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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2011
 
   
  IL CONCORSO LETTERARIO DELLE ALPI SESTA EDIZIONE, CON MOLTE NOVITÀ, PER “FRONTIERE GRENZEN”

 
   
  Trento, 3 febbraio 2011 - Sesta edizione, con molte novità, per “Frontiere Grenzen”, il concorso letterario, biennale e bilingue (italiano e tedesco), rivolto a chi vuole esplorare tutti i territori, reali e non, legati a frontiere e confini di qualsiasi genere ed aperto a tutti i generi della narrativa contemporanea, dal racconto tradizionale a nuove sperimentazioni linguistiche, dal thriller al fantastico, dall’horror alla fantascienza, dall’epistolario al racconto rosa. Vi possono partecipare i nati prima del 1997 compreso, residenti nelle province italiane di tutto l’arco Alpino di frontiera (Imperia, Cuneo, Torino, Aosta, Verbania, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste), nei Cantoni Svizzeri confinanti (Canton Ticino e Canton Grigioni) e nei Länder Austriaci confinanti (Tirolo, Carinzia e Salisburghese). Proprio l’ampliamento a nuovi territori di frontiera è la prima, significativa novità. Ma cambia anche la formula: con l’edizione 2011 la partecipazione è aperta, oltre che ai racconti inediti, anche a quelli editi. 1.500 euro è appunto il premio per il vincitore (unico) dei racconti editi. Invece ai vincitori della categoria racconti inediti andranno rispettivamente 1.500 euro per il primo, 750 per il secondo e 500 per il terzo classificato. Il termine per la presentazione dei racconti è fissato al 20 maggio 2011. In giuria Carlo Martinelli, Pietro De Marchi, Lisa Ginzburg, Peter Oberdorfer e Joseph Zoderer. Ad organizzare il concorso l´Associazione culturale “La Bottega dell’Arte” in collaborazione con le biblioteche trentine di Primiero e Canal San Bovo e l’ Associazione Scrittori Sudtirolesi e il sostegno della Provincia autonoma di Trento. Tutte le informazioni e il bando sul sito www.Frontiere-grenzen.com. Il premio letterario Frontiere-grenzen, nella prima edizione, è nato con l’intenzione di offrire a chi vive nelle province di Trento, Bolzano e Belluno la possibilità di esprimere e descrivere le pulsioni profonde di queste terre. Luoghi vicini geograficamente e con territorio montano simile, che hanno visto però affermarsi nella storia culture e lingue differenti, quali quelle ladine, venete, italiane e tedesche. Esempio di convivenza etnica soprattutto al mondo attuale, in una realtà di persone che tra loro mescolano culture, che abitano, nella diversità, affini territori fisici e mentali o che si spostano per rispondere a nuovi bisogni con sempre maggiori difficoltà di convivenza, tali da creare conflitti a volte anche molto gravi. Frontiere vuole cogliere la ricchezza di questa realtà composita e dare voce ad ognuno… Dalla terza edizione il premio ha ampliato i suoi confini, prima alla regione del Tirolo austriaco, poi, alla quarta e quinta edizione ad altre nove province italiane dell’arco alpino di frontiera e ad un’altra provincia dell’Austria, la Carinzia. In questa sesta edizione l’ampliamento è ancora più vasto e, per la prima volta, arriva a comprendere tutte le province italiane dell’arco Alpino di frontiera, i Cantoni Svizzeri confinanti e tre Länder Austriaci confinanti. Le province italiane interessate al premio, per l’edizione 2011, risultano quindi : Imperia, Cuneo, Torino, Aosta, Verbania, Varese, Como, Lecco, Sondrio, Bolzano, Trento, Belluno, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. I Cantoni Svizzeri confinanti interessati sono il Canton Ticino e il Canton Grigioni; i Länder Austriaci il Tirolo, la Carinzia e il Salisburghese. Dicono gli organizzatori: "siamo abituati a credere che una popolazione individuata geograficamente, perché unita dalla stessa lingua, abbia una cultura omogenea. Dimentichiamo così che ognuno di noi è portatore di un sistema di valori proprio, dove diversi sono il modo di pensare, il modello di comportamento, i costumi, le regole, le credenze, gli obiettivi, le adesioni politiche, il livello di istruzione, le esperienze vissute, il lavoro… e tutto quanto caratterizza la nostra identità. Identità che si plasma nell’arco della vita seguendo il ritmo del tempo che segna la nostra età che cambia insieme al nostro ruolo ed agli incontri che facciamo. Quanto c’è di ognuno di noi nella società di cui facciamo parte? Quanto c’è di ognuno di noi nelle società a cui non apparteniamo? Da cosa e da chi abbiamo ricevuto i nostri caratteri? Non siamo forse il frutto di perenni migrazioni di popoli, scambi, trasformazioni, come la storia ci dice? Pensiamo dunque che ancora molto si debba riflettere sul tema “frontiere”. Interrogarci su cosa effettivamente rappresentino per noi, uomini occidentali, può farci comprendere la complessità di cui ogni persona è portatrice, e la dinamicità e permeabilità della cultura. Fermarci a pensare può anche aiutarci ad affrontare la paranoia che la mancanza di confini ben definiti può generarci. Prendere consapevolezza del lato oscuro e aggressivo della nostra cultura può significare uscire finalmente da una posizione etnocentrica, di cui sempre si è avvalso l’occidente, e porre le premesse per incontrare l’altro, al di là della frontiera". Ricordiamo che si può partecipare al concorso con un racconto in lingua italiana o tedesca. I cittadini stranieri residenti nelle province interessate al concorso, possono partecipare con un manoscritto nella loro lingua d’origine, purché con traduzione a fronte in italiano o in tedesco. Questa traduzione sarà il testo sottoposto alla Giuria. Gli elaborati dovranno essere racconti editi o inediti, mai premiati in altri concorsi, della lunghezza massima di 10.000 battute, spazi compresi. Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto. Gli elaborati devono pervenire entro venerdì 20 maggio 2011 (fa fede la data del timbro postale) a “Concorso Letterario Frontiere-grenzen” presso: Biblioteca Comunale di Canal San Bovo Via Roma – 38050 Canal San Bovo (Tn) I racconti editi non dovranno essere racconti pubblicati prima dell’anno 2007. Sarà premiato copn 1.500 euro un solo racconto edito. Saranno premiati 3 racconti inediti: rispettivamente 1.500 euro al primo, 750 al secondo e 500 al terzo. I racconti vincitori saranno pubblicati nel sito www.Frontiere-grenzen.com. La premiazione avverrà il pomeriggio di sabato 19 novembre 2011 a Fiera di Primiero. Saranno presenti tutti i giurati ed un ospite d’eccezione. La Giuria. Carlo Martinelli (presidente). E´ nato a Trento, dove vive, nel 1957. Giornalista, scrittore, ex libraio. Pietro De Marchi. Nato a Seregno (Mi) nel 1958, ha studiato a Milano e a Zurigo. Insegna letteratura italiana nelle università di Zurigo e di Neuchatel. Ha pubblicato l’edizione delle Poesie milanesi di Francesco Bellati (Milano, All’insegna del Pesce d’oro, 1996) e ha curato, in collaborazione con altri studiosi, edizioni di opere di Leopardi, Alvaro e Moravia, e inoltre un volume che raccoglie gli atti di un convegno internazionale dedicato a Sciascia. Ha pubblicato due volumi di saggi critici: "Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento" (Lecce, Manni, 2002) e "Uno specchio di parole scritte" (Firenze, Cesati, 2003). Con Paolo Di Stefano ha curato un volume di scritti per Giorgio Orelli (Bellinzona, Casagrande, 2001). Insieme a Giuliana Adamo ha pubblicato recentemente una biografia per immagini dedicata a Luigi Meneghello: "Volta la carta la ze finia", Milano, Effigie, 2008. In campo creativo ha pubblicato alcune plaquettes e due libri di poesie: "Parabole smorzate" (Bellinzona, Casagrande, 1999) e "Replica" (ivi, 2006). Nel 2009 è uscita un’antologia bilingue dei suoi testi, con traduzione tedesca a fronte di Ch. Ferber: "Der Schwan und die Schaukel / Il cigno e l´altalena" (Zurigo, Limmat Verlag). Lisa Ginzburg. Ha tradotto il "Commento mistico al Cantico dei Cantici" di Jeanne-marie Guyon (Marietti 1996) e le "Pene d’amor perdute" di William Shakespeare (Einaudi 2001), "Orixás. Leggende afro-brasiliane narrate da Pierre Fatumbi Verger" (Donzelli 2006). Collabora dal 1999 con Radiorai (Radio 3 e Radio2), come autrice di radiodocumentari e conduttrice di programmi culturali. Ha pubblicato nel 2001 il reportage "Mercati. Viaggio nell’Italia che vende" (Editori Riuniti). Nel 2002 ha esordito con il romanzo "Desiderava la bufera" (Feltrinelli), vincitore del Premio Donna Argentario 2003 e finalista al Premio Viareggio-rèpaci. La biografia "Anita. Racconto della storia di Anita Garibaldi", e/o 2005. La raccolta di racconti "Colpi d’ala" (Feltrinelli 2006 - vincitore del Premio Teramo 2007) . Il reportage "Malìa Bahia" (Laterza 2007). Collabora con giornali e riviste ("Il Messaggero" e "Repubblica Viaggi"). E’ organizzatrice di rassegne culturali. "Poeti a Roma" nel 2001, per il Teatro di Roma diretto da Mario Martone. Per il Teatro Palladium-università Roma 3 nelle stagioni 2003 e 2004. Per l’Auditorium Parco della Musica di Roma, presso il quale ha ideato e curato due edizioni (2005 e 2006) della rassegna "Parolenote. Letture musicate di grandi racconti". Nel 2009 "Lettori di razza" con il Teatro Argentina. Attualmente vive a Parigi, dove è Direttrice Comunicazione e Cultura della Union Latina. Peter Oberdörfer. E´ nato nel 1961 a Silandro. Vive a Merano. Formazione come attore a Vienna e Bologna (diploma nel 1986). Tra il 1987 e l’89: teatro di strada a Vienna, Italia e Spagna. Nel 1988 gira il documentario "Ramo secco" sul treno in Val Venosta, che sta per essere chiuso. Nel 1990 fonda, insieme a Giorgio Degasperi, Johanna Porcheddu e Karin Wallnöfer, una compagnia teatrale a Merano (Theater in der Klemme). Sperimentano la scrittura collettiva e così nascono: il testo "Enantiodromia" (1990), sviluppato nel 1991 e lo spettacolo per bambini "Toccata e fuga". Nel ’91 la compagnia abbandona la scrittura collettiva. In seguito Oberdörfer scrive tre testi teatrali, messi in scena da lui e con la sua partecipazione come attore "Das Wunder" (1991), "Don Röschen" (1991) e "Grimmelot" (1994) di cui, l’anno dopo, viene prodotta una versione radiofonica. Nel ’95 lascia il teatro; lavora nell’ambito della pedagogia teatrale nelle scuole e tiene corsi di teatro e narrazione per adulti. Scrive racconti e saggi, pubblicati in riviste e antologie. Nel 2005 torna al teatro come regista e autore di "Die Temperatur der Wahrheit". Nel 2005 esce il suo primo romanzo "Gischt"; nel 2007 viene messo in scena il suo testo teatrale "Anna Jobstin" e nel 2008 esce il suo romanzo "Mauss". Dal 2001 è presidente dell’associazione trilingue degli scrittori sudtirolesi (Sav). Joseph Zoderer. È nato a Merano nel 1935. Ha trascorso la sua infanzia a Graz, come figlio di optanti. Vive e lavora in val Pusteria, provincia di Bolzano. E’ considerato uno dei maggiori scrittori di lingua tedesca. Ha pubblicato tre antologie di poesie ed otto romanzi, tradotti anche in italiano e pubblicati da Einaudi e Mondadori: "La felicità di lavarsi le mani", "L’italiana"," Lontano", "Il silenzio dell’acqua sotto il ghiaccio", "La notte della grande tartaruga". Il suo più recente romanzo, "Il dolore di cambiare pelle", è stato pubblicato da Bompiani. Nel 2004 l’editore Nicolodi ha pubblicato la traduzione italiana di alcuni suoi racconti: "La vicinanza dei loro piedi". Nel 2007 l’editore Zandonai ha pubblicato "L’altra collina". Ha vinto diversi importanti premi letterari come il Premio Catullo di Sirmione in Italia, mentre in Germania si è aggiudicato il prestigioso Hermann Lenz Preis e il premio d’onore della Weimarer Schillerstiftung. È membro dell’Accademia tedesca per la Lingua e la Poesia di Darmstadt. Nel 2010 a Brunico, in occasione del 75simo compleanno di Zoderer, è stata organizzata una festa letteraria internazionale, presenti fra gli altri Peter Handke, Tim Parks e Nanni Balestrini, amici ed estimatori dello scrittore sudtirolese. Www.frontiere-grenzen.com/    
   
 

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