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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Febbraio 2011
 
   
  TEMPISTICA PERFETTA PER LE MISURE DI CONTENIMENTO DELL´INFLUENZA

 
   
  Bruxelles, 16 febbraio 2011 - Chiusura delle scuole? Cancellazione di eventi di massa? Restrizioni sui viaggi non essenziali? Quando compare un ceppo di influenza particolarmente virulento, i metodi di isolamento sociale sono ai primi posti dell´elenco di misure che le autorità sanitarie hanno a disposizione per cercare di contenerne la diffusione. Spesso si sentono appelli per l´applicazione immediata di queste misure. Ma una nuova ricerca finanziata dall´Ue dimostra che ci sono casi in cui, in realtà, potrebbe valere la pena di aspettare. Lo studio, parzialmente finanziato dal progetto Sarstrans ("´Control policy optimisation for severe acute respiratory syndrome (Sars) and other emerging infections: characterising transmission dynamics and estimating key epidemiological parameters"), è presentato sulla rivista Plos Computational Biology. Il progetto Sarstrans ha ricevuto 1,7 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Scienze naturali, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro dell´Ue (6°Pq). I ricercatori dell´Imperial College London (Icl) ,Regno Unito, e dell´Università di Utrecht, nei Paesi Bassi, hanno usato modelli matematici per analizzare l´impatto di interventi a breve termine sulla trasmissione dell´influenza e sull´efficacia delle politiche di contenimento del virus. Tra i parametri chiave della loro analisi figurava un tempo di risposta ipotetico di sei mesi per la disponibilità di un vaccino specifico per il nuovo ceppo. Gli studiosi hanno anche considerato diversi scenari per la disponibilità di vaccini pre-pandemici all´inizio dell´epidemia. L´équipe ha scoperto che le misure di isolamento introdotte qualche settimana dopo lo scoppio dell´epidemia hanno pressoché la stessa efficacia di quelle attuate immediatamente, quando si tratta di ridurre la diffusione del virus e di limitare il picco dei casi. In realtà, dato che tali misure non possono essere mantenute in vigore per un tempo indefinito, è necessario calibrare attentamente la tempistica della loro attuazione per ottenere la massima efficacia. "Se un intervento è attuabile solo per un periodo limitato di tempo, è probabile che l´epidemia ricompaia dopo la sospensione dell´intervento", dice la dott.Sa Deirdre Hollingsworth, Junior Research Fellow del Medical Research Council Centre for Outbreak Analysis and Modelling dell´Icl e co-autrice dello studio. "È quanto è avvenuto in diverse città americane dopo la pandemia del 1918. Attendere qualche settimana prima di iniziare ad attuare le politiche di contenimento può ridurre la probabilità della ricomparsa", aggiunge. "Se non si riesce a estirpare il virus dell´epidemia, spesso si ritiene che sia necessario dispiegare al più presto tutte le opzioni mitigatrici", spiega la dott.Sa Hollingsworth. "Ma abbiamo scoperto che aspettare qualche settimana è efficace nel raggiungere obiettivi chiave in materia di salute pubblica quanto avviare immediatamente gli interventi. Se si considera l´impatto che queste politiche hanno sulla società, potrebbe essere più ragionevole temporeggiare all´inizio". Il prof. Roy Anderson dell´Imperial College London, uno dei decani dell´équipe di ricerca, osserva che "semplici modelli epidemici possono manifestare comportamenti complessi ed è importante conoscere questi modelli dinamici nel progettare politiche di controllo ottimali. Questo è vero soprattutto per l´epidemia dell´influenza A che si sviluppa rapidamente, nell´arco di settimane e mesi piuttosto che di anni". Lo studio suggerisce che la migliore tempistica per l´intervento dipende dagli specifici obiettivi in materia di salute pubblica che le autorità sanitarie intendono perseguire. Oltre a contenere la mortalità, potrebbero esserci per esempio delle difficoltà legate alla disponibilità e alla sicurezza della somministrazione di farmaci e cure o al picco epidemico che i servizi di salute pubblica sono in grado di affrontare. L´ottimizzazione delle politiche finalizzate al raggiungimento di uno di questi obiettivi potrebbe limitare l´efficacia delle altre. "I piani nazionali per affrontare le pandemie stabiliscono varie opzioni a livello politico", dice la dott.Sa Hollingsworth, "ma raramente contengono uno specifico riferimento ai propri obiettivi. Obiettivi diversi possono diventare conflittuali, pertanto è fondamentale stabilire le priorità". Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London (Icl): http://www3.Imperial.ac.uk/  Università di Utrecht: http://www.Uu.nl/en/pages/default.aspx  Plos  Computational Biology: http://www.Ploscompbiol.org/doi/pcbi.1001076  Scheda informativa del progetto Sarstrans su Cordis, fare clic: qui: http://cordis.Europa.eu/fetch?caller=fp6_proj&action=d&doc=1&cat=proj&query=
012e23912959:9c1c:6422dc38&rcn=73832
 
 
   
 

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