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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Febbraio 2011
 
   
  CONGIUNTURA PIEMONTESE: NEL IV TRIMESTRE 2010 LA PRODUZIONE INDUSTRIALE AUMENTA DEL 6,8% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2009 LA VARIAZIONE COMPLESSIVA ANNUALE È DI +8,7 PUNTI PERCENTUALE

 
   
   Torino, 23 febbraio 2011 - Nel Iv trimestre del 2010 si conferma il cammino di ripresa del comparto manifatturiero piemontese, intravisto già dai primi mesi dell’anno: per il tessuto produttivo locale si contano così quattro trimestri consecutivi di crescita. Nel periodo ottobre-dicembre 2010, la variazione tendenziale grezza della produzione industriale sullo stesso trimestre dell’anno precedente è stata, infatti, di +6,8 punti percentuale, risultato migliore rispetto a quello registrato a livello nazionale (+3,9%). Si tratta senza dubbio di un risultato incoraggiante, sebbene vada valutato con cautela, alla luce del fatto che la variazione è misurata rispetto al Iv trimestre 2009, momento in cui non era ancora cominciata la lenta risalita della produzione del comparto manifatturiero locale. La buona performance del tessuto produttivo locale si associa ai risultati altrettanto incoraggianti realizzati dagli altri principali indicatori congiunturali: sia gli ordinativi provenienti dal mercato interno che quelli da oltre confine segnano, infatti, una crescita rispettivamente pari al +5,9% al +6,9% sul trimestre precedente. Anche il fatturato appare in aumento: la variazione tendenziale media segnalata dalle imprese si attesta al +9,4%. Risulta in aumento anche il grado di utilizzo degli impianti, che si porta al 69,3%, dal 60,2% del Iv trimestre 2009 e dal 65,5% del Iii trimestre 2010. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 157ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2011 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2010 e ha coinvolto 1.045 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 88.000 addetti e un valore pari a 37,1 miliardi di euro di fatturato. “Anche nel Iv trimestre del 2010 prosegue il lento cammino di ripresa dell’economia regionale avviato ad inizio anno: i trimestri consecutivi di crescita della produzione industriale sono ora quattro - commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello -. Si tratta di un risultato senza dubbio incoraggiante, peraltro sostenuto dalle buone performance registrate anche dagli altri indicatori congiunturali, in primo luogo gli ordinativi da oltre confine, a testimonianza di come la strada della ripresa passi necessariamente attraverso la crescita dell’export. Gli imprenditori piemontesi tornano, infine, a guardare al futuro con rinnovato ottimismo, formulando previsioni in miglioramento rispetto a tre mesi fa.La strada imboccata dal Piemonte è quindi quella giusta, ma occorre continuare a percorrerla senza incertezze”. La buona performance del tessuto produttivo locale trae origine dai buoni risultati concretizzati da quasi tutti i settori dell’economia regionale. La produzione di metalli e prodotti in metallo (+19,3%) e la meccanica (+10,4%) registrano gli incrementi della produzione più elevati; sono superiori alla media regionale anche le variazioni positive rilevate per il tessile e abbigliamento (+9,7%) e per la chimica, gomma e plastica (+9,0%). Inferiori, ma pur sempre positive, le variazioni registrate dall’elettricità ed elettronica (+4,4%) e dal settore alimentare (+1,7%). Si registra, invece, una nuova battuta d’arresto per la produzione di mezzi di trasporto (-4,5%). A livello territoriale, si rilevano buone performance in tutte le province. Biella concretizza, per il terzo trimestre consecutivo, il risultato migliore (+18,1%). Risultano superiori alla media regionale anche gli incrementi tendenziali realizzati dalle province del Verbano Cusio Ossola (+12,5%), Asti (+11,4%) e Vercelli (+11,1%). Il dato di Cuneo (+6,6%) è in linea con la media regionale, e sono prossimi ai 6 punti percentuale anche gli incrementi tendenziali rilevati per Torino (+6,0%) e Novara (+5,9%). Per Alessandria si segnala, infine, un aumento della produzione del 5,2% rispetto al Iv trimestre del 2009. L’indice Della Produzione Industriale - A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall’Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Iv trimestre 2010, l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 83,8 con un aumento, come evidenziato in precedenza, del 6,8% rispetto al Iv trimestre del 2009. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (84,3) ha registrato una crescita del 6,8% rispetto al Iv trimestre del 2009 (i giorni lavorati sono stati 64 come nel Iv trimestre del 2009), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 81,4, mettendo a segno un incremento di 1,5 punti percentuale rispetto al periodo luglio-settembre 2010. Le Prospettive Future - Gli imprenditori piemontesi tornano a guardare al futuro a breve termine con una certa dose di ottimismo, fiducia che era venuta meno nel Iii trimestre dell’anno. Il 36% degli imprenditori intervistati si aspetta, per il semestre gennaio-giugno 2011, una nuova crescita della produzione industriale, mentre il 19% ne prospetta una flessione, generando un saldo di opinione positivo per 18 punti percentuale, a fronte dello scarto di soli 5 punti registrato nel Iii trimestre del 2010. Anche sul fronte dei nuovi ordinativi, gli ottimisti prevalgono sui pessimisti. Il 33% degli intervistati prevede un aumento della domanda interna nei primi sei mesi del 2011, mentre 20 imprenditori su 100 ne prospettano un calo: le due quote generano un saldo di opinione positivo per 12 punti, in significativo miglioramento rispetto al Iii trimestre, quando il saldo era negativo per un punto. Anche con riguardo alla domanda estera, gli ottimisti prevalgono sui pessimisti per 21 punti percentuale, mentre nel Iii trimestre del 2010 lo stesso saldo era pari al +9%. Sul fronte dell’occupazione prevalgono di gran lunga le previsioni orientate alla stazionarietà; il saldo ottimisti-pessimisti è nullo, ma segna comunque un balzo in avanti rispetto al -6% del Iii trimestre dell’anno.  
   
 

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