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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Marzo 2011 |
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CITTADINANZATTIVA SU “TASSA” SU PRELIEVO ALLO SPORTELLO: I CITTADINI USATI PER “FARE CASSA”. DISINCENTIVARE L´USO DEL CONTANTE POSSIBILE, MA NON PESANDO SU FASCE GIÀ IN DIFFICOLTÀ
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Roma, 3 marzo 2011 - Continua la settimana nera degli utenti-bancari. Sabato scorso è passato in aula (Milleproroghe) un ordine del giorno sull´anatocismo, in base al quale il Governo dovrà "valutare l´opportunità di intervenire in tempi rapidi con eventuali interventi normativi a tutela degli interessi legittimi dei cittadini negli eventuali contenziosi con gli istituti bancari", una norma chiaramente salva-banche. Oggi esplode la tassa sul contante per i prelievi in filiale, già applicata da alcuni istituti bancari. E’ chiaramente un balzello che grava e graverà sulle tasche di una fetta di popolazione in difficoltà, anziani, immigrati, cittadini a basso reddito che non hanno un conto-corrente online o carte elettroniche. Poter disporre dei propri soldi, rischia di rendere ancora più fragile un rapporto di fiducia già critico, quello tra cittadini e banche. Siamo favorevoli ad una diminuzione del contante, ed un maggiore utilizzo delle carte di pagamento, ma non è questa di certo la via migliore. Al contrario, andrebbero incentivati sconti sui canoni delle carte di pagamento elettroniche per i clienti, oppure la riduzione delle commissioni per i negozianti. Così come si potrebbe applicare anche ai piccoli esercenti la struttura tariffaria riservata alla grande distribuzione: diminuzione graduale delle commissioni (che arrivano al 4%), al raggiungimento annuale di determinati volumi di pagamento. Accanto a tutto questo, è necessario che si intervenga contemporaneamente sulle conoscenze, permettendo ai cittadini di migliorare la propria cultura finanziaria, sia per disincentivare l´uso del contante, che per un accesso più consapevole agli strumenti finanziari. |
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