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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2011
 
   
  AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 20 AL 23 MARZO 2011 LA TRASPOSIZIONE TEATRALE DEL BEST SELLER DI PAOLO MAURENSIG

 
   
   Milano, 7 marzo 2011 - La variante di Lüneburg, fabula in musica L’olocausto attraverso il gioco degli scacchi Tra le musiche di Valter Sivilotti e la voce recitante di Walter Mramor, dieci canzoni originali interpretate da Milva Da caso letterario dell’anno, quale si rivelò essere nel 1993, anno della pubblicazione per i tipi di Adelphi, La variante di Lüneburg del goriziano Paolo Maurensig approda in palcoscenico, quello del Piccolo Teatro Strehler, per quattro giorni di repliche, dal 20 al 23 marzo 2011, nella veste suggestiva di “fabula in musica”. Nonostante sia divenuto in breve tempo un best seller internazionale, il romanzo, molto corteggiato dal cinema e dal teatro, è rimasto a lungo estraneo a entrambi, per volere dello stesso autore, che non ha mai nascosto di guardare con sospetto a qualsiasi “traduzione altra” rispetto alla complessità della pagina letteraria. Ma “è stata proprio la peculiarità tipica del teatro, la possibilità cioè di far uso di un´essenzialità portata agli estremi, che mi ha convinto”, dichiara Maurensig. Il progetto teatrale,a cura di a.Artistiassociati, ha previsto, infatti, la riscrittura del testo da parte dello stesso Maurensig sia della parte narrata che delle canzoni, la composizione delle musiche a firma Valter Sivilotti, eseguite da lui stesso al pianoforte, la partecipazione di Milva quale straordinaria interprete delle dieci canzoni originali, di Walter Mramor quale voce recitante, della soprano solista Franca Drioli, del sassofonista Alex Sebastianutto e del Coro in loco per un maggior coinvolgimento del territorio. Dichiara sempre l’autore: “Estrapolare un testo essenziale e scrivere le parole per le canzoni di Milva mi hanno rinnovato l´emozione provata a suo tempo nello scrivere il romanzo”. “La musica scritta per la fabula”, spiega Sivilotti, “propone come elemento portante melodie che si ispirano alla tradizione colta di questa area del mondo, una musica ritrovata scavando nella nostra memoria sensibile, riscoprendo una eredità artistica senza per questo rinnegare il presente, anzi operando con la coscienza che il rinnovamento affonda le proprie radici nel passato”. Attraverso la metafora del gioco degli scacchi, il romanzo racconta gli orrori dell´olocausto. Il testo è fondato su un lungo flash back: il giovane narratore, Hans, si assume la responsabilità dell’apparente suicidio di un grande esperto di scacchi, il signor Frisch. Più tardi si scoprirà che anche Hans è un campione di scacchi ed è stato allievo del misterioso Tabori “un uomo che ha giocato all’inferno”. L’inferno di Tabori, di famiglia ebrea, è stato quello del lager. Un ulteriore e personale inferno era stata poi la durissima, cinica partita a scacchi in cui aveva dovuto affrontare l’ufficiale nazista Frisch: la posta in gioco allora non erano le semplici pedine sulla scacchiera ma le vite vere e innocenti di tanti internati, per la cui salvezza Tabori si batte indefessamente in una guerra infinita e tesissima. Sarà Hans ad accogliere il segreto del Maestro, ormai giunto alla fine dei suoi giorni, e a spegnere per sempre l’ombra di quell’inferno, inducendo Frisch al gesto finale, ancora una volta attraverso una sfida all’ultimo respiro, sulla scacchiera. Www.piccoloteatro.org/    
   
 

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