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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Febbraio 2011
 
   
  TRENTINO: LE LINEE GUIDA PER LE POLITICHE CULTURALI: UN DOCUMENTO APERTO

 
   
   Trento, 10 febbraio 2011 - Cinque obiettivi: identità, apertura, eccellenza, comunanza e accessibilità. Tre principi guida: logica di rete, appropriatezza, intersettorialità. Sono queste, in estrema sintesi, le linee guida per le politiche culturali della Provincia autonoma di Trento, previste dalla legge n. 15 dell´ottobre 2007 e approvate nei giorni scorsi all´unanimità da tutti i soggetti che compongono il Forum per la promozione delle attività culturali. Ieri l´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, ha illustrato durante una conferenza stampa il documento, che delineerà il quadro dei processi culturali in Trentino per i prossimi anni. Un documento aperto al confronto con le istituzioni e i soggetti del territorio. Primo passaggio delle Linee guida per le politiche culturali della Provincia, con la presentazione alla stampa del documento approvato nei giorni dal Forum per la promozione delle attività culturali. Inizia dunque oggi la fase di confronto con gli attori di questo sistema: "E´ un documento aperto - ha infatti esordito l´assessore provinciale Franco Panizza - che dovrà essere valutato dalla Commissione legislativa di riferimento e poi dalla Giunta provinciale, ma soprattutto che potrà venire integrato con i soggetti che si occupano di cultura, attraverso una serie di incontri sul territorio e a livello di Comunità di Valle. In Trentino, e lo dico con orgoglio, abbiamo un tessuto culturale vivacissimo e un sistema associativo invidiabile, che è giusto coinvolgere in un processo trasparente e condiviso. Non è un libro dei sogni - ha proseguito l´assessore Panizza - quanto piuttosto un documento concreto e operativo, che dovrà essere completamente attuabile". Obiettivo comune di fondo è quello investire sulla cultura, come elemento trasversale che consente di dare valore a tantissimi altri settori, dal comparto turistico al mondo dell´economia. Altro punto di arrivo riguarda la costruzione di una rete museale, che permetta di coordinare iniziative e promozione: "Vorremmo che la ricchezza del nostro territorio venga percepita come un unicum - ha aggiunto l´assessore provinciale Franco Panizza - per questo pensiamo ad esempio ad una promozione unitaria dei Musei e dei luoghi di cultura, ad un unico biglietto di ingresso e altri percorsi, che abbiamo già sperimentato in parte, ad esempio, con l´apertura di Castel Thun". Infine, in merito all´assegnazione delle risorse, l´assessore provinciale ha voluto ribadire: "Non si tratta di criteri rigidi o fissi, rappresentano degli obiettivi, vorremmo privilegiare le iniziative che si propongono elementi di novità - ha commentato infine Franco Panizza - o che coprono eventuali lacune nel sistema culturale del territorio provinciale". Alla conferenza anche il dirigente generale del Dipartimento Beni e Attività culturali, Laura Boschini, che ha evidenziato come il documento sia stato approntato grazie alle risorse interne della struttura provinciale e riguardi in via esclusiva il settore delle attività culturali, poiché il Dipartimento e l´Assessorato hanno in realtà competenze molto più ampie. Infine, il dirigente del Servizio Attività culturali, Claudio Martinelli ha sottolineato che le Linee guida sono uno dei tasselli fondamentali previste dalla riforma delle attività culturali e sono state elaborate con un linguaggio semplice e immediato, proprio per essere un documento snello, accessibile e trasparente. Cinque sono dunque gli obiettivi prioritari individuati dalle Linee guida per dare nuovo valore alla cultura quale fattore strategico per lo sviluppo del Trentino: Identità: percepita come patrimonio di storia, di consapevolezze, di saperi, di modi di essere, di tradizioni. In un territorio capace di essere laboratorio, dove proprio la ricerca di identità contribuisce a fare comunità e rafforza la consapevolezza dell’autonomia. Un processo nel quale anche le minoranze, ladina, mochena e cimbra, giocano un ruolo importante. Tra gli indirizzi individuati: il rafforzamento della rete e la costruzione dei portali della storia, le iniziative per il centenario della Grande Guerra, il coordinamento degli ecomusei e la possibilità che le Comunità di Valle esercitino funzioni di politica culturale. Apertura: praticata non solo nell’incontro con culture ed identità “altre”, ma anche come attitudine all’innovazione e all’impresa per confrontarsi con altri contesti culturali e per sostenere una produzione culturale che utilizzi creatività, competenze e professionalità del territorio. Tra gli indirizzi vi sono: la cooperazione interregionale per costruire l´Euroregione e aprirsi ad una dimensione europea e la partecipazione alla candidatura del Nord Est come capitale europea della cultura nel 2019. Eccellenza: intesa come tensione costante verso il livello più appropriato di qualità possibile e questo a prescindere dalle dimensioni, dal posizionamento, dalla natura professionale o volontaristica. L´eccellenza e la qualità, come agenti di sviluppo, si valorizzano solo all´interno di una rete. Per questo gli indirizzi prevedono la costruzione di un sistema museale fra il nascente Muse, il Mart, la Fondazione Museo storico del Trentino, il Museo degli Usi e Costumi della Gente trentina e il Museo del Castello del Buonconsiglio, assieme agli altri musei di rilevanza provinciale, per coordinare e programmare le iniziative. Andrà consolidato anche il sistema della formazione musicale, mentre sugli altri fronti si rafforzeranno: la creatività giovanile individuando spazi adeguati; la cultura, la ricerca e l´innovazione attraverso maggiore sinergia fra le istituzioni; le imprese culturali e le professionalità per disporre sul territorio di operatori preparati; la cultura e l´economia per rendere più efficace il sostegno privato ai progetti culturali. Comunanza: vissuta come mescolanza di energie diverse per rendere ancora più forte il tessuto collettivo e la qualità della convivenza. Sotto questo profilo l´associazionismo, che in Trentino ha una storia secolare, è una delle risorse più importanti non solo per la produzione culturale ma anche per la coesione sociale. Altro sistema articolato è quello delle biblioteche, diffuso capillarmente sul territorio, che va ulteriormente valorizzato soprattutto a livello di patrimonio librario. Non va infine dimenticato il rapporto fra i giovani e il mondo della cultura, settore dove vanno cancellate le distanze per consentire alle nuove generazioni di diventare protagonisti dei processi di creatività. Accessibilità: concepita come superamento delle barriere di genere, di età, di provenienza, di dotazioni psicofisiche, di mobilità che possano ostacolare la piena fruizione delle opportunità culturali. Per questo i finanziamenti alle attività culturali terranno conto dell´accessibilità ai luoghi, per diversamente abili, anziani, bambini. Senza dimenticare che questo dipende anche dalla presenza sul territorio dei "luoghi della cultura", nonché dal sistema della mobilità per sfruttare al meglio le potenzialità di ogni singolo spazio. Cinque grandi obiettivi, da perseguire nel rispetto di tre criteri guida che devono conformare le priorità dell’intervento pubblico. Innanzitutto la logica di rete per utilizzare al meglio le risorse disponibili, materiali e immateriali, e per conseguire economie di scala e di fruizione. Importante diventa, quindi, l´integrazione fra i maggiori centri della provincia e in particolare fra le città di Trento e Rovereto. In secondo luogo l’appropriatezza dei criteri di allocazione delle risorse finanziarie per spostare il focus degli interventi di sostegno dalla logica del consumo a quella di produzione di valore. In ultimo, l´intersettorialità, ovvero la consapevolezza che la cultura è un volano di sviluppo a tutti i livelli: dalla formazione alla ricerca, dal senso civico alla solidarietà sociale, dall’economia alla tutela dell’ambiente. La consapevolezza che la cultura attraversa tutti i settori per aggiungere valore. Nel raggiungimento degli obiettivi di politica culturale della Provincia autonoma di Trento, la qualità dell´offerta, l´efficienza e l´efficacia delle organizzazioni e dei soggetti coinvolti devono essere verificate attraverso un sistema di valutazione in grado di garantire la migliore collocazione delle risorse. Una buona politica culturale non ha infatti solo bisogno di obiettivi adeguati, di indirizzi coerenti, di risorse sufficienti e di strutture idonee. La condizione ulteriore e irrinunciabile è disporre di precisi criteri per definire le priorità di intervento e le unità di misura per destinare le risorse. Questi criteri non vanno comunque intesi come indicatori da applicare in modo rigido e automatico, bensì come imprescindibili riferimenti per accertare il grado di coerenza di ogni iniziativa con l’impianto e con gli obiettivi delle politiche culturali della Provincia autonoma di Trento. L’esigenza prioritaria non è quella di dar vita a un sistema di automatismi rigido e burocratico, ma a una griglia di valutazione che sappia apprezzare gli aspetti qualitativi delle iniziative e la loro capacità di far crescere il livello culturale della comunità trentina. Le linee guida per le politiche culturali della provincia sono state approvate all´unanimità dal Forum per la promozione delle attività culturali lo scorso 20 gennaio e illustrate alla Giunta provinciale il 21 gennaio.  
   
 

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