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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Febbraio 2011
 
   
  A MILANO NASCE IL CONDOMINIO DI LUNGA VITA, RESIDENZA CALVINO, UN’IDEA INNOVATIVA PER LA TERZA ETÀ

 
   
   Milano, 3 febbraio 2011 - La Residenza Calvino, così come oggi è stata realizzata, nasce da un preciso progetto basato sulla certezza che non sempre una casa di riposo sia la corretta destinazione per un anziano autosufficiente. Un anziano autosufficiente ha precisi ritmi e consolidate abitudini che quotidianamente lo rassicurano, gli danno certezze sulla sua autonomia e sulla sua indipendenza. Proprio per questo, nel momento in cui queste certezze diminuiscono, ha la necessità di individuare una soluzione che non contempli regole prefissate e limitazioni alla propria libertà che rappresenterebbero un cambiamento eccessivo, difficile da accettare. A suo tempo Charles Kettering, un inventore americano, disse: la cosa importante è che le cose nuove siano assolutamente identiche a quelle vecchie, un principio che abbiamo deciso di fare nostro sin dall’inizio, cercando di creare un modello abitativo che riproducesse quello precedente, un vero e proprio appartamento, anche se di dimensioni ridotte, nel quale un anziano potesse continuare a vivere nella privacy abituale, all’interno di una struttura del tutto simile ad un condominio. La nostra proposta diventa così una opportunità unica per chi, accettando un cambiamento faticoso ma ragionevole, lascia una casa dai contorni familiari per una nuova, una sorta di trasloco con inevitabili piccoli traumi compensati però da una serie di vantaggi, apprezzabili anche dai congiunti che, grazie alla protezione che la struttura fornisce ai loro cari, vedono diminuire il loro livello di preoccupazione e le loro necessità di intervento senza dovere imporre un cambiamento radicale, lasistemazione in una casa di riposo. E’ proprio la casa di riposo tradizionale che sin dall’inizio abbiamo escluso dagli scenari possibili, un luogo sicuramente adatto per anziani non autosufficienti ma del tutto inidoneo (regole rigide, tempi predeterminati, spazi ridotti, convivenze forzate) per chi, pur in età avanzata, gode di buone condizioni di salute e vuole continuare a vivere secondo lo stile di vita che ha sempre seguito, fumando (per esempio) se ha sempre fumato, svegliandosi o mangiando all’ora preferita, portando con sé il proprio cane. Abbiamo dunque scelto, ormai dovrebbe essere chiaro, la formula del condominio, un condominio dedicato ad una fascia omogenea di età, la terza, oppure, come ormai viene definita, la quarta. Alcuni condomini hanno servizi aggiuntivi, in alcuni casi palestra, piscina o tennis, nel nostro caso si parla invece di assistenza 24 ore su 24, di visite programmate di una infermiera professionale, disbrigo di piccole pratiche, aiuto per la spesa... Tutto quanto può servire a semplificare la vita di una persona anziana. Vediamo dunque i dettagli di Residenza Calvino, il nostro condominio. Situato nei pressi del centro di Milano, in Via Giovanni Calvino, di fronte all’ex scalo Farini destinato prima o poi a diventare un grande parco, è articolato su 42 appartamenti elegantemente arredati e completamente corredati, ampi bilocali con ingresso, soggiorno, camera con letti elettrici, bagno assistito. L’immobile, circondato da un giardino e da un parcheggio per gli ospiti, ha un ampio ingresso con reception e più avanti, dove inizia il grande scalone, una zona per la conversazione. Residenza Calvino, un modello ripetibile. Come succede spesso con prodotti o servizi innovativi anche il nostro progetto ha avuto (e tuttora ha) necessità di essere spiegato e di esempi collaudati per permettere a chi ci contatta di comprendere la nuova filosofia dell’accoglienza che stiamo proponendo, un modello del tutto nuovo che sicuramente verrà ripetuto non solo da noi ma anche da altri soggetti, pubblici e privati, perchè siamo certi di avere tracciato una nuova via nel settore dell’assistenza agli anziani. Il condominio brevettato di Via Calvino - Nel ‘condominio brevettato’, verranno erogati servizi in grado di supportare le persone anziane garantendo loro una qualità di vita ed una serenità nel quotidiano ed in tutti i giorni dell’anno compresa la notte. Il personale che svolgerà tali mansioni è in possesso del titolo A.s.a (ausiliario socio assistenziale, titolo riconosciuto e necessario per svolgere assistenza qualificata) a garanzia di una qualità dell’intervento e della capacità di lavorare in èquipe. La copertura delle 24 ore avverrà con la presenza di 3/4 operatori a cui si affiancheranno con presenza programmata anche l’infermiera professionale ed il medico geriatra. Il personale ausiliario si occuperà di supportare le persone residenti negli appartamenti di via Calvino nelle normali attività quotidiane quali: · Aiuto nelle pulizie ordinarie degli appartamenti · Disbrigo pratiche presso medici di base, poliambulatori, ecc · Aiuto alla spesa nei negozi e nei supermercati del territorio · Aiuto nell’igiene quotidiana in momenti di difficoltà · Aiuto nella preparazione del pasto · Monitoraggio nell’assunzione dei farmaci · Sviluppo di attività ricreative e socializzanti · Affiancamento nei momenti di malessere causati da: stati influenzali, problemi digestivi, dolori di origine articolare che ne limitano l’autonomia, ecc… Oltre al personale ausiliario vi sarà la presenza di un coordinatore che svolgerà funzioni di segretariato sociale il quale avrà il compito di coordinare il personale e interagire anche con le figure sanitarie quali il medico e l’infermiera oltre a tenere i rapporti con i famigliari degli ospiti (qualora si rendesse necessario) al fine di informarli in modo adeguato sull’andamento della salute del loro familiare. La presenza delle figure sanitarie verrà programmata secondo le necessità degli ospiti, ma nel caso di urgenze il medico sarà sempre reperibile a garanzia quindi di una pronta risposta che consentirà al personale di mettere in atto l’assistenza adeguata in ogni singola situazione. Il personale di turno notturno, reperibile per qualunque esigenza, opererà sempre in stretta collaborazione con il personale in servizio durante la giornata attraverso un passaggio di consegne che avverrà attraverso la compilazione di un diario che quotidianamente verrà aggiornato dai singoli operatori in servizio. Per ogni ospite verrà aperto un fascicolo sanitario che conterrà tutte le informazioni necessarie sul suo stato di salute ed i riferimenti più importanti quali il medico di base, i famigliari di riferimento da contattare per ogni evenienza. Rita Origo - Presidente Coop. Soc. Simone De Beauvoir Onlus Residenze Assistite Srl Via Giovanni Calvino 21, 20154 Milano, Tel 02 3657.9308, viacalvino@gmail.Com  Di seguito dichiarazione e commenti dell’Assessore alla Salute di Milano Landi di Chiavenna: “L’inaugurazione di una nuova residenza protetta nel cuore di Milano- dichiara l’assessore - nella centralissima zona Sempione ( via Calvino )risponde ad una mission precisa dell’Assessorato, ossia costruire e tutelare la maggior autonomia possibile per le persone con disabilità che possano esprimere un certo livello di autosufficienza. Questa struttura innovativa (bilocali indipendenti in cui conservare la privacy, secondo i propri ritmi e le proprie abitudini, con una reception centrale) è dedicata a persone anziane e a persone con disabilità che desiderano continuare a vivere come a casa propria con la sicurezza e la tranquillità di poter contare su servizi di assistenza”. “E’ dunque- conclude Landi di Chiavenna- un progetto di inclusione sociale che mira a rafforzare i percorsi di autonomia che costituiscono il punto più importante della conquista dell’indipendenza per un disabile, una tappa imprescindibile nella costruzione di una esistenza propria, come lo è quella di qualunque altra persona”. A conclusione alcune considerazione di Robert Bergonzi: La “lunga vita” che ci aspetta Succedera’… Succedera’. A Me Ed A Te E A Tutti Noi. Succedera’ Che Invecchieremo, Forse In Coppia Se Saremo Fortunati. Succedera’ Che I Nostri Figli Non Saranno Piu’ Con Noi E Seguiranno La Loro Strada. Succedera’ Che Forse Saremo Ancora Sani E Pieni Di Interessi E Di Voglia Di Vivere. Succedera’ Che Avremo Sempre Meno Amici Ancora Vivi Per Farci Compagnia. Succedera’ Che La Nostra Casa Diventera’ Troppo Grande, O Troppo Faticosa O Troppo Triste Per Noi Due Soli. Succedera’ Che Qualcuno Ci Proporra’ Di Andare In Una Casa Di Riposo, Promettendoci Una Specie Di Paradiso Felice Come Un Club Mediterranee Dove Potremo Divertirci E Stare Sicuri In Compagnia. Succedera’ Che Dopo Una Vita Impiegata A Formarci, Imparare, Lavorare, Sviluppare Interessi, Preferenze Ed Abitudini, Ci Si Aspettera’ Da Noi La Rinuncia A Quello Che Siamo Diventati, Mettendoci Nelle Mani Del “Gruppo”, Degli Infermieri, Degli Animatori. Succedera’ Che Forse Non Ci Piacera’ Affatto Andare In “Collegio”, Perche’ Siamo Adulti E Non Saremo Affatto Incapaci Di Scegliere E Di Decidere Per Noi Stessi. Succedera’ Che Vorremo Poter Scegliere Quando Stare Da Soli E Quando Stare In Compagnia. Succedera’ Che Forse Non Vorremo Mangiare In Mensa, Ma Cucinare Da Soli I Nostri Piatti Preferiti. Succedera’ Che Forse Qualcuno Pensera’ A Noi E Ci Permettera’ Di Poter Vivere Il Piu’ A Lungo Possibile Nel Modo Piu’ Autonomo Possibile. Succedera’. A Me Ed A Te E A Tutti Noi. I cosiddetti “anziani” non sono più quelli di una volta. Sono passati attraverso cambiamenti epocali come la seconda guerra mondiale, la ricostruzione, il boom economico degli anni ’50 e ’60, il ’68, ma soprattutto hanno assistito a tutte le fasi ed a tutti i cambiamenti tecnologici che hanno prodotto la società dell’informazione e la globalizzazione (cellulare, sms, internet, eccetera). Le abitudini semplici e frugali degli anziani di una volta, basate su una società relativamente statica e tradizionalista e su una relativamente scarsa offerta di opportunità informative e comunicazionali, sono cosa del passato : basta pensare alla pletora di scelte e di opportunità che si sono aperte con il boom dei viaggi low cost, con il moltiplicarsi delle offerte comunicazionali e di intrattenimento (cellulare, internet, televisioni satellitari, posta elettronica, ecc.), con la proliferazione di opportunità culturali (da Wikipedia all’ampia offerta di mostre, esposizioni, ecc.). Gli “anziani” di oggi sono già in larga parte “alfabetizzati” nella nuova cultura digitale (se non altro perché attorniati da figli e nipoti immersi nel “nuovo mondo”) e sono in larga parte abituati ad un’abbondanza di scelte possibili. Molti di loro hanno viaggiato e conosciuto altri Paesi e culture. Non si accontentano più di siutuazioni di vita povere di stimoli (cibo e Tv…). Questi cambiamenti non corrispondono però all’”offerta” di soluzioni adeguate per la “lunga vita” degli anziani di oggi. Urgono soluzioni che permettano all’anziano di oggi di mettere a frutto e continuare ad esercitare le abitudini acquisite anche in un contesto che richiede necessariamente un cambiamento logistico. La soluzione proposta e della quale oggi si parla ha il pregio di rispettare la “lunga vita” : non è un “collegio”, né una casa di cura, né una “casa di riposo”. Permette quella flessibilità fra le polarità solitudine-socialità, pace-stimolazione, autonomia-collaborazione che rende l’anziano di oggi ancora ed il più a lungo possibile artefice delle proprie scelte e soggetto-promotore dei propri comportamenti.  
   
 

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