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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Marzo 2011
 
   
  AUTONOMIE LOCALI FVG: CANONI CONCESSIONE BENI DEMANIO IDRICO

 
   
   Udine, 1 marzo 2011 - Il regolamento per la determinazione dei canoni di concessione dei beni di demanio idrico regionale, relativo alle acque interne, approvato oggi con parere unanime dal Consiglio delle Autonomie locali, oltre a normare una materia che era stata trascurata dallo Stato, il quale non ricavava canoni dagli usufruttuari, per l´assessore regionale alle Finanze, Patrimonio e Programmazione, Sandra Savino, apre la strada ai futuri orientamenti della Regione in materia di concessioni. Attraverso la devoluzione, i beni di demanio idrico potrebbero essere trasferiti al sistema delle Autonomie locali, per favorirne la gestione sul territorio ma anche per consentire nel contempo ai Comuni di ricavare utili dalla riscossione dei canoni, che complessivamente ammontano a circa 2 milioni di euro. L´assessore Savino, per significare la situazione ereditata dallo Stato dalla Regione, ha ricordato che dal 2002, l´anno dell´avvio dell´operatività del trasferimento di competenze dallo Stato in materia dei beni di demanio idrico, al 2003 gli uffici competenti hanno valutato 6 mila pratiche avviate dagli utilizzatori, pubblici e privati. Sulla base del censimento redatto dalla Regione, ora i beni di demanio idrico sono stati classificati per tipologie. Ciò sarà utile anche a quanti dovranno operare interventi sul territorio interessato. E dal 2003 è vigente un tariffario, prima inesistente, che sostanzialmente viene confermato dal regolamento approvato dal Consiglio delle Autonomie, che tiene conto del tipo di utilizzo sul demanio idrico: dal passaggio di linee elettriche all´utilizzo di chioschi o capannoni per attività turistico-commerciali, mentre le concessioni dei beni del demanio idrico agli enti pubblici, per fini di pubblico interesse, a seguito della devoluzione dallo Stato alla Regione sono esenti dal pagamento del canone. Il beneficio dell´esenzione dal pagamento della tariffa è esteso anche ai privati che svolgano opere dirette alla salvaguardia idrica, alla pulizia dei corsi d´acqua ed alla salvaguardia ambientale, qualora la concessione lo preveda.  
   
 

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