di rispettare gli impegni presi con la firma del protocollo di Kyoto. Valutazione dei piani nazionali di assegnazione (Pna) - I Pna determinano per ogni Stato membro il "tetto", cioè il limite massimo del totale delle emissioni di Co2 che gli impianti industriali collocati sul proprio territorio nazionale e inseriti nel sistema Ets possono emettere. I piani indicano inoltre le quote di emissione assegnate a ciascun impianto. Alla Commissione spetta il compito di valutare i piani nazionali proposti da ogni Stato membro, sulla base dei 12 criteri indicati nella Direttiva sullo scambio di emissioni (Direttiva 2003/87/Ce modificata dalla Direttiva 2004/101/Ce). I criteri stabiliscono in particolare che i piani nazionali siano coerenti con il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto, con il volume reale di emissioni riportate nei rapporti annuali della Commissione e con le potenzialità tecnologiche di riduzione delle emissioni. Altri elementi di valutazione riguardano l´assenza di discriminazioni, le regole comunitarie in materia di concorrenza e di aiuti di stato e gli aspetti tecnici. Le autorità europee possono infine decidere di accettare un piano interamente o solo in parte. Bruxelles ha chiesto di apportare alcuni cambiamenti ai dieci piani esaminati, in particolare: - Il totale di quote proposte (il "tetto") per il periodo 2008-20012 non sembra conforme con gli obiettivi degli Stati membri fissati nel protocollo di Kyoto; - Il totale delle quote proposte non sembra conforme al volume di emissioni previste e al potenziale tecnologico di riduzione delle emissioni, tenendo conto delle verifiche effettuate da esperti indipendenti nel 2005 e dei cambiamenti derivati dalla ripresa economica; - Il limite proposto per l´utilizzazione da parte delle imprese dei crediti derivanti dai progetti di riduzione delle emissioni in paesi terzi previste dai "meccanismi di flessibilità" del protocollo di Kyoto, non sembra coerente con la norma che stabilisce che l´uso di questi meccanismi dovrebbe essere integrativo delle azioni nazionali Per ogni modifica richiesta, Bruxelles ha indicato le misure da adottare da parte degli Stati membri in modo che il Piano possa essere approvato; l´approvazione da parte delle autorità comunitarie avverrà automaticamente non appena le modifiche richieste saranno state apportate. Nel quadro del sistema Ets, la Commissione ha poi già aperto procedure d´infrazione contro Austria, Danimarca, Spagna, Ungheria, Italia e Repubblica Ceca perché non hanno ancora presentato i Pna. Il termine di consegna era il 30 giugno 2006. .  
   
 

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