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Notiziario Marketpress di
Giovedì 03 Marzo 2011 |
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LIBERTÀ D’IMPRESA RAFFORZATA CON LA RIFORMA COSTITUZIONALE
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Roma, 3 marzo 2011 - Liberalizzazione e sviluppo dell’economia nazionale. Trasparenza e merito nella Pa. Questi gli obiettivi del disegno di legge costituzionale, approvato in via definitiva lo scorso 9 febbraio dal Consiglio dei ministri, per la modifica degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione sulla libertà di impresa, la pubblica amministrazione e gli enti locali. Il disegno di legge costituzionale che il Governo propone al Parlamento parte da una rivisitazione in senso liberista degli articoli 41 e 118, comma quarto, della Costituzione, nonché dell’articolo 97, dedicato alla pubblica amministrazione. Per quanto riguarda gli articoli 41 e 118, l’intervento di riforma costituzionale mira alla rimozione degli ostacoli che si frappongano fra l’imprenditore e la realizzazione dell’intrapresa, esaltando la responsabilità personale, nonchè il ruolo dei livelli territoriali di governo nel concorso e nell’impulso alla realizzazione dell’iniziativa economica. La revisione dell’articolo 41 della Costituzione, introducendo al primo comma il principio secondo cui tutto è permesso tranne ciò che è espressamente vietato dalla legge ed abolendo il vigente terzo comma, intende affermare la libertà di iniziativa economica privata ed eliminare le incertezze e le contraddizioni presenti nell’attuale formulazione. In stretta connessione si pone il successivo intervento di modifica dell’articolo 97 della Costituzione che, perseguendo l’obiettivo di incrementare qualità e trasparenza della pubblica amministrazione, esplicita il principio secondo cui le pubbliche funzioni sono al servizio del bene comune ed introduce una disposizione sulle carriere sancendo, a livello costituzionale, il principio della valorizzazione della capacità e del merito per tutti i pubblici impiegati. La revisione dell´articolo 118, quarto comma, della Costituzione, infine, nel rafforzare la portata del principio di sussidiarietà orizziontale, prevede che gli enti locali non devono solo "favorire", ma anche "garantire l´autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati". |
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