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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Febbraio 2011
 
   
  NUOVO STATUTO REGIONALE DEL MOLISE, IORIO: «UNO STRUMENTO CHE CONSENTIRÀ DI LAVORARE MEGLIO»

 
   
  Campobasso, 24 febbraio 2011 - Intervenendo ieri in mattinata nel dibattito aperto in Consiglio regionale per la seconda lettura del nuovo Statuto, il Presidente Michele Iorio ha dichiarato: «Senza fare inutili enfatizzazioni, credo si possa dire che oggi questo Consiglio regionale ha dato al Molise uno strumento che consentirà alla Regione di lavorare meglio e rispondere con più tempestività e incisività alle istanze che vengono dal territorio, ma anche alle nuove responsabilità che scaturiscono dall´attivazione del Federalismo. Certo esso non può e non deve essere ritenuto punto di arrivo. In futuro, e penso agli inizi della prossima legislatura, potranno essere apportati cambiamenti ed evoluzioni che soddisfino le varie esigenze che in questi mesi, nell´ambito del dibattito svolto in quest´aula, si sono evidenziate. Esigenze che hanno trovato posto in specifici emendamenti che sono stati presentati, e poi oggi ritirati, al fine di giungere al risultato di un voto di ampia maggioranza. Personalmente avevo presentato e, in base a questo spirito di condivisione del risultato, ho provveduto a ritirare degli emendamenti che miravano ad una più precisa separazione di competenze tra Giunta e Consiglio regionale, con una riduzione dei componenti di quest´ultimo organo per renderlo più agevole. Come pure ho ritenuto di immaginare di affrontare in sede di legge elettorale, o in altri provvedimenti legislativi, la questione della garanzia di idonea rappresentanza dei due sessi nei vari organi regionali (le cosiddette quote rosa). Ad ogni modo, ringrazio in questa sede tutti coloro i quali, Maggioranza ed Opposizione, hanno voluto privilegiare la scelta di un´ampia condivisione per la stesura di un testo che, lo ripeto, è certamente perfettibile e modificabile in futuro, ma che non ha il valore di una legge ordinaria su cui legittimamente ci si può dividere, ma ha il crisma della fissazione di regole costituzionali che debbono avere un valore comune. Evidenzio, poi, la positività delle scelte contenute in merito al sistema di governo. Scelte che sposano le previsioni costituzionali e mettono questa Regione in linea con altre realtà che hanno già percorso positivamente questa strada. Non condivido le preoccupazioni e le "nostalgie" per il sistema assembleare. Sistema che, ricordo, questa Regione ha sperimentato per decenni, comprendendone affondo anche i limiti. C´è ora di fronte a noi la sfida di armonizzare a questo Statuto - e alle scelte di governo e competenze che opera - il Regolamento del Consiglio. Un Regolamento che deve dare la possibilità alla Maggioranza di esprimere in tempistiche brevi i provvedimenti inclusi nel programma di governo che ha avuto mandato di realizzare dagli elettori, e alle Opposizioni di controllare ed esprimere, senza ostruzionismi non democratici, la propria contrarietà».  
   
 

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