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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2011
 
   
  IMMIGRAZIONE, MARONI; DE CORATO: “OGGI A MILANO CLANDESTINI NON VENGONO PIÙ ARRESTATI, BENE MINISTRO SU INTERVENTO GOVERNO PER CHIARIMENTO REATO CLANDESTINITÀ” RECENTI DECISIONI DI UE E CORTE COSTITUZIONALE OSTACOLANO RIMPATRI E PUNIBILITÀ. E CON EMERGENZA MAGHREB MILANO RISCHIA COLLASSO

 
   
   Milano, 3 marzo 2011 - “Bene ha fatto il ministro Maroni ad annunciare un provvedimento specifico del governo a correzione delle disapplicazioni della Bossi-fini dovute alla discutibile nuova direttiva Ue e a recenti dubbie decisioni della Corte Costituzionale. Storture che ho denunciato prontamente e per cui ho sollecitato interventi ad hoc. Perché a Milano oggi i clandestini, a meno che commettano altri reati, non vengono più arrestati e sono subito rilasciati. E alla luce del ‘terremoto’ che sta capitando nel Nordafrica c’è il forte rischio che la città possa finire travolta da flussi immigratori incontenibili di soggetti inespellibili. Il paradosso è che se non si riesce a rimpatriarli subito, in caso di processo, toccherà allo Stato saldare l’ammenda (comprese le spese processuali), visto che i profughi non hanno i soldi per pagarla. Come è accaduto per 5 sedicenti tunisini arrivati a Milano da un centro di accoglienza di Pantelleria”. Lo ha affermato ieri il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “La legge Bossi-fini – sottolinea De Corato – è chiara e ancora vigente: chi non rispetta un ordine di espulsione va arrestato e rischia fino a 4 anni di reclusione. Appellarsi alla direttiva Ue entrata in vigore a Natale, ma mai recepita dallo Stato italiano, come stanno facendo diverse Procure, più o meno apertamente, è un errore madornale. Ma i colpi al ‘pacchetto’ sicurezza sono ormai troppi. Una recente sentenza del Tribunale di Milano vorrebbe pure far diventare retroattiva la decisione della Consulta che ha bocciato l’aggravante clandestinità. Ciò significherebbe rimettere in libertà degli irregolari che hanno commesso reati di allarme sociale. Senza dimenticare che per la Consulta non sono punibili gli irregolari indigenti inottemperanti a decreti di espulsione. Dunque Forze dell’ordine e Polizia Locale dovrebbero solo perseguire i clandestini ricchi. Siamo all’assurdo”. “Io mi chiedo –spiega De Corato –come si possa fare la lotta alla clandestinità se poi gli irregolari vengono subito rilasciati e solo indagati a piede libero. Solo nel 2010 sono stati 1.507 gli irregolari fotosegnalati dalla Polizia Locale (62 da inizio 2011). Soggetti di fatto inespellibili che vanno ad alimentare i 50 mila clandestini già presenti in città”.  
   
 

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