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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Febbraio 2011
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE ALL´ITALIA DI RISPETTARE LE REGOLE EUROPEE E RISOLVERE LA CRISI DEI RIFIUTI IN CAMPANIA SE NECESSARIO SANZIONI PECUNIARIE PER ASSICURARE CHE LE AUTORITÀ OTTEMPERINO AI PROPRI DOVERI.

 
   
  Strasburgo, 7 febbraio 2011 - L´italia deve rispettare la legislazione comunitaria sulla gestione dei rifiuti urbani senza ritardi, migliorare la trasparenza delle procedure per contrastare il coinvolgimento del crimine organizzato e ricostruire uno stato di fiducia con le popolazioni locali, secondo quanto afferma una risoluzione approvata giovedì. Approvando con 374 voti a favore, 208 contrari e 38 astensioni la risoluzione presentata dai gruppi politici S&d, Alde, Verdi/ale e Gue, i deputati criticano la decisione di aprire discariche in aree protette e ribadiscono che i fondi regionali saranno liberati quando le autorità italiane presenteranno un piano per la gestione dei rifiuti conforme alle norme Ue. Possibile anche l´uso di sanzioni finanziarie - Sottolineando che i progressi compiuti fin´ora nella riduzione dei rifiuti e nel riciclaggio sono "minimi", i deputati chiedono al governo italiano di assicurare il rispetto delle regole comunitarie entro i termini di osservanza stabiliti dalla Commissione, la quale dovrebbe monitorare gli sviluppi della situazione e, nel caso fosse necessario, imporre sanzioni pecuniarie per assicurare che le autorità campane ottemperino ai propri doveri. I fondi strutturali bloccati dalla Commissione saranno liberati "non appena il piano della gestione dei rifiuti sarà effettivamente conforme alle norme Ue". Attualmente, un piano di gestione dei rifiuti presentato dalle autorità italiane è sotto l´esame della Commissione che ne sta verificando la conformità al diritto comunitario, in particolare per la questione della gerarchia del trattamento e la sicurezza delle discariche. Il crimine organizzato ha approfittato della mancanza di trasparenza - Le misure straordinarie impiegate dal governo italiano per derogare alle regole sulle valutazioni d´impatto ambientale e sugli appalti pubblici per nominare commissari straordinari per prendere decisioni senza consultare o informare le autorità locali sono considerate "da gran parte della popolazione come parte del problema, per l´insita mancanza di trasparenza e di vigilanza istituzionale". Ciò ha facilitato, sostengono i deputati, una maggiore presenza della criminalità organizzata. Tali misure d´emergenza sono state tuttavia cancellate dal governo italiano nel dicembre del 2009, restituendo cosi alle autorità locali i poteri di gestione dei rifiuti, ricordano i deputati. No a discariche in aree protette - La decisione di aprire discariche in aree protette all´interno del Parco nazionale del Vesuvio, come nel caso di Terzigno, è criticata dai deputati che si oppongono anche a un suo eventuale allargamento, sottolineando anche il sostegno alla decisione di non aprire una seconda discarica a Terzigno, nel sito di Cava Vitiello. Infine, i deputati ritengono che le autorità italiane non abbiano mostrato sufficiente attenzione alle proteste contro la localizzazione dei siti di raccolta e di smaltimento e pertanto chiedono che di "ricostruire un clima di fiducia" dialogando e coinvolgendo le popolazioni locali.  
   
 

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