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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  RICERCATORI TROVANO UNA SPIEGAZIONE PER LA DIMINUZIONE DEL NUMERO DELLE ANGUILLE EUROPEE

 
   
  Ricercatori in Danimarca e Norvegia sono alla ricerca della verità dietro la diminuzione del numero di anguille. Lo studio è in parte finanziato dal progetto Eeliad ("European eels in the Atlantic: assessment of their decline") che ha ricevuto 2,36 milioni di euro nell´ambito del tema "Ambiente" del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Questa ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Aquatic Biology. Gli esperti dell´Istituto nazionale di risorse acquatiche presso il Politecnico della Danimarca (Dtu Aqua) e dell´Istituto norvegese per la ricerca sulla natura stanno lavorando con diligenza per scoprire perché il numero di anguille europee sta diminuendo e se la perdita sia legata a problemi in cui esse si imbattono durante la migrazione verso i luoghi per la deposizione delle uova nel Mar dei Sargassi. "Le anguille partono dai fiumi in cui vivono in autunno e la prima fase della migrazione verso la costa è molto rischiosa," spiega Kim Aarestrup, del Dtu Aqua, autore principale dello studio. "Abbiamo studiato la mortalità delle anguille in questa prima fase seguendo 50 anguille argentate nel momento in cui nuotano attraverso le parti più basse del fiume Gudenaa e nella prima fase della migrazione marina nel Randers Fjord. Abbiamo esaminato sia il comportamento sia il tasso di sopravvivenza durante questa prima fase della migrazione." Nonostante la mortalità fosse bassa nelle parti più basse del fiume, i ricercatori hanno scoperto che il 60% delle anguille sparivano nel Randers Fjord. Le loro scoperte avvalorano la tesi secondo la quale le anguille argentate muoiono nelle prime fasi della migrazione in mare. Il team ha sottolineato che anche la mortalità dell´anguilla argentata durante la migrazione nelle parti più alte del fiume potrebbe essere alta. Studi precedenti condotti nella parte centrale del fiume Gudenaa e in altri fiumi europei hanno rilevato tassi di sopravvivenza bassi. Secondo i ricercatori, sembra che il tasso finale di sopravvivenza nel Kattegat per le anguille argentate del fiume Gudenaa potrebbe essere al di sotto del 10%. Usando stazioni di ascolto automatiche per determinare il perché il 60% delle anguille muoia durante la migrazione nel Randers Fjord, il team ha studiato la migrazione di 50 grandi anguille argentate femmina cui erano stati impiantati trasmettitori acustici. Hanno monitorato la migrazione delle anguille dalle parti più basse del fiume fino al Randers Fjord nella prima fase della migrazione. I loro dati mostrano che il 21% delle anguille nel fiordo sono state catturate da pescatori (sia con la lenza che commerciali). La pesca era probabilmente la principale responsabile delle anguille mancanti nel fiordo. Dopo aver interrogato i pescatori, i ricercatori hanno confermato che le anguille etichettate (di cui non si conosce il numero esatto) sono state pescate senza essere denunciate. È importante notare che,. Visto che le etichette erano state impiantate internamente, i ricercatori non potevano determinare subito se l´anguilla fosse una di quelle etichettate o meno. Quindi le anguille vendute ed esportate vive potrebbero in effetti essere quelle etichettate, dicono. Il team non ha trovato trasmettitori nel fiordo con il rilevamento manuale. Hanno quindi escluso la possibilità che alcune di queste anguille fossero state mangiate da altri pesci nel fiordo. Hanno suggerito che una parte delle anguille potrebbe essere stata mangiata da uccelli capaci di trasportare le anguille (e i trasmettitori) fuori dall´acqua. Hanno però fatto presente che le possibilità che ciò sia accaduto con le anguille più grandi dello studio erano molto basse perché queste erano troppo grandi per essere trasportate. In definitiva gli esperti credono che la pesca sia la ragione che sta dietro alla sparizione delle anguille. Il team ha anche scoperto che le anguille erano lente durante la migrazione fuori del fiume e nel fiordo. I dati attuali suggeriscono che le anguille raggiungono il Mar dei Sargassi la primavera dopo la loro partenza dal fiume. Anche cronometrando le velocità al di sopra della media, solo poche anguille sarebbero riuscite a raggiungere il Mar dei Sargassi la primavera successiva, dicono. Il dott. Aarestrup ha detto che è importante che più anguille sopravvivano nel sistema fiume-fiordo se si vuole soddisfare il piano di recupero - riguardante il raggiungimento del Mar dei Sargassi da parte delle anguille - dell´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Dtu Aqua: http://www.Aqua.dtu.dk/english.aspx  Eeliad: http://www.Eeliad.com/    
   
 

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