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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  SALUTE FVG: SIGLATO PROTOCOLLO A TUTELA VITTIME DI VIOLENZA SESSUALE

 
   
   Trieste, 16 febbraio 2011 - L´assessore regionale alla salute Vladimir Kosic, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d´appello di Trieste Angelo Curto, il procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Trieste Dario Grohmann e il direttore generale dell´Irccs Burlo Garofolo Mauro Melato hanno sottoscritto oggi un Protocollo operativo che indica le procedure medico legali da seguire in occasione di eventi di violenza sessuale e le linee di indirizzo finalizzate alla gestione delle prove. L´accordo, come ha spiegato l´assessore Kosic, intende favorire una armonica collaborazione tra l´autorità giudiziaria e il personale del Servizio Sanitario Regionale che in genere è chiamato per primo a soccorrere le vittime di questo reato, che nella sola Trieste sono state 58 nel periodo 2005-2009, di cui 36 donne adulte e 22 bambini. Il tutto nell´ottica di fornire più adeguata tutela sotto il profilo medico legale attraverso una presa in carico che garantisca sia il diritto alle cure, anche psicologiche, che ad ottenere giustizia, liberando le vittime dal peso dell´accusa grazie ad una corretta acquisizione e conservazione del materiale probatorio da utilizzare in sede giudiziaria. In una prima fase sperimentale sarà il Burlo il primo ospedale ad attivare questo protocollo, che entro l´anno si conta di estendere anche alle altre strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. La convenzione pone dunque al centro dell´attenzione la persona, e fa in modo che soprattutto i primi contatti siano mediati dall´ospedale e dai medici in particolare: è stato infatti individuato assieme alle Procure un sistema di procedure che permette di non dover duplicare visite e analisi, rendendo disponibili alle forze dell´ordine materiali, reperti, prove e informazioni in tempi brevi e nella forma che risulti compatibile sia per il medico che per le indagini. Sono infatti previste una serie di azioni - dall´avviso diretto dall´ospedale alla Procura, alla compilazione di una speciale cartella clinica, fino alla custodia dei reperti e dei materiali oggetto di analisi in una stanza asettica e blindata - che permettono di avviare le indagini immediatamente e nelle migliori condizioni possibili, rispettando la privacy, le sensibilità e le difficoltà della persona che ha subito violenza, costruendo attorno ad essa un cordone di tutela e collaborazione oltre che di risposte di carattere sanitario e medico legale. Si tratta di una iniziativa innovativa: l´Irccs Burlo Garofolo, come ha precisato il direttore generale Melato, si è messo a disposizione dell´assessorato regionale alla Salute per fare da apripista e testare il nuovo protocollo di azione, concordato con le Forze dell´Ordine, affinché la tutela della persona sia massima e si possa agire tempestivamente su tutti i fronti  
   
 

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