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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Febbraio 2011
 
   
  LA SANITÀ NEL LAZIO AFFONDA RIFLESSIONI E PROPOSTE PER SALVAGUARDARE IL DIRITTO ALLA SALUTE

 
   
  Roma, 24 febbraio 2011 - “La Sanità non ha colore. E’ un tema che appartiene a tutti, ed è per questo che sono felice di vedere rappresentate tante categorie sociali tra il pubblico presente a questo incontro: dai medici agli operai, dai professionisti ai semplici cittadini”. Con queste parole, di fronte ad una sala attenta ed affollata, seppur capiente (e dove in molti non sono riusciti ad entrare) Marco Scipioni, membro dell’assemblea della Federazione romana e regionale del Pd, ha aperto il convegno “La Sanità nel Lazio affonda”, tenutosi nel pomeriggio del 22 febbraio presso l’Hotel Capital Inn di Roma. Scipioni ha sintetizzato, nel suo intervento, le principali zone d’ombra contenute nelle 1.500 pagine del nuovo Piano sanitario regionale della Giunta Polverini. “Un piano – ha spiegato Scipioni, che prevede un taglio totale di 2.865 posti letto, con la chiusura di 24 presidi ospedalieri e l’introduzione di un paradossale sistema di Macroaree, che escluderà molti cittadini da qualunque servizio sanitario di prossimità”. “Senza contare – ha continuato Scipioni – che il Piano, secondo dati Confindustria, comporterà dai 2.000 ai 3.000 licenziamenti, senza contare le altre migliaia di lavoratori dell’indotto: ebbene, trovo scandaloso che di tutto questo si parli così poco”. Sul percorso di approvazione del “Piano Polverini”, Scipioni ha spiegato come esso sia stato concepito “senza nessun confronto né con le parti sociali, né con le opposizioni, né con i sindaci sui cui territori si sarebbe poi realizzato il piano di tagli”. Scipioni ha concluso il suo intervento soffermandosi sul caso del Pronto Soccorso di Frascati, “che verrà chiuso malgrado i 30.000 accessi annui”, e fornendo alcuni dati curiosamente in controtendenza, come il caso del Gemelli, che” in un panorama di tagli generalizzati, si vede assegnare a vario titolo fondi per un totale di oltre 35 milioni di euro”. All’intervento di Scipioni hanno fatto seguito quelli di Adolfo Pagnanelli (Primario del Pronto Soccorso al Policlinico Casilino), che con l’aiuto di slides ha esaurientemente spiegato ai presenti l’incongrua logica delle Macroaree, e di Umberto Marroni (Capogruppo del Pd al Comune di Roma), che ha sottolineato “la totale assenza, nella pianificazione territoriale del Piano sanitario, del sindaco Alemanno, troppo impegnato nel mega-spot dei cosiddetti ‘Stati Generali’, tra le Olimpiadi del 2020 e fumosi progetti di ricostruzione di Tor Bella Monaca, e lontano dalle esigenze quotidiane dei cittadini: ad esempio, asili nido, lavoro, sanità e welfare”. E’ stata poi la volta di Tonino D’annibale (Consigliere del Pd alla Regione Lazio), che ha parlato del Piano Polverini come di un “massacro per la sanità pubblica” ed ha esortato le forze di opposizione, sia alla Regione che al Comune, a “dare battaglia contro le iniquità - come avvenuto con successo per il folle ticket che era previsto per i disabili gravi - anche con l’utilizzo degli interessanti studi presentati durante il convegno. Sono inoltre intervenuti Giulio Ermini (in rappresentanza della Cgil Fp Lazio), Vittorio Alveti (Consigliere all’Viii Municipio) e Fulvio Papini (Coordinatore del Circolo Pd “Torre Spaccata”).  
   
 

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