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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Marzo 2011
 
   
  AL VIA IL FESTIVAL DELLE IDENTITÀ 2011 CON IL CONVEGNO SU IDENTITÀ E FORESTE. LA FORESTA E I SUOI EFFETTI SUL SISTEMA ANTROPICO

 
   
  Ambasciatori e Fao rispondono all’appello di Irene Pivetti in difesa del patrimonio ambientale e delle identità, in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste proclamato dall’Onu Importanza delle foreste per l’equilibrio dell’ecosistema e di tutte le specie viventi, riduzione dell’emissione di gas, cooperazione internazionale, lotta all’illegalità e al crimine internazionale di legname, salvaguardia delle popolazioni che abitano le foreste. Questi i temi centrali del convegno Identità e Foreste: la foresta e i suoi effetti sul sistema antropico, presentato presso la Sala Zuccari del Senato in occasione dell’Anno Internazionale delle Foreste, proclamato dall’Onu. Tante le personalità che hanno voluto dare il loro contributo e il segno tangibile di un impegno in prima linea a favore della salvaguardia del patrimonio ambientale e forestale, e soprattutto delle popolazioni che li abitano, depositarie spesso di culture e identità a rischio di estinzione. Nel corso del convegno, moderato da Irene Pivetti e Luigi Lucchi, sindaco di Berceto (Parma), hanno parlato: S.e. Rossana Guevara, Ambasciatrice delle Repubblica dell’Honduras; S.e. Mohamad Oemar, Ambasciatore della Repubblica di Indonesia; Serge Okoka Kasongo, Incaricato d’Affari dell’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo; Franco Orsi, Commissione Ambiente del Senato della Repubblica; Alberto Del Lungo, Forerstry Department, Fao of the United Nations. La conferenza dà inizio al Festival delle Identità, la manifestazione ideata e promossa da Irene Pivetti e dalla sua associazione di promozione sociale Learn To Be Free Onlus, con il patrocinio di importanti istituzioni nazionali e internazionali: Senato della Repubblica Italiana, Ministro degli Affari Esteri, Mibac-ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero della Gioventù, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Università degli Studi di Parma. «Ringrazio tutti i presenti e soprattutto i rappresentanti delle aree con vaste superfici forestali – ha dichiarato Irene Pivetti, presidente di Learn To Be Free Onlus – in cui le popolazioni vivono in maniera simbiotica con la natura. Anche quest’anno il Festival, attraverso la sezione Convegni, vuole contribuire alla valorizzazione delle identità di un territorio, partendo dall’ambiente, e all’opera di sensibilizzazione che l’Onu ha iniziato dichiarando il 2011 Anno Internazionale delle Foreste.» «Il rapporto uomo-foresta è un tema caro alla Fao – ha affermato Alberto Del Lungo, Forestry Department, Fao of the United Nations – considerato che, secondo l’ultimo inventario, 1/3 delle terre emerse è occupato da foreste. Per ecosistema forestale si intende l’insieme delle comunità di esseri viventi che vivono in rapporto fra loro e con l’ambiente. Basti pensare che la sopravvivenza di circa 1,6 miliardi di persone dipende dalle foreste che ospitano l’80% di tutte le specie animali terrestri. Per contrastare la deforestazione e mantenere l’equilibrio dell’ecosistema, il 2 febbraio 2011, - ha proseguito Alberto Del Lungo – in linea con gli obiettivi di sviluppo del Millennio, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2011 Anno Internazionale delle Foreste con il tema Foreste per le genti.» Con interventi mirati, le Ambasciate di Indonesia, Congo e Honduras hanno dato un importante contributo all’approfondimento del tema dello sviluppo sostenibile globale, spiegando anche quelle che sono le attività dei loro Paesi a difesa di questo inestimabile patrimonio, ambientale e umano. «L’indonesia è al 3° posto al mondo per la biodiversità – ha affermato S.e. Mohamad Oemar, Ambasciatore della Repubblica di Indonesia - e la maggior parte della superficie è formata da foreste che vengono sfruttate in modo arbitrario. L’iniziativa di Irene Pivetti mi permette di far conoscere la nostra realtà e le problematiche legate al crimine internazionale di legname. A tal proposito il governo indonesiano ha creato delle squadre di intervento che fermino lo sfruttamento delle risorse ambientali con la certificazione della produzione forestale. La certificazione, non adottata da tutti i Paesi, serve per mettere fine all’illegalità e salvaguardare la produzione della filiera. Pertanto chiediamo – ha continuato S.e. Mohamad Oemar – la collaborazione internazionale per proteggere l’ambiente e, soprattutto, le popolazioni che abitano le foreste, le vittime principali dello sfruttamento incondizionato.» S.e. Rossana Guevara, Ambasciatrice della Repubblica di Honduras, ha sottolineato il legame tra la popolazione del Sud America e la foresta. «In Perù, Bolivia, Messico, Venezuela, Brasile e America centrale convivono vari ecosistemi legati profondamente al proprio territorio. La maggior parte degli indigeni è integrata con l’ambiente naturale e il governo ha varato una serie di leggi mirate all’amministrazione e alla difesa delle risorse per le generazioni presenti e future.» Il Congo si estende su una superficie di 2.345.000 km2 e ospita una popolazione di circa 65 milioni di abitanti che abita una superficie forestale di circa 145 milioni di ettari, il 62% del territorio nazionale. «Si tratta della foresta tropicale più vasta al mondo – ha dichiarato Serge Okoka Kasongo, Incaricato d’Affari dell’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo – dopo quella dell’Amazzonia in Brasile. La popolazione ha un pressante bisogno di legna da ardere per il riscaldamento e di legno per la fabbricazione del carbone nelle gallerie forestali, impoverite sempre di più dalla deforestazione abusiva da parte delle imprese per ottenere legname. Bisogna urgentemente pensare alla riforestazione per evitare l’esodo rurale. La foresta è una ricchezza e tutti noi dobbiamo collaborare per un futuro globale sostenibile.» Dopo il successo dell’edizione 2010, Anno Internazionale della Biodiversità, il Festival delle Identità riparte dunque con la serie di convegni organizzati in collaborazione con le Università Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata. Dedicato alla difesa dell’identità, allo sviluppo del territorio attraverso la salvaguardia delle “tradizioni” di un popolo e dell’ambiente, anche quest’anno il Festival dà un suo contributo alla formazione di una coscienza ecologica. E quello delle foreste è un tema di grande interesse geopolitico in cui agiscono fattori ambientali, economici e socio-antropologici. Le foreste costituiscono una parte fondamentale dello sviluppo sostenibile globale e le attività economiche ad esse legate incidono profondamente sulle condizioni di vita di persone e animali: preservano la biodiversità e la terra dall’effetto serra, contrastano l’erosione e fenomeni come la siccità e la desertificazione. Le foreste sono polmoni naturali che apportano effetti benefici sia sulla cultura sia sull’equilibrio dell’ecosistema. Nonostante tutto ogni giorno circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti per la conversione delle aree forestali in terreni agricoli. Ltbf Onlus, impegnata nella salvaguardia dell’ambiente e nella tutela delle identità, con il convegno Identità e foreste intende collaborare alla campagna di sensibilizzazione di tutta la collettività al benessere delle future generazioni. E i boschi rappresentano uno strumento naturale di difesa del pianeta. Studiare le cause dei dissesti in ampie zone dell’Italia e del mondo, analizzare le conseguenze di un uso sbagliato delle foreste: sono questi gli scopi principali dell’incontro che si svolge presso la sede del Senato della Repubblica. I prossimi appuntamenti della sezione convegni sono: a marzo, la conferenza La medicina naturale ed usi tradizionali legati all’ecosistema forestale; ad aprile, Identità e Lingua: la lingua come veicolo espressivo dell’identità e sua prima forma; a maggio, l’incontro su Identità e Piccoli Stati, in collaborazione con le Ambasciate dei paesi partecipanti, chiuderà la sezione del Festival delle Identità dedicata ai convegni  
   
 

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