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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Marzo 2011 |
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FESR. OGGI LA PUGLIA A BRUXELLES
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Bari, 2 marzo 2011 - L’assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati partecipa, mercoledì 2 marzo a Bruxelles, ad un incontro tecnico per l’analisi dell’applicazione delle regole comunitarie che disciplinano l’utilizzo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. L’incontro è stato convocato presso la sede del Parlamento europeo alle 17,00, dall’onorevole Gianni Pittella, primo vicepresidente del Parlamento europeo, su richiesta dell’assessore Amati. Quest’ultimo, con rappresentanti dell’Ato Puglia e dell’Acquedotto pugliese, incontrerà referenti a livello europeo per analizzare le modalità di attuazione dell’articolo 55 del regolamento, i cui criteri di applicazione sembrano essere inconciliabili con quelli imposti dalla normativa italiana in materia di servizi idrici. La Regione Puglia ha già provveduto ad inviare a Bruxelles una relazione con la quale, oltre a descrivere le peculiarità della legislazione nazionale, è stato proposto un criterio di determinazione del Deficit di Finanziamento “Funding-gap” su scala d’Ambito e non per singolo investimento, come invece previsto dall’articolo 55. Quest’ultimo infatti, disciplina i criteri di utilizzo del fondo relativamente ai cosiddetti “progetti generatori di entrate”, facendo riferimento a operazioni di investimento in infrastrutture il cui utilizzo sia soggetto a tariffe direttamente a carico degli utenti. I criteri di applicazione della norma però stabiliscono che l’analisi per la determinazione “dei proventi netti”, ovvero del Deficit di Finanziamento (Funding-gap ), avvenga per singolo investimento, ponendosi in contrasto con le modalità di gestione del Sii, che in Italia deve avvenire per legge in base ad Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) definiti dalle Regioni, che stabiliscono costi e investimenti non per singolo investimento, come prevede la Commissione, ma sull’intero ambito territoriale. L’ato definisce il Piano d’Ambito e la tariffa da applicare agli utenti in base ai costi di gestione del Sii e agli investimenti che dovranno essere sostenuti dal Gestore. Dopo diversi incontri sull’argomento, si attende una risposta definitiva ma il rischio – ha spiegato Amati in una lettera inviata a Pittella lo scorso 9 febbraio proprio allo scopo di convocare un incontro con tutti i soggetti interessati - è che a fronte della nostra richiesta di definire una procedura complessiva per l´insieme degli interventi programmati per il Sii, nell´impossibilità tecnica di definire valutazioni esaustive per ogni singolo intervento, la Commissione punti comunque a far si che la valutazione complessiva non sia altro che la sommatoria delle singole valutazioni unitarie, di fatto vanificando e rendendo impraticabile la richiesta avanzata dalla Puglia. |
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