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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2011
 
   
  BOATI IN FADALTO. IL FENOMENO SI ATTENUA, MA LA GUARDIA RESTA ALTA

 
   
  Venezia, 7 marzo 2011 - A partire dal 26 gennaio scorso, sono state individuate nella zona del Fadalto 346 scosse, 12 delle quali percepite dai residenti. Rispetto ai primi giorni del monitoraggio, nelle ultime due settimane il fenomeno si è nettamente attenuato e pare essersi stabilizzato con un numero giornaliero di eventi compreso tra 5 e 10 e scarso risentimento da parte della popolazione (l’ultimo evento percepito è di giovedì 3 febbraio all’1,10). Dalle localizzazioni effettuate, gli eventi paiono originarsi in un’area del diametro di circa 1,5 km, centrata in prossimità di Fadalto Basso, con profondità ipocentrali che mediamente si aggirano tra i 500 ed i 600 metri. E’ quanto emerso oggi nel corso della riunione tecnica svoltasi stamani nella sede della Protezione Civile del Veneto di Marghera – Venezia, presenti tutte le strutture regionali interessate e il Centro di Ricerche Sismologiche (Crs) dell’Istituto Nazionale di Oceanografie e di Geofisica Sperimentale (Ogs). Quest’ultimo ha presentato una relazione relativa all’ultimo mese di monitoraggio, illustrando tra l’altro le modalità di acquisizione e analisi dei dati e facendo il punto sulla verosimiglianza di alcune ipotesi interpretative. Per conto della Regione, l’Ogs continua a mantenere una rete di 7 stazioni di registrazione. Dal 18 febbraio si sono affiancate altre 5 stazioni installate dal Cesi per conto dell´Enel. Utilizzando una stazione collegata in tempo reale con la sede di Udine, il Crs ha attivato un sistema automatico di riconoscimento e segnalazione degli eventi via Sms. Le caratteristiche dei sismogrammi ed i dati di localizzazione tenderebbero ad escludere un qualche collegamento con la sismicità più profonda di origine tettonica, così come il collasso di cavità carsiche. Le ipotesi più verosimili rimangono quelle legate alla circolazione di acqua nel sottosuolo, quali colpi di ariete in condotti carsici o microsismicità indotta da variazioni dello stato di pressione delle rocce. L’attività di controllo e di studio proseguirà per migliorare le conoscenze sulla struttura del sottosuolo e sulle modalità di propagazione delle onde sismiche nella zona del Fadalto. In ogni caso, la Protezione Civile Regionale continuerà a tenere d’occhio la situazione e proseguirà nell’attività di informazione e allertamento delle strutture e delle istituzioni preposte perché, al di là del fenomeno di questi mesi, l’area è in zona sismica 2.  
   
 

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