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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2011
 
   
  “LA FRAGOLA”: DODICESIMO TITOLO DELLA COLLANA “COLTURA&CULTURA” DI BAYER CROPSCIENCE

 
   
  Presentato al quartiere fieristico di Rimini, nell’ambito di Agrifil, salone della filiera agroalimentare e della meccanizzazione agricola, il volume “La fragola” é ultima uscita della collana “Coltura&cultura ideata da Renzo Angelini, Direttore Marketing & Communication di Bayer Cropscience. Il volume é dedicato alla fragola, frutto bello e prezioso per la salute grazie alle sue proprietà vitaminiche e antiossidanti, per la notevole concentrazione di antociani e flavonoidi. Questa delizia rossa era conosciuta e apprezzata già dall’uomo preistorico, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in zone montagnose e lacustri dell’Europa centro-occidentale. Nella Bibbia, e in alcuni dei più antichi trattati di medicina e botanica, si trovano elogi e menzioni di questo prelibato frutto. Alcuni storici naturalisti credono, ma forse erroneamente, che la fragola fosse coltivata in Grecia e nei giardini Latini. Dalle specifiche realtà territoriali italiane al mercato globale, un confronto ricco di spunti sulle possibilità di utilizzazione e commercializzazione di tale frutto. Con taglio esaustivo come sempre, il volume Bayer è una vera e propria bussola di orientamento nella realtà di una coltura di importanza notevole. Nel volume “la fragola”, suddiviso in 8 sezioni in cui i 49 capitoli sono trattati con rigore scientifico e con linguaggio accessibile anche al lettore semplicemente curioso di accrescere la propria conoscenza del mondo relativo alle fragole, sono espresse con precisione l’importanza, la storia, l’evoluzione, gli attuali orientamenti tecnici e varietali. Per illustrare il Valore e i Valori della fragola espressi nel volume, è intervenuto l’Amministratore Delegato di Bayer Cropscience Italia, Frank Terhorst, che ha aperto i lavori affermando: “E’ solo l’innovazione, concetto che spesso in agricoltura non viene visto positivamente, la chiave per produrre e fare qualità e dignità del lavoro. La collana Coltura&cultura è un grande progetto che intende riunire esperti di diverse discipline e farli parlare di un argomento che riteniamo molto importante, ossia di un’agricoltura vera e sostenibile nei fatti. Pochi sono in grado di spiegare come la sostenibilità sia un bilancio perfetto fra esigenze ambientali, sociali e economiche. E’ quindi fondamentale parlare oggi dell’agricoltura come imprenditori che operano in un’ottica di redditività: questo progetto è nato proprio per dare un contributo e voler aggiungere valore alla filiera, unendo esperienza e conoscenza di tante discipline diverse con l’obiettivo di colmare la distanza fra il mondo produttivo e il consumatore. Come Bayer Cropscience abbiamo sempre creduto in questa missione come scelta d’innovazione per un’agricoltura sostenibile in grado di dare i benefici concreti al consumatore” . Tre italiani su dieci dicono di essere ghiotti di fragole, ma pochi sanno che la fragola in realtà non è un vero frutto. Lo è tale solo dal punto di vista nutrizionale, non lo é dal punto di vista botanico: i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni ossia i semini gialli che si vedono sulla superficie della fragola. La fragola viene considerata come un falso frutto perché non è altro che il ricettacolo ingrossato di un’infiorescenza. La fragola ha come progenitore la fragolina di bosco, dal nome scientifico Fragaria vesca, dal latino fragus (fragranza) e vescus (molle, di consistenza ), proprio per queste sue caratteristiche, tanto piccola e delicata la fragolina non ha le carte in regola per conquistare il mercato ortofrutticolo. Infatti, l’antenata di tutte le fragole di oggi è un ibrido, che contrariamente ad altre specie è un ibrido fertile. Particolarmente ricca di sostanze antiossidanti, come olii essenziali, tannini e flavoni, che oltre a conferirle colore e profumo caratteristici, sono in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole coinvolte in molti meccanismi di degradazione e invecchiamento dell’organismo. Le fragole, secondo la scala Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che quantifica il contenuto di sostanze antiossidanti in base alla capacità di un alimento di mantenerci giovani, sono collocate nel gruppo di alimenti che hanno l’effetto più potente. Posizionate molto meglio dei più noti pomodori, mele, pesche, uva, arance e kiwi. Sono inoltre ricche di vitamina C, che rafforzano le difese naturali dell’organismo. Sono diuretiche grazie alla presenza del potassio. In soggetti predisposti possono essere causa di allergie o scatenare delle forti orticarie. Secondo i dati che emergono dal volume, l’Italia è il quarto produttore europeo di fragole dopo Spagna, Polonia e Germania, con 153mila tonnellate di produzione media annua che rappresentano il 4% della produzione mondiale di cui sono leader gli Stati Uniti con 1.148.000 tonnellate pari a una quota del 28,2%. In Italia si producono fragole in molte Regioni, dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per l’Emilia-romagna che vanta la tradizione più lunga. Il volume “la fragola” descrive le innovazioni varietali, le tecniche colturali, anche fuori suolo, e quelle vivaistiche, le malattie e le fisiopatie, la difesa integrata contro parassiti, le barriere da porre a virus, fitoplasmi e batteri. Affronta i problemi del post-raccolto di un frutto, particolarmente delicato, e descrive i procedimenti della sua trasformazione industriale in grado di garantire i migliori standard qualitativi  
   
 

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