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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2011
 
   
  STUDIO UE RILEVA CHE IL MUTAMENTO CLIMATICO MINACCIA L´ECOSISTEMA DEL MAR BALTICO

 
   
  Bruxelles, 7 marzo 2011 - Ricercatori finanziati dall´Ue hanno scoperto che la temperatura superficiale del mar Baltico era più calda in passato e che l´esaurimento dell´ossigeno era più intenso di quanto indicano i dati attuali. Il progetto Inflow, uno dei 16 progetti Bonus+ ("Multilateral call for research projects within the Joint Baltic Sea Research Programme"), sta sviluppando un modello per la variabilità naturale degli ecosistemi marini che migliorerà la nostra conoscenza del modo in cui i cambiamenti influiranno sul mar Baltico nel lungo periodo. Bonus+ è destinatario di un finanziamento congiunto dei programmi nazionali dei paesi baltici dell´ordine di 22 milioni di euro, dei quali 7,27 milioni sono forniti da una borsa nel quadro dello schema Era Net Plus del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. La rete Bonus è stata avviata come Era-net e riunisce organizzazioni che finanziano la ricerca nell´area baltica provenienti dai paesi della regione: Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Federazione russa e Svezia. Il mutamento climatico, la rapida crescita della popolazione e lo sfruttamento più intenso delle aree marine e costiere stanno minacciando gli ambienti marini in tutto il mondo. I ricercatori di Geological Survey of Finland hanno scoperto che il mar Baltico, e le piante e gli animali che ne dipendono per la sopravvivenza, sono in prima linea nella lotta contro questi effetti. "L´esaurimento dell´ossigeno era già un grosso problema nel mar Baltico un migliaio di anni fa, nonostante l´interferenza delle attività umane fosse minima", afferma il coordinatore di Inflow Aarno Kotilainen, professore di ricerca presso Geological Survey of Finland. "In seguito il clima si è raffreddato e il tasso di esaurimento dell´ossigeno si è abbassato. Tuttavia, il clima è diventato di nuovo più caldo nel ventesimo secolo determinando, a sua volta, un maggiore esaurimento dell´ossigeno. Il professor Kotilainen dice: "Alcune stime suggeriscono che il mutamento climatico nell´area del mar Baltico provoca l´incremento delle temperature superficiali dell´acqua, aumenta l´intensità del vento e accorcia la stagione in cui il mare è coperto dal ghiaccio. I cambiamenti nell´idrografia e nei processi biogeochimici del mar Baltico potrebbero influenzarne l´intero ecosistema". Kotilainen osserva che a causa delle "complesse relazioni di causa-effetto [è] molto difficile valutare la portata e le linee di sviluppo di questo impatto". Tuttavia, è necessario osservare che queste linee di sviluppo, nel complesso, hanno dato forma a una prospettiva scoraggiante per il futuro man mano che le pressioni esterne sul mar Baltico continuano ad aumentare sulla scia di un´attività umana sempre più intensa. I partner Inflow stanno usando un approccio basato sulla modellazione per esaminare i sedimenti marini del Baltico al fine di approfondire la propria conoscenza delle condizioni passate del mare, a ritroso di almeno 6000 anni, e cercare di capire i probabili effetti del mutamento climatico su questo mare e sulla regione nordatlantica in generale. Le nuovi informazioni faranno luce sulla temperatura della superficie marina, la copertura di ghiaccio e i livelli di eutrofizzazione in diversi momenti storici. Gli scienziati useranno quindi questi dati per produrre simulazioni-modello che forniranno scenari selezionati sull´impatto del mutamento climatico naturale e indotto dall´uomo sull´ecosistema marino del Baltico. Secondo loro, queste informazioni saranno essenziali nell´aiutare a elaborare piani per l´uso sostenibile delle aree marine e nella preparazione di programmi per affrontare l´impatto del mutamento climatico. Gli scienziati sono consapevoli da anni della precarietà dello stato di salute del mar Baltico. Per esempio, ogni estate una porzione sempre più estesa del mare è coperta da fioriture d´alghe provocate dall´inquinamento da nitrati e fosfati legati all´agricoltura intensiva. Queste alghe consumano l´ossigeno a scapito dei pesci e delle altre forme di vita. Anche la pesca eccessiva è un´attività che sta mettendo a dura prova l´ecosistema marino. Queste minacce, insieme ad altre difficoltà che affliggono la regione, sono affrontate nel quadro della Strategia regionale dell´Ue per il mar Baltico, il cui obiettivo è coordinare l´azione dell´Ue, degli Stati membri, delle regioni e organizzazioni pan-baltiche, di istituti di finanziamento ed enti governativi per promuovere uno sviluppo più equilibrato nell´area. Per maggiori informazioni, visitare: Inflow: http://www.Bonusportal.org/inflow  Scheda informativa del progetto Bonus+ su Cordis, fare clic: qui Bonus: http://www.Bonusportal.org/  Azioni Era-net: http://ec.Europa.eu/research/fp7/index_en.cfm?pg=eranet-projects-home    
   
 

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