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Notiziario Marketpress di
Venerdì 04 Marzo 2011 |
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FVG: INVESTIRE NEL TURISMO PER USCIRE DALLA
CRISI
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Un patto generazionale per creare lavoro per i più giovani, che non devono essere i soli a subire gli effetti negativi della crisi. Ma anche un´attenzione da un lato alle nuove professioni, da favorire attraverso adeguati percorsi formativi, dall´altro a un settore non delocalizzabile, come il turismo, che per il nostro Paese e quindi anche per il Friuli Venezia Giulia rappresenta una straordinaria opportunità. Sono questi alcuni dei concetti espressi dall´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, che ha partecipato oggi al confronto/dibattito "L´economia senza lavoro", moderato dal direttore de Il Piccolo Paolo Possamai, promosso in occasione della presentazione del libro di Marco Panara "La malattia dell´occidente. Perché il lavoro non vale più" e a cui hanno partecipato anche Enrico Tomaso Cucchiani, presidente di Allianz, e Tiziano Treu, vicepresidente della Commissione Lavoro e Previdenza del Senato. Secondo Seganti - che ha risposto ad una domanda di Possamai sui diversi destini di giovani e vecchi nel mercato del lavoro - il progressivo allungamento della vita lavorativa, con l´aumento dell´età pensionabile, deprime le possibilità di occupazione per i più giovani. Parallelamente l´eccesso di flessibilità, che si traduce in precariato, toglie le basi per sostenere l´onere delle pensioni. Da qui l´esigenza di un patto, che potrebbe consistere nella rinuncia, da parte dei più anziani, a una parte della pensione per favorire un più dignitoso accesso dei giovani al mondo del lavoro. Giovani che però devono essere maggiormente stimolati all´impegno, incoraggianti a scelte forti e di prospettiva e non ammaliati dall´immagine di successo della velina o del calciatore. Giovani che vanno messi nelle condizioni di costruire il proprio futuro investendo in formazione, istituendo corsi strutturati sugli sbocchi occupazionali e non sulle competenze dei docenti. E spiegando che è il sacrificio a produrre effetti positivi. Dall´assessore Seganti non è mancata anche una riflessione sulla necessità di investire nel turismo, specie in una fase in cui, come aveva richiamato Cucchiani, le tradizionali mete dei Paesi arabi sono al momento precluse. E poi la necessità di puntare sull´innovazione e sulla società della conoscenza: soluzione non certo risolutiva, ma comunque scommessa a cui non rinunciare, come ha saputo fare la Regione Friuli Venezia Giulia che tra l´altro, attraverso l´ultimo bando, ha visto un forte partecipazione anche da parte di imprese artigiane, che evidentemente vi credono. Infine la tassazione. In proposito Seganti ha ricordato che la crisi occupazionale può dipendere anche da un´imposta, l´Irap, che incentiva la sostituzione dei lavoratori con le macchine. Una distorsione su cui riflettere |
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