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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  BREVETTO UE: VIA ALLA COOPERAZIONE RAFFORZATA

 
   
  Strasburgo, 16 febbraio 2011 - Il Parlamento si è espresso in favore della proposta di utilizzare la procedura di cooperazione rafforzata per creare un sistema unitario di brevetti. La richiesta è stata originariamente presentata a dicembre da 12 Stati membri dopo aver costatato l´impossibilità di trovare un accordo fra tutti i paesi Ue in Consiglio sul brevetto comunitario. Intanto, tutti gli altri Stati membri, ad eccezione di Italia e Spagna, hanno deciso di partecipare alla procedura: questi due paesi potranno entrare a farne parte in qualsiasi momento. Il Consiglio competitività dovrebbe approvare la procedura di cooperazione rafforzata il prossimo 8-9 marzo. In seguito, la Commissione presenterà due proposte legislative: una sulla creazione del nuovo sistema comunitario di brevetti (con procedura legislativa ordinaria) e l´altra sul regime linguistico, che dovrebbe prevedere solo la consultazione dei deputati. Tuttavia, la risoluzione preparata da Klaus-heiner Lehne (Ppe, De) e approvata martedì con 471 voti a favore, 160 contrari e 42 astensioni, chiede pieni poteri legislativi per il Parlamento su entrambi i provvedimenti. Gli Stati membri hanno cercato per diversi anni e senza successo un accordo per la creazione del brevetto comunitario, con la questione della scelta del regime linguistico a bloccarne il proseguimento. Attualmente, i vari sistemi nazionali convivono con un modello europeo troppo complicato e costoso, che può arrivare a pesare 10 volte di più del brevetto Usa sulle imprese europee. Cos´è la cooperazione rafforzata? Secondo i Trattati, la procedura di cooperazione rafforzata permette a un numero ristretto di Stati membri di avanzare su dossier sui quali non è possibile raggiungere un accordo unanime. Le regole Ue prevedono che un minimo di 9 Stati membri possa iniziare la procedura in un´area legislativa di non esclusiva competenza comunitaria; è la seconda volta che tale procedura è utilizzata, dopo l´approvazione di quella in materia di divorzio transfrontaliero nel 2010. La procedura inizia dopo il consenso del Parlamento e l´approvazione del Consiglio.  
   
 

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