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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2011
 
   
  ZUCCHERO: STRATEGIA COMUNE SUL FUTURO A PARMA IN PROVINCIA L’INCONTRO DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA FILIERA

 
   
   Continua il percorso unitario della filiera dello zucchero e se l’obiettivo primario è quello di ottenere le risorse promesse da due anni dal Governo e “imprigionate” nelle maglie di iter burocratici che sembrano senza fine, all’orizzonte c’è un’altra partita da giocare: quella del futuro del comparto. Il 28 febbraio a Parma, al tavolo di coordinamento nazionale del settore bieticolo saccarifero, si sono ritrovati tutti d’accordo sulla posta in palio. Istituzioni, associazioni di categoria e dei produttori, sindacati e aziende: tutti consapevoli che se da un lato non bisogna mollare fino a che non saranno resi disponibili i finanziamenti, dall’altro occorre veder riconosciuto il valore strategico di questa produzione di qualità e dunque salvaguardarla, proteggendola. Ma di fronte alla preoccupazione per il futuro, come dice Pier Luigi Ferrari, vicepresidente della Provincia di Parma che coordina il Tavolo, “l’essere riusciti a fare squadra è già un grande risultato, così come l’aver condiviso gli obiettivi immediati e di prospettiva su cui si continuerà a lavorare”. A chiarire il quadro sugli aiuti attesi è stato Giovanni Tamburini. “Mi permetto di essere ottimista e tranquillo, sono risorse che ci sono e che arriveranno” ha detto il presidente di Uniozucchero spiegando che i 64 ml di euro deliberati dal Cipe a novembre “non sono stati messi in discussione”. E’ in corso un iter “contorto ma normale” che dopo verifiche e variazioni di bilancio, passaggi alla Corte dei Conti, porterà alla firma del Ministro Tremonti cosa che renderà le risorse finalmente disponibili. Per quanto riguarda invece i 21 ml di euro fermi ad Agea (l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura), la situazione è bloccata. Sfumato il “veicolo” del Milleproroghe, occorre risolvere il problema con un accordo fra Ministero e Agea, stabilendo se serve un atto amministrativo o legislativo per trasferire le risorse al bieticolo saccarifero. Oltre al tema delle risorse, dietro l’angolo per i soggetti del comparto da affrontare c’è la questione dell’art 68 del regolamento comunitario che determina la modalità di erogazione dei fondi per Paesi, l’unico intervento statale a favore del settore bieticolo saccarifero che al momento prevede 19,7 ml di euro, una cifra non sufficiente come sottolineano diversi interventi. Intanto, mentre il prezzo dello zucchero estero è cresciuto fino a superare quello europeo, in Italia sta procedendo la campagna contratti, una campagna difficile con risultati inferiori alle aspettative. Anche se ci sono notizie favorevoli, come quella che il gruppo Eridania Saddam ha anticipato nelle scorse settimane le risorse ai bieticoltori dello stabilimento di Trecasali (Pr), e si firmano accordi interprofessionali positivi per l’intera filiera, è indubbio che l’incertezza legata sia alle risorse che non arrivano, sia al futuro del comparto, pesa non poco sulla fase attuale. La strategia disegnata dal tavolo di coordinamento è stanzialmente unitaria. L’on Fabio Rainieri si fa portatore di un contatto diretto con Agea per risolvere alla svelta la questione dei 21 ml di euro bloccati. La sen Albertina Soliani mette l’accento sul fatto che la Ue vuole aumentare la quantità di zucchero, 500mila tonnellate in più oltre la quota di produzione. L’on Carmen Motta, stigmatizza i ritardi e preme perché l’azione del tavolo continui con la richiesta di atti finalizzati all’ottenimento delle risorse e per il riconoscimento che lo zucchero resti un bene primario del Paese. Ettore Ronconi della Flai Cgil nazionale segnala fra l’altro la necessità di presidiare le decisioni che saranno assunte a livello europeo sul comparto, per evitare che queste siano a discapito del mercato italiano. Alessandro Mincone presidente dell’associazione Cnb, ricorda le ultime azioni promosse dai vari soggetti del settore, testimonianza della volontà dell’intera filiera di tenere in piedi il settore, obiettivo raggiungibile solo se si continua a produrre. Claudio Gallerani presidente del Grippo Co.pro.b evidenzia il bisogno di azioni mirate a mantenere la filiera, che può recuperare se arrivano segnali incoraggianti, e che ha necessità di investimenti in ricerca. E’ d’accordo Michele Di Stefano, direttore generale di Anb, per il quale occorre recuperare la sfiducia dovuta al ritardo nell’arrivo delle risorse, unica strada per cominciare a costruire il futuro. Disponibili a continuare a fare la propria parte le istituzioni presenti nei territori in cui hanno sede gli stabilimenti: le assessore provinciali all’Agricoltura Annamaria Macchiarola di Campobasso e Gabriella Montera di Bologna, i sindaci Lorenzo Minganti di Minerbio e Nicola Bernardi di Trecasali. “Se oggi guardiamo alle dichiarazioni di volontà e alle disponibilità manifestate è chiaro il messaggio di proseguire il nostro lavoro – ha detto in conclusione dell’incontro Ferrari - faremo un ulteriore passo perché si concluda alla svelta la vicenda degli aiuti e vengano rese disponibili le risorse. Soprattutto diciamo insieme che si deve guardare a questo comparto, con quello sguardo di strategia indispensabile e di prospettiva in grado di dare maggiore certezza a tutta la filiera”.  
   
 

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