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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Marzo 2011
 
   
  POST OLIMPICO - UN COMITATO PROMOTORE PER IL PROGETTO COVERCIANO DELLA NEVE

 
   
  Torino, 8 marzo 2011 - Sara´ presentata a Roma una mozione per lo sblocco dei fondi residui dell´Agenzia Torino 2006 Vertice dell’assessore regionale allo Sport e Turismo Cirio con Parcolimpico, i parlamentari piemontesi e i sindaci di valle: la prossima settimana sarà presentata a Roma una mozione per lo sblocco dei fondi residui dell’Agenzia Torino 2006. Vertice, ieri, in Regione sul nuovo progetto di rilancio del post-olimpico denominato “Coverciano della Neve”: all’incontro convocato dall’assessore allo Sport e Turismo Alberto Cirio erano presenti oltre a tutti i sindaci delle vallate olimpiche, Valter Marin di Sestriere, Francesco Avato di Bardonecchia, Lorenzo Colomb di Cesana, Gianni Arolfo di Pragelato, Franco Capra di Claviere e Mauro Meneguzzi di Sauze d’Oulx, anche la presidente e l’amministratore delegato di Parcolimpico, Elda Tessore e Roberto De Luca , e i parlamentari piemontesi bipartisan Enzo Ghigo , Osvaldo Napoli , Giorgio Merlo e Stefano Esposito . “L’eredità degli impianti olimpici è in una situazione d’emergenza perché in passato è mancata una seria politica che desse futuro agli impianti - commenta Alberto Cirio , assessore allo Sport e turismo della Regione Piemonte – Questa situazione richiede, adesso, un’immediata presa di posizione da parte di tutto il sistema Piemonte. L’incontro di oggi è servito per fare il punto della situazione e capire se esiste una volontà comune, bipartisan e trasversale, per candidarci a diventare la Coverciano della Neve, sia di fronte al Governo che con il Coni nazionale. L’esito è stato molto positivo: la prossima settimana i nostri parlamentari presenteranno una mozione a Roma per sollecitare lo sblocco dei dieci milioni di euro residui dell’Agenzia Torino 2006, risorse indispensabili per lo start up di questo rilancio. Parallelamente costituiremo un Comitato Promotore del progetto “Coverciano della Neve”, che avrà nei sindaci delle vallate un ruolo attivo e centrale, a differenza di quanto accaduto in passato. Abbiamo, anche, già in mente un presidente autorevole e stimato, legato alla tradizione olimpica invernale piemontese, ovvero Piero Gros”. Durante l’incontro, Roberto De Luca ha illustrato l’idea progettuale sviluppata da Parcolimpico relativamente agli impianti di montagna dati in gestione alla società, da estendersi a tutti i Comuni del territorio post olimpico. “ Abbiamo in mano un’opportunità unica per poter sviluppare il patrimonio post olimpico accumulato negli ultimi anni” ha ribadito De Luca “Si tratta di un’idea semplice ma efficace, che potrebbe partire in brevissimo tempo, per mettere a sistema i tre dei più importanti asset di sviluppo della regione: sport bianco, cultura e turismo. Tuttavia, per far ciò è necessario che tutti i soggetti coinvolti facciano la loro parte. In particolare, è necessario essere schietti nel ricordare che i siti post olimpici necessitano di ingenti risorse per essere mantenuti attivi in assetto sportivo invernale, risorse che Parcolimpico non è in grado né è tenuto a garantire, avendo noi presentato un piano industriale che prevede l’utilizzo esclusivamente estivo di tali impianti. Abbiamo partecipato con grande interesse alla gara per la gestione di questi siti per un solo motivo, forse banale, ma che rappresenta il cuore del nostro sistema: l’opportunità di sviluppare un significativo piano di affari, di fare business per dirla più semplicemente. La buona notizia, è che, come dicono spesso gli americani, il miglior business si fa sempre in due. Se vogliamo far fruttare il patrimonio post olimpico, questo business lo dobbiamo fare insieme a tutti i soggetti coinvolti .” De Luca ha chiuso l’intervento ricordando che, nonostante siano circolate indiscrezioni di un presunto abbandono da parte di Parcolimpico, del sito di Cesana Pariol, “ questo è assolutamente falso, visto che la struttura è sorvegliata e mantenuta in perfetta efficienza attraverso un sistema di vigilanza con telecamere e allarmi, e attraverso un sistema di conservazione dell’ammoniaca mediante lo stoccaggio in appositi serbatoi e sorveglianza degli stessi attraverso una società specializzata del settore. Stiamo garantendo il perfetto mantenimento dell’impianto, in attesa che le istituzioni definiscano un progetto di eventuale utilizzo futuro.”  
   
 

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