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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Dicembre 2006
 
   
  TURISMO – ZAIA: NO AL TICKET

 
   
  Venezia - “Sono anch’io d’accordo che le amministrazioni comunali hanno importanti costi aggiuntivi da sopportare con l’arrivo dei turisti, soprattutto nei casi in cui la popolazione si trova quasi a raddoppiare. Non facciamo però finta di non sapere che la presenza dei visitatori nei musei, negli alberghi, nei ristoranti e nei locali ha ricadute positive e vantaggiose sull’economia di tutto il territorio”. E’ la risposta data l’1 dicembre 2006 - del Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, alla richiesta del sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, indirizzata a Trenitalia e al Venice Terminal Passeggeri di mettere un ticket di 1 euro ad ogni turista che arriva in città in treno, nave o bus. “Colpire i turisti con un ticket, al di là del valore in sé del balzello – ha detto Zaia – è un pessimo biglietto da visita a livello nazionale e internazionale, non solo per Venezia, ma per tutta l’Italia di cui la città d’arte è una delle perle più note e di grande richiamo”. “La verità – ha continuato il Vicepresidente – è che quello che è uscito dalla porta, cioè la city tax, ora rientra dalla finestra. Come assessore al turismo del Veneto, nonché come Vicepresidente, mi trovo nel più totale imbarazzo se penso che nella prossima road show in Germania, dove andrò a promuovere il nostro territorio, dovrò spiegare che al ticket sui pullman si vuole aggiungere anche quello su treni, bus e navi. Non dimentichiamo che i tedeschi sono i nostri più affezionati ospiti e che, tornati quest’anno in massa, hanno sfiorato gli 11 milioni di presenze con un aumento di oltre il 6 per cento rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno. Mentre gli ospiti stranieri, hanno superato i 31 milioni di presenze aumentando in percentuale del 6,6”. “Chiederei piuttosto a Cacciari – ha concluso Zaia – di farsi, da uomo di Sinistra, portavoce a Roma del federalismo in Veneto. Un federalismo che conferisca competenze alla nostra Regione e che dia ai veneti la possibilità di investire sul territorio le loro risorse economiche. Così facendo, sono convinto che, invece di chiedere soldi ai turisti, si potrebbe addirittura pensare di darne loro indietro”. .  
   
 

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