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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2011
 
   
  UMBRIA: FAMIGLIE VULNERABILI

 
   
  Perugia, 21 febbraio 2011 - "Nel testo di Regolamento approvato dalla Giunta regionale non compare la dizione ´famiglia unipersonale di donne´, ma quella di ´famiglia unipersonale´. Non so quindi che testo abbia a disposizione la capogruppo dell´Udc Sandra Monacelli": replica così l´assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari, all´interrogazione della consigliera regionale sul Regolamento di attuazione degli "interventi per famiglie vulnerabili" della legge regionale 13/2010, recentemente adottato dall´Esecutivo. Nel ripercorrere l´iter del provvedimento, l´assessore ricorda che sulla proposta di Regolamento, preadottata dalla Giunta regionale il 13 dicembre 2010 (Del. N.1810), si è tenuta una ampia partecipazione sia istituzionale, nell´ambito del Consiglio delle Autonomie locali, sia sociale, con tutti i soggetti interessati. "In sede di concertazione - afferma Casciari - sono state accolte molte delle proposte provenienti anche dal mondo dell´associazionismo familiare e dai sindacati, al fine di tutelare al meglio tutti i profili sociali di famiglia ricompresi nella legge. Nell´atto definitivo del regolamento, ora in fase di completamento, la condizione di ´famiglia unipersonale´ vuole evidenziare la condizione di fragilità di molte persone, uomini e donne, rimasti soli come ad esempio vedovi e vedove, che nella nostra regione sono in numero consistente e in questo momento subiscono gli effetti della crisi". Relativamente alla "paradossale esclusione dagli interventi previsti dal Regolamento delle famiglie con Isee inferiore a 7mila 500 euro", l´assessore precisa che le risorse dedicate all´Azione regionale di sistema per le "famiglie vulnerabili", pari a 3 milioni di euro, sono aggiuntive rispetto a quelle del Fondo Unico per le politiche sociali che viene normalmente trasferito ai Comuni per la realizzazione di interventi sociali tra cui quelli a sostegno della fascia "povera" della popolazione umbra, ovvero con Isee inferiore a 7.500 euro a cui fa riferimento la consigliera Monacelli. "Ritengo comunque - conclude Casciari - che le questioni vadano affrontate, così come è stato fatto con una linearità di percorso anche su questo provvedimento, nelle sedi e nei tempi dovuti e non, come annunciato dalla consigliera Monacelli, con mobilitazioni pretestuose davanti alle sedi istituzionali".  
   
 

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