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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Dicembre 2006
 
   
  PIEMONTE / VERCELLI E VERCELLESE, TERRE D´ACQUA E D´ARTE

 
   
  Vercelli e Vercellese sono terre d’acqua e d’arte. Per scoprirle è sufficiente anche un week end fuori porta in Valsesia e nel Vercellese. Il primo giorno, in mattinata, arrivo a Vercelli, il capoluogo, che sorge nel cuore delle “Terre d’acqua”, la vasta pianura coltivata a riso. Sosta nel centro per una visita all’Abbazia di Sant’Andrea, simbolo di Vercelli, costruita dal 1219 al 1227, uno dei primi edifici in cui gli elementi gotici si associano a quelli romanici tradizionali; successivamente visita al Salone Dugentesco, fondato nel 1223 come “ospitale” e destinato a raccogliere i pellegrini sulla Via Francigena. Di notevole importanza la Cattedrale di S. Eusebio costruita sui resti di un’antica basilica paleocristiana; al suo interno si conserva un incantevole crocifisso ottoniano in lamina d’argento. Passeggiata attraverso le vie del Centro Storico con visita a Piazza Cavour, cuore della città dedicato al grande statista, e al Broletto adiacente alla Piazza del Palazzo Vecchio su cui domina la Torre Civica. Pomeriggio dedicato alla visita dei Musei cittadini: il Museo del Tesoro del Duomo che ospita una delle più ricche collezioni esistenti di vasi sacri, reliquari preziosi, oggetti di culto, evangelari, codici miniati e soprattutto il celeberrimo “Vercelli Book”, il primo scritto conosciuto in lingua anglosassone; il Museo “Camillo Leone” che custodisce importanti cimeli di storia italiana e vercellese dalla preistoria al Risorgimento oppure l’importante Museo “Francesco Borgogna” secondo in importanza solo alla Galleria Sabauda di Torino, raccoglie dipinti dal ‘500 al ‘900 di artisti italiani tra cui Tiziano, Gaudenzio Ferrari, Bernardino Lanino oltre a numerosi stranieri. Il secondo giorno, partenza per Lignana per una visita alla Cascina Veneria. È una cascina storica, da secoli legata all’evoluzione della coltura del riso. Le prime tracce catastali risalgono a una mappa del ‘600: in quell’epoca le proprietà della Veneria erano coltivate a riso, granturco e fieno oltre a essere utilizzate per l’allevamento degli animali. Le ricerche storiche indicano, che, in seguito, fu di proprietà dell’ordine monastico de “Gli Umiliati”. Nel 1932 la Tenuta viene acquistata da una famiglia industriale torinese e due anni dopo la Cascina è ristrutturata in modo da accogliere le mondine e i dipendenti. Nel 1949 viene immortalata nel film di Giuseppe De Santis “Riso Amaro”, con Silvana Mangano e Vittorio Gassman. Negli anni ‘50 la SAI ne rileva la proprietà. Con i suoi oltre 700 ettari, è la più grande azienda risicola della zona. Successivamente visita all’Azienda Agricola Lodigiana di Ronsecco. L’azienda, che da più di un secolo si occupa della produzione di riso grezzo nella piana Vercellese, di recente si è dotata di macchinari più avanzati per effettuare la lavorazione completa del riso. In seguito trasferimento all’Abbazia di Lucedio, oggi sede dell’omonimo Principato. Fu fondato nel 1123 su terreni donati dal Marchese Ranieri di Monferrato ai monaci cistercensi provenienti da La Fertè. I cistercensi bonificarono il territorio, introducendo attorno al ‘400 la coltivazione di riso. Nel 1784 fu secolarizzata da Papa Pio VI e ceduta a Vittorio Emanuele Duca d’Aosta. L’Abbazia fu di grande importanza storica e subì diversi passaggi di proprietà fino all’attuale, la Contessa Clara Cavalli d’Olivola Salvadori di Wiesenhoff. Il complesso, maestoso e di grande bellezza, è costituito da due chiese, dalla casa padronale e dall’aula capitolare di epoca medioevale; circondato dalla risaia, domina il paesaggio con la sua imponenza. ARTE E TRADIZIONE IN VALSESIA – Un secondo itinerario potrebbe essere dedicato all’arte e alla tradizione in Valsesia. In mattinata arrivo a Varallo per una visita guidata del complesso monumentale del Sacro Monte (1491) dal 2003 entrato a far parte del patrimonio UNESCO. Composto da 50 cappelle, 800 statue in legno e terracotta a grandezza naturale, 4000 figure a fresco realizzate da artisti di spicco dell’arte piemontese, come Gaudenzio Ferrari, e lombarda del ‘500 e ‘600, rappresentanti il dramma della vita, passione e morte di Gesù, è immerso nel verde di una Riserva Naturale Speciale con scorci suggestivi sul Monte Rosa e sulla Vallata. Pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio proseguimento della visita della cittadina di Varallo con la Chiesa di S. Maria delle Grazie, di origine quattrocentesca con all’interno la famosissima “Parete Gaudenziana” di Gaudenzio Ferrari (1513) composta da un ciclo di 21 affreschi che narrano i fatti della vita di Gesù; la Collegiata di San Gaudenzio, bellissima ricostruzione settecentesca di un edificio del XIII secolo che al suo interno conserva numerosi dipinti e affreschi di artisti valsesiani tra cui un polittico di Gaudenzio Ferrari. Asseggiata tra le Contrade storiche della parte “vecchia” della città e breve sosta alla Bottega dell’Artigianato dove sarà possibile l’acquisto di prodotti artigianali tipici tra cui il puncetto, gli scapin o manufatti in pietra ollare o legno. Merita, infine, una visita il Palazzo dei Musei che ospita una Pinacoteca con le raccolte di opere di Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo ed altri illustri maestri impegnati dal ‘400 al Sacro Monte di Varallo. Cena e pernottamento in albergo. Il secondo giorno, partenza dall’albergo in pullman per la Valgrande risalendo alle pendici del Monte Rosa. Sosta a Riva Valdobbia, unico paese della valle da cui si può godere un panorama completo del massiccio del Rosa, e visita alla Parrocchiale di San Michele, monumento nazionale risalente al 1326; sulla facciata si può ammirare il grande affresco del Giudizio Universale, opera dell’alagnese Melchiorre D’Errico. Trasferimento all’antico insediamento Walser di Alagna, che conserva intatte le tipiche abitazioni in legno; visita del Walser Museum, in frazione Pedemonte, ospitato in un’abitazione del 1600, che espone costumi, arredi, mobili, attrezzi da lavoro e oggetti in uso nella vita quotidiana che documentano la storia e la cultura dei Walser. Breve passeggiata per la località di Alagna con visita alla Parrocchiale di S. Giovanni Battista (1511). Pranzo in locale tipico. Nel pomeriggio trasferimento a Rima San Giuseppe, in Valsermenza, dove è possibile visitare il Museo storico-artistico Pietro della Vedova, ricca gipsoteca che raccoglie in un’ambientazione suggestiva la collezione di calchi in gesso opera dello scultore Pietro Della Vedova (1831-1898); breve passeggiata nella caratteristica località. Rientro a Varallo e termine dei servizi. Per informazioni: Turismo Valsesia Vercelli, Sede di Varallo tel. 0163. 564404; Sede di Vercelli tel. 0161. 58002; Sede di Alagna tel. 0163. 922988. .  
   
 

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