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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2011
 
   
  PIANO CASA: DALLA REGIONE PUGLIA ATTEGGIAMENTO RESPONSABILE

 
   
  Bari, 10 febbraio 2011 - “L’avvio della concertazione istituzionale finalizzata alla revisione della legge regionale sul piano casa, approvata all’unanimità dal Consiglio nel luglio 2009, dimostra la distanza che separa il nostro atteggiamento da quello del Governo nazionale. Il nostro non è affetto da pre-concetti di schieramento, pro o contro un provvedimento governativo a prescindere dal merito. Abbiamo infatti approvato la legge nel solco del nostro indirizzo politico, ossia cercando di promuovere miglioramento delle condizioni abitative e sviluppo economico, garantendo la salvaguardia del territorio e la vivibilità delle città. E oggi siamo pronti a rivederla per rimuovere alcune criticità che ci sono state segnalate dalle rappresentanze dei Comuni e degli operatori del settore, ma senza snaturarla”. Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale al territorio Angela Barbanente. “Dall’altra parte, invece, - continua l’Assessore - il Governo ha perso tempo incolpando le Regioni e i Comuni ‘rossi’ del fallimento del piano casa e dimenticando che avrebbe dovuto varare il decreto sulla semplificazione entro dieci giorni dall’intesa del primo aprile 2009. Ignorando la realtà dei fatti, come fa anche il presidente Marmo, ossia che il Veneto, che è notoriamente l’ispiratrice, e la Sardegna, entrambe caratterizzate da notevolissima diffusione di tipologie uni-bifamiliari, sono le due uniche regioni nelle quali la norma ha avuto riscontro mentre il flop accomuna tutte le altre regioni, ivi comprese quelle governate dal centro destra. E non volendo vedere i limiti intrinseci di un provvedimento estemporaneo, che pretende di affrontare la crisi del settore delle costruzioni con interventi derogatori che altro non fanno che aggrovigliare ulteriormente la giungla normativa, piuttosto che semplificare la materia”. “Oggi, - conclude la Barbanente - persino Berlusconi sembra essersi reso conto del fallimento del piano casa, annunciandone il rilancio mediante l´aggiunta di incentivi fiscali. Attendiamo notizie in merito e intanto continuiamo a lavorare, operando pure le revisioni della legge regionale che riteniamo necessarie e che sono condivise dal partenariato, ma non facendoci distrarre dai canti delle sirene. Gli incerti orizzonti del piano casa, infatti, confermano la nostra convinzione che per contrastare la crisi del settore edilizio, come suggeriscono i dati del Cresme, occorre incentivare interventi che siano capaci di rispondere alla crescente domanda di qualità dell’abitare, di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione urbana, di dotazione di infrastrutture e servizi, e a tal fine sostenere adeguatamente l’innovazione della pianificazione urbanistica locale”.  
   
 

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