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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2011
 
   
  RECORD PER L’EXPORT SALUMI ITALIANI: +13,8% IN QUANTITÀ +13,4 IN VALORE NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2010 ECCELLENTI PERFORMANCE DI PROSCIUTTI CRUDI, MORTADELLE E WURSTEL

 
   
  Milanofiori - Ottima performance delle esportazioni di salumi italiani nel periodo gennaio – settembre 2010. Nei primi nove mesi dell’anno, secondo i dati recentemente diffusi da Istat ed elaborati da Assica (Associazione Industriali Carni aderente a Confindustria), sono state inviate oltre i confini nazionali 89.743 tonnellate di prodotti della nostra salumeria (+13,8%) per un corrispettivo di 700,1 milioni di euro (+13,4%). Dopo l’eccellente risultato registrato nelle prime due frazioni dell’anno, nel terzo trimestre 2010 l’export ha mostrato una nuova brillante affermazione soprattutto in termini di fatturato. Nel periodo luglio-settembre infatti le esportazioni hanno riguardato 32.500 tonnellate di prodotti (+13,2%) per 256,6 milioni di euro (+15,2%). Considerando la performance complessiva del periodo gennaio – settembre, il settore è risultato straordinariamente dinamico e ancora una volta sopra la media rispetto all’industria alimentare (+9,9%), e di poco inferiore all’industria in generale (+15,1%) che, proprio nel terzo trimestre, ha evidenziato una notevole accelerazione recuperando parte della flessione registrata nei primi nove mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008 (-23,1%). “I brillanti risultati dell’export – ha affermato Lisa Ferrarini, Presidente di Assica - ci convincono sempre di più del fatto che non bisogna mollare la presa su questo fronte: infatti la libera circolazione di tutta la gamma dei salumi italiani in ambito Extra Ue, si conferma ancora come obiettivo non definitivamente raggiunto, potendosi ritenere realizzato in misura soddisfacente per i soli prosciutti tipici e, parzialmente, per i prodotti di salumeria cotta e, in misura insoddisfacente, per i salumi a breve stagionatura, come ad esempio i salami e per le carni suine” Eccellente performance di prosciutti crudi, mortadella, wurstel e salami - Ottimi risultati anche per tutti gli altri prodotti - Protagoniste di questi primi nove mesi del 2010 sono state senza dubbio le esportazioni di prosciutti crudi (+10,3% in quantità e +12% in valore) che hanno visto un importante aumento sia degli invii di prodotti in osso sia di quelli disossati, affermandosi su tutti i principali Ue ed extra Ue, in particolare Francia, Germania, Regno Unito e Usa. Ottima la performance di mortadella e wurstel (+18,3% in quantità e +16,8% in valore) che hanno potuto beneficiare di un ulteriore importante incremento della domanda comunitaria in particolare di Francia e soprattutto Regno Unito oltre che di quella sempre molto vivace dei paesi terzi. Brillante anche l’andamento delle esportazioni di salami (+14,8% in quantità e +14,2% in valore) la cui presenza si è rafforzata soprattutto all’interno del mercato comunitario in particolare su quello tedesco e oltre i confini comunitari su quello svizzero. Decisamente buono e in miglioramento anche il trend evidenziato dalle esportazioni di prosciutti cotti (+10,5%in quantità e +10,7%) sostenuto dalla domanda dei partner comunitari “storici” e dal notevole impulso di quella dei Paesi terzi in particolare Usa. Notevole anche il risultato degli invii di pancetta stagionata (+39,5% in quantità e +36,9% in valore) riconducibile agli straordinari incrementi registrati nel primo e terzo trimestre dalla domanda austriaca e sostenuto anche dai rilevanti aumenti di quella di tutti gli altri principali mercati di riferimento (Regno Unito Francia e Germania). In recupero sono apparse, infine, le esportazioni di bresaola (+5,2% in quantità e +7,1% in valore) grazie al buon ritmo evidenziato dalle spedizioni verso i principali mercati comunitari. Segno, questo, che almeno nell’Ue il prodotto sta recuperando le posizioni perse in precedenza a causa dell’aumento dei prezzi di vendita resosi necessario a seguito del notevole incremento dei costi della materia prima. Crescita sostenuta nell’Ue e grande balzo verso paesi extracomunitari - Per quanto concerne i principali mercati di riferimento, ottimo l’andamento degli scambi intracomunitari saliti nel periodo gennaio-settembre a 71.150 tonnellate (+12,5%) per un valore di 553,7 milioni di euro (+12,5%). All’interno del mercato unico, grazie a una diffusa ripresa della domanda per tutte le principali categorie di salumi, hanno mostrato un risultato molto positivo Germania (+9,2% per circa 18.200 tonn e +15,6% per 158,1 milioni di euro), Francia (+16,1% per oltre 18.000 tonn e +15,5% per 134,4 milioni di euro) e Regno Unito (+28,1% per circa 9.500 tonn e +14,6% per 85,8 milioni di euro) a cui hanno fatto eco le buone performance di Slovenia (+23,1 in quantità e +19% in valore) e Malta (+9,2% in quantità e +2,4% in valore). Bene, anche gli invii verso la Spagna (+3,4% e +11,1%) tornati finalmente in terreno positivo. Molto vivace, infine, anche la dinamica delle esportazioni di salumi verso i mercati Extra Ue. Arrivate a raggiungere il traguardo delle 18.600 tonn (+18,8%) e i 146,4 milioni di euro (+16,8%). Vera sorpresa di questi primi nove mesi del 2010 è stata la Croazia che con 3.635 tonnellate (+13,6%) è salita al primo posto fra i mercati extra Ue di destinazione grazie alle spedizioni di mortadella e würstel e prosciutti crudi stagionati. In termini di fatturato, invece, la classifica delle principali piazze di riferimento è rimasta quella nota con la Svizzera al primo posto seguita da Usa, Giappone e Croazia. Brillante in particolare il risultato degli Stati Uniti attestatisi sulle 3.325 tonn. (+26,7%) e i 34,8 mln di euro (+22,9%) che si confermano un mercato privilegiato, vista l’affezione dei consumatori statunitensi per i nostri salumi, testimoniata dalla costante e brillante crescita della domanda nell’arco di tutti e tre i trimestri. Positive, anche le esportazioni verso la Svizzera. (+2,6% e +8,7%), il Giappone (+12,9 % e +5,7%), il Libano (+39,4% e +33,8%), la Federazione Russa (+32,4% e +33%) e Hong Kong (+52,6% e +36,2%).  
   
 

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