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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2011
 
   
  MESSAGGI ECOLOGISTI E COLLEZIONI ECOSOSTENIBILI DAL MONDO DELLA MODA, CON INCURSIONI TECNOLOGICHE MI MILANO PRET-A-PORTER TRA TESSUTI IN LATTE E CAPI SOTTOVUOTO ‘SEMPRE FRESCHI’ RISCOPERTO IL BREVETTO TUTTO ITALIANO DEGLI ANNI ’30 SULLA FIBRA DI LATTE

 
   
  In mostra a Mi Milano pret-a-porter (la fiera internazionale delle collezioni donna, fieramilanocity 25-28 febbraio 2011) è di moda l’ecosostenibilità con abiti in fibra di latte e di seta ‘non violenta’ e la tecnologia applicata alla moda con i capi termoformati sottovuoto. Grazie ad un brevetto italiano degli anni ’30 ‘dimenticato’ e riscoperto dalla stilista Giulia Mazzer, è stato possibile produrre un tessuto fatto di latte; attraverso una lavorazione particolare, infatti, si riesce ad ottenere dal grasso del latte una fibra 100% naturale, antibatterica ed antiallergica, lavorabile esattamente come il cotone e la seta. Al tatto è morbidissima e ‘morbido’ è il suo impatto con l’ambiente grazie alle basse emissioni di Co2. Il tessuto delle collezioni di Giulia Rien- à- mettre (questo è il marchio della Mazzer) è inoltre prodotto in Italia: quindi brevetto italiano e tessuto italiano. E tinture utilizzate tutte naturali che consumano 300 volte meno acqua delle tinture tradizionali. Altra originale collezione di capi prodotti in seta Ahimsa made in Italy, la seta non violenta del Dalai Lama, ottenuta senza bollire i bozzoli con il baco, che poi così diventa farfalla. E in questa edizione di Mipap è presente un altro brevetto, quello della sarda Anna Grindi che ha ideato un materiale 100% di sughero e lavorabile come un tessuto, utilizzato dallo stilista esordiente Antonio Maggiore, per realizzare una collezione di borse e accessori. Messaggio di attenzione a favore degli animali, infine dai gioielli di Vernissage, giovani creativi che nella loro collezione inseriscono corvi feriti in argento e smalto, a ricordare i corvi caduti misteriosamente dal cielo degli Usa qualche settimana fa. La tecnologia trasforma i capi di Vito Colacurcio, giovane designer del progetto Collisions di Mi Milano pret-a-porter che ha sviluppato una capsule collection con Loma, storico maglificio italiano. Maglioni in cachemire termoformati, cioè cui viene applicato un film plastico che li rende così impermeabili mantenendo però inalterato il comfort del pregiato filato. Maglie che si mantengono inalterate nel tempo anche grazie alla confezione sottovuoto, un packaging rubato al mondo dell’alimentare per capi ‘sempre freschi’  
   
 

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