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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
 
   
  CIBI DA ANIMALI CLONATI: MA CHE SUCCEDE ALLA UE?

 
   
  Venezia - “Ma che sta succedendo dentro la Ue? Vogliono per caso rinunciare alla biodiversità e alla tipicità dei nostri sapori in nome di gusti universali che ucciderebbero il mercato. Io sto dalla parte degli imprenditori agricoli che hanno scelto di mettersi al servizio dei consumatori con la ricerca continua del meglio”. E’ esterrefatto l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato alle notizie provenienti da Bruxelles, “sempre più bizzarre e che sembrano contraddire i principi enunciati per la riforma della politica agricola comune. Ma che sono soprattutto una mina vagante per l’agricoltura del vecchio Continente, confusa con esigenze economiche dell’agroindustria”. L’ultima di queste notizie riguarda la possibilità che venga immesso sul mercato cibo da animali clonati o da loro progenie nell’ambito del cosiddetto “Novel Food”. “Che ci sarà di interessante in un gusto sempre eguale non lo so, così come non ho idea di quale sia la convenienza economica della clonazione rispetto alle sperimentazioni condotte su questo versante – sottolinea Manzato – ma è sicuro che all’Europa una cosa del genere non serve ed è osteggiata, io dico giustissimamente, dalla grande maggioranza dei consumatori. Diciamocelo chiaro: l’Europa può e deve permettersi la varietà dei gusti e la loro evoluzione: non siamo ridotti a mangiare crocchette di residui macinati e solo l’eccellenza può mantenere in piedi il settore produttivo agricolo dei Paesi membri. Qui non c’è solo una questione di sicurezza per l’uomo e di sanità animale: è in gioco la capacità europea di stare nel mercato mondiale senza subirlo. Io chiedo molto più di una moratoria: sono per un divieto per manifesta inutilità e danno economico collettivo. E se proprio vogliamo liberalizzare il mercato anche alle stranezze, che sia almeno scritto grande e in chiaro, non con sigle e caratteri microscopici, ‘Proveniente Da Clonazione’: così almeno il consumatore sarà davvero libero di decidere”. “Chiedo anche – aggiunge Manzato – che venga riportata alla ragionevolezza la richiesta polacca di reinserire componenti di origine animale nell’alimentazione zootecnica. L’italia ha pagato cara questa leggerezza, anche se molti si sono dimenticati della Bse, che è costato fior di quattrini all’Europa e ai suoi membri. E per finire, leggo oggi di una agevolazione all’import di mangimi ogm, proprio mentre la Commissione si dice orientata a stringere le maglie sulle produzioni geneticamente modificate. Ci stiamo prendendo in giro?”.  
   
 

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