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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  UMBRIA: ALLEANZA PER LO SVILUPPO: SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E RIFORMA DELLE COMUNITÀ MONTANE, OGGI I DUE DDL AL TAVOLO TEMATICO

 
   
  Perugia, 16 febbraio 2011 - La semplificazione amministrativa e la riforma delle Comunità montane sono i due disegni di legge che, preadottati dalla Giunta regionale dell´Umbria, verranno portati oggi pomeriggio 16 febbraio alla partecipazione del Tavolo tematico dell´Alleanza per lo sviluppo "efficienza della pubblica amministrazione e semplificazione amministrativa", che si riunirà a Palazzo Donini. In particolare il ddl denominato "semplificazione amministrativa e normativa dell´ordinamento regionale e degli enti locali territoriali" ha l´obiettivo di semplificare e riordinare le norme regionali per favorire lo sviluppo, la competitività, la crescita economica e l´innovazione, anche tecnologica, del sistema produttivo umbro. Con la normativa, in attuazione di quanto previsto nel programma di governo, la Regione intende infatti avviare una vasta opera di riduzione e razionalizzazione degli adempimenti amministrativi, dei relativi costi a carico dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni e una affettiva riduzione dei tempi burocratici, anche attraverso la diffusione di strumenti telematici e digitali nei rapporti fra pubbliche amministrazioni e comunità regionale. In tema di riordino e semplificazione legislativa, il Ddl prevede la razionalizzazione delle norme regionali, la redazione di Testi Unici su agricoltura, artigianato e industria, commercio, turismo, governo del territorio, sanità e servizi sociali. Secondo il provvedimento si lavorerà per ridurre complessivamente gli oneri amministrativi di competenza della Regione almeno del venticinque per cento entro il 31 dicembre 2012. E´ inoltre prevista la soppressione e semplificazione di alcuni adempimenti amministrativi, di certificazioni, autorizzazioni, licenze, concessioni etc. E l´estensione dell´autocertificazione. Relativamente all´amministrazione digitale, la Regione si impegna a favorire l´utilizzo di strumenti informatici e telematici nei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese. In questo ambito si colloca la promozione e la messa a disposizione di servizi infrastrutturali per l´identità digitale con l´utilizzo della Posta Elettronica Certificata (Pec) da parte di cittadini e imprese, anche attraverso appositi accordi con Ordini professionali e associazioni di categoria. Una modalità che, entro il 1 gennaio 2012, diverrà obbligatoria nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni umbre. E´ inoltre prevista una razionalizzazione dei siti internet delle P.a. Finalizzata ad una maggiore fruibilità, trasparenza ed accesso a dati, atti e provvedimenti. Verrà istituito un Fondo per lo sviluppo dell´amministrazione digitale e la semplificazione amministrativa a sostegno di progetti di enti locali territoriali, meglio se in forma associata e finalizzati a buone pratiche. Si accorciano inoltre i tempi per i procedimenti amministrativi che, per le materie di competenza regionale, vanno conclusi entro trenta giorni. Un apposito Regolamento individuerà eventuali deroghe che non potranno comunque superare, per i procedimenti più complessi, i novanta giorni. Straordinariamente, ed esclusivamente nei casi in cui emergano rilevanti profili di sostenibilità dell´organizzazione amministrativa, di contemperamento degli interessi pubblici tutelati e valutazioni eccezionali sulla complessità del procedimento, il termine può essere allungato non oltre i centottanta giorni. E´ inoltre previsto un "indennizzo da ritardo" qualora la Regione non concluda il procedimento nei tempi stabiliti. Vengono inoltre individuati i compiti del responsabile del procedimento amministrativo e le fasi dell´istruttoria. Al fine di evitare la sovrapposizione delle competenze nell´ambito di un medesimo procedimento e per soddisfare esigenze di semplificazione e celerità del procedimento amministrativo, è stata perfezionata la Conferenza di servizi, di cui si definiscono modalità di ricorso e convocazione, svolgimento dei lavori, acquisizione della Via e partecipanti, espressione del dissenso e assenso condizionato, conclusione dei lavori e determinazione finale. I tale ambito in articolo a parte riguarda la modalità della Conferenza di servizi telematica. Inoltre la normativa provvede all´adeguamento della disciplina dello Sportello unico per le attività produttive (Suap) al fine di razionalizzare e semplificare le procedure amministrative per il sistema produttivo con l´attivazione della struttura in tutti i Comuni umbri, anche in forma associata. Verrà inoltre realizzato un Ufficio regionale Suap, un portale regionale per lo svolgimento informatizzato delle procedure e una Banca dati regionale che darà conto di informazioni e procedimenti su l´insediamento, l´avvio e lo svolgimento delle attività produttive sul territorio. Infine semplificazioni anche in materia di attività edilizia con la sostituzione della Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) al posto della "dichiarazione di inizio di attività" (Dia) per i casi previsti dalla legge in materia di attività edilizia. La seconda parte del ddl riguarda interventi di semplificazione di carattere settoriale, in particolare in materia igienico sanitaria, e la modifica e integrazione di leggi regionali relative a governo del territorio, attività edilizia e urbanistica, vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche e alla legislazione vigente in materia di commercio per gli esercizi di vicinato, anche in accordo al mutato quadro legislativo nazionale. Con il ddl di riforma delle Comunità montane la Giunta intende realizzare il riordino delle funzioni oggi esercitate dalla Comunità montane stabilendone la soppressione e trasferendo le competenze istituzionali e amministrative alle Unioni di Comuni, i cui ambiti sono definiti, per numero e estensione, in un programma di riordino territoriale. La altre attività di natura tecnico operativa attualmente svolte dalle Comunità montane saranno affidate ad una Agenzia forestale regionale. Regione, Province, Comuni e altri enti, potranno affidare all´Agenzia, con accordi di durata almeno triennale, la gestione di funzioni, servizi e attività omogenee e analoghe. Trattandosi di un organismo snello, l´Agenzia sarà guidata da un Amministratore unico che avrà al suo fianco il Collegio dei revisori dei conti e si avvarrà del personale impiegatizio ed operaio proveniente dalle Comunità Montane. Tra i compiti affidati all´organismo la qualificazione e gestione dei sistemi agricoli e forestali e la tutela tecnica ed economica dei boschi. Con l´entrata in vigore della riforma, gli Ati verranno progressivamente soppressi e le competenze loro attribuite in materia di turismo e integrazione socio sanitaria verranno immediatamente conferite alle Unioni di Comuni. Decorso un anno dalla effettiva operatività di queste ultime - si legge nel documento di presentazione all´articolato - gli Ati saranno definitivamente cancellati con un apposita legge regionale, con la quale saranno conferiti e disciplinate le residue competenze degli Ati in materia di sanità, rifiuti e ciclo idrico integrato. Le Unioni dei Comuni saranno dotate di organi semplificati di cui faranno parte sindaci, assessori o consiglieri dei Comuni appartenenti, ciò nel rispetto delle indicazioni elettorali e in modo da non gravare finanziariamente sui bilanci delle Unioni con indennità, gettoni di presenza o altri emolumenti di qualsiasi natura. Relativamente ai Consorzi di bonifica la normativa prevede che entro dodici mesi dall´entrata in vigore della legge le funzioni regionali da essi esercitate passino all´Agenzia. La riforma prevede anche la soppressione dell´Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in agricoltura e l´allocazione delle funzioni presso la Regione o l´Agenzia regionale nel rispetto delle diverse competenze. L´attuazione delle disposizioni per la soppressione delle Comunità montane e dell´Arusia è affidata a commissari liquidatori, che possono coincidere con gli attuali presidenti in carica, che dovranno completare il loro lavoro rispettivamente in dodici e sei mesi.  
   
 

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