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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
 
   
  COPAM, L’INTESA TRA REGIONE BASILICATA ED ENI – LA SCHEDA

 
   
   Potenza, 1 marzo 2011 - La Regione Basilicata nel 1998 ha attivato con le compagnie petrolifere che agiscono in Val d’Agri, rappresentate dall’Eni, un negoziato finalizzato al riconoscimento del principio di compensazione ambientale, in seguito recepito anche dalla norma nazionale. In aggiunta alle risorse rivenienti dalle royalties (che adesso sono pari al 7 per cento del valore commerciale del greggio estratto), il 18 novembre 1998 è stato stipulato un protocollo d’intenti Regione-eni, che ha previsto misure multisettoriali di compensazione a tutela ambientale. Al protocollo sono seguiti specifici Accordi Attuativi. In particolare, questi i punti che l’intesa prevedeva a carico dell’Eni: - La realizzazione di interventi di compensazione ambientale per un importo di 11 miliardi di lire all’anno per 10 anni. - Il sostegno a programmi regionali per lo sviluppo sostenibile mediante la realizzazione di progetti con 4 miliardi di lire per 10 anni per un totale di 40 miliardi. - L’implementazione di un sistema di monitoraggio ambientale per un costo di 10 mld di lire e la sua gestione a cura della Regione Basilicata per un ammontare di spesa di 6 miliardi di lire l’anno per 15 anni. - Il contributo per i 2/3 e fino ad un massimo di 50 miliardi di lire alle spese sostenute dalla Regione per il programma regionale “Completamento delle reti di distribuzione del gas metano”. - L’attivazione dell’Osservatorio Ambientale con costi di gestione a carico Eni per 15 anni. - L’eventuale anticipazione delle erogazioni a titolo di royalties dovute per le quote di produzione eccedenti i 40mila barili al giorno e sino alla concorrenza di 200 mld di lire. - La partecipazione alla costituzione di una società energetica regionale avente come finalità sociale principale la produzione di energia elettrica a basso costo fruibile per le attività produttive e le utenze del territorio circostante le aree di estrazione. - La partecipazione al capitale, prevalentemente pubblico, di una Società Regionale di Sviluppo o in alternativa alla realizzazione di azioni di sviluppo locale con un contributo di 10 miliardi di lire. - L’istituzione di una sede decentrata della Fondazione Enrico Mattei finalizzata alla realizzazione di un centro di eccellenza nei campi dell’economia, dell’ambiente, dell’energia e delle nuove tecnologie. - L’impegno a contribuire a contribuire, per un importo massimo di 500milioni di lire all’anno per 20 anni, alle spese per l’attivazione di borse di studio, di dottorato e post dottorato e di corsi di specializzazione sui temi dell’ambiente, energia, management delle risorse, innovazione scientifica e tecnologica.  
   
 

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