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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  DECRETO MILLEPROROGHE PORTERA’ A VENETO 18/19 MILIONI € MANCANTI; CON AUMENTO RISORSE NON AUTOSUFFICIENZA IN BILANCIO REGIONALE, IL SOCIALE SARA’ ROBUSTO COME PRIMA

 
   
  Venezia, 16 febbraio 2011 - “Il problema dei 19 milioni mancanti del fondo indistinto regionale (quello che va ai disabili, ai ceod, etc,) sta, come avevo già annunciato, arrivando a positiva conclusione poiché il decreto ‘milleproproghe’ prevede nell’articolato, precisamente all’articolo 38, l’aumento del fondo indistinto nazionale da 75 milioni di euro a 275, vale a dire 200 milioni di euro in più che per il Veneto significheranno appunto quei 18/19 milioni di euro necessari alla copertura di quella voce. Dando per certo che il consiglio regionale in sede di approvazione del bilancio di previsione aumenterà le politiche per la non autosufficienza attualmente di 668 milioni di euro, credo di poter dire che, alla fin fine, le politiche sociali venete saranno finanziate in modo robusto, com’era prima, forse più di prima”. Questo l’aggiornamento che l’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto ha fatto oggi nel punto stampa tenutosi a Palazzo Balbi a conclusione della settimanale riunione del governo regionale, della questione relativa alle risorse da individuare per finanziarie il settore del sociale e, in specifico, della non autosufficienza. Per quanto riguarda poi la possibilità di libera scelta delle strutture da parte dell’anziano non autosufficiente, Sernagiotto ha confermato che prossimamente porterà all’attenzione della giunta regionale la deliberazione 115 Cr del 2010 che aumenta di 6000 posti accreditabili gli attuali 24 mila posti nelle strutture residenziali; si aprirà così sul serio la possibilità di scelta da parte delle persone e le strutture dovranno osservare una buona capacità di gestione rispondendo in modo puntuale alla legge regionale 22 del 2002 sull’accreditamento e le autorizzazioni delle strutture sociosanitarie. Anche perché - ha concluso – dobbiamo dare risposte alle attuali 7.000/8.000 richieste di entrata giacenti nelle case di riposo che diventeranno molte di più nei prossimi anni”.  
   
 

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