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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2011
 
   
  IMPRESE NEL DISTRETTO CALZE E INTIMO A BRESCIA E MANTOVA: SERVE MAPPATURA VOCAZIONALE

 
   
  Castel Goffredo/mn - Carpenedolo/bs, 7 marzo 2011 - "Serve una mappatura delle aree vocazionali della Lombardia e mettere così in contatto gli imprenditori che possono e vogliono fare qualcosa insieme". Lo ha detto il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli nel corso della visita al distretto delle calze nelle province di Mantova e di Brescia, seconda tappa della diciottesima edizione dell´´Assessorato Itinerante´. Prima alla ´Gizeta´ di Castel Goffredo in provincia di Mantova e poi alla ´Calze Ileana spa´ di Carpenedolo (Bs); Gibelli ha voluto approfondire il tema legato al comparto che conta una produzione che, fino a pochi anni fa, valeva oltre il 70 per cento dell´esportazione all´estero ma che ora si è affievolita a causa della crisi, arrivando al 50 per cento. Nonostante questo gli imprenditori del distretto, giovani e alla seconda generazione, non si arrendono e continuano a macinare fatturato. "La politica industriale di Regione Lombardia ha come missione la creazione di strumenti per le reti di imprese e mandare insieme, soprattutto per quanto riguarda l´internazionalizzazione, grandi e piccole aziende come quelle artigiane. Altro punto fondamentale è per gli imprenditori - ha continuato l´assessore all´Industria e Artigianato - quello di strutturarsi in maniera stabile sui mercati internazionali che devono essere presidiati anche con il contributo delle istituzioni come la Regione e portare così, nel mondo, marchi interessanti e unici". Altro punto su cui il vice presidente ha insistito particolarmente è stato il tema dell´attrattività del territorio. "Per Regione Lombardia - ha affermato - è rispondere a quegli imprenditori che vengono chiamati da altri Paesi a delocalizzare soprattutto in altre parti d´Europa. Una prima risposta c´è stata - ha detto Gibelli - è stata la costruzione del cosiddetto ´Made in Italy´ voluto dal parlamento". Non è mancata anche una citazione per i patti territoriali che devono "guardare le vocazioni e non il campanilismo. Si adattano alla realtà per quanto riguarda il processo".  
   
 

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