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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Marzo 2011
 
   
  8 MARZO, INAUGURATA MOSTRA “MILANO DELLE DONNE".UN MODO ORIGINALE PER SENSIBILIZZARE AI CORRETTI STILI DI VITA

 
   
   Milano, 9 marzo 2011 - E’ stata presentata ieri la mostra “Milano delle donne", un percorso dedicato all’universo femminile promosso dall’Assessorato alla Salute del Comune. Un evento tutto al femminile che parla di donne: Donne nell’Arte, con foto toccanti sulla depressione e la sofferenza del corpo femminile; Donne nel Volontariato, con le volontarie che ogni giorno dedicano il loro tempo agli altri, in particolare quelle dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e del Centro Psiche Donna; Donne nel mondo dell’impresa, con esempi di grande impegno nello sviluppo di progetti legati all’alimentazione e alla salvaguardia delle tradizioni. Anche nella scelta del linguaggio è stata preferita una strada legata all’universo femminile: l’Arte nelle sue espressioni più innovative. Accanto a una mostra fotografica “fissa” all’interno di uno dei luoghi storici e più significativi della città, come la Loggia dei Mercanti, ce ne sarà anche una “itinerante” con azioni di Guerilla Art: un corteo di donne che “vestiranno” l’Arte e la porteranno nelle strade di Milano, guidata dalla performer-attrice Xena Zupanic. Durante le azioni di Guerilla verrà distribuito materiale informativo sulla salute della donna. “Milano è una città che ama le donne - ha detto l’assessore alla Salute Giampaolo Landi -. L´iniziativa ´Milano delle donne´, che declina il tema della salute femminile, è più che mai attuale oggi, dinanzi alle sfide per rallentare l’invecchiamento, alle nanotecnologie in medicina e cosmetica, a una diagnostica per immagini sempre più sofisticata, alla prevenzione del disagio psicologico e alla valorizzazione della dieta. La mostra evento apre a scenari futuri, coerenti con Expo 2015 e con il rafforzamento di Milano capitale della salute". "Le donne - ha aggiunto - sono protagoniste della salute: rispondono con curiosità alla campagne di prevenzione, come abbiamo constatato nelle numerose attività sul campo dell’Assessorato alla Salute, e sono in prima linea nell’occuparsi del proprio stile di vita. Abbiamo aderito a questo evento per ribadire il nostro impegno nelle campagne di sensibilizzazione sul benessere, inteso come stato di equilibrio e di armonia psico-fisica, una condizione da difendere e da proteggere, soprattutto in un contesto di vita urbana frenetica, ad alta perfomance intellettuale e lavorativa tipica di una metropoli terziaria come Milano”. “Le milanesi - ha sottolineato Landi - sono determinate, studiano di più dei maschi e sono esperte nel coniugare professione e famiglia. A Milano lavora il 61% delle donne (in Italia la media è più bassa, e tocca il 47%) e il 40% delle manager italiane vive a Milano. Nella nostra città infatti un manager su 10 è donna. Milano è dunque la capitale del lavoro in rosa. In netta controtendenza con il resto d’Italia e sicuramente a ragione dell’eccellenza terziaria, scientifica e intellettuale della città. Ma i problemi aperti ci sono, anche in questo contesto apparentemente privilegiato. A partire dalla condizione sul lavoro, nel trattamento contrattuale e salariale. Il sistema lavoro in Italia perde 7 punti percentuali di Pil ogni anno a causa della sotto-occupazione femminile, che l’Europa ci rimprovera e che è un fattore di arretratezza che richiede urgenti interventi riformatori strutturali; più della metà delle under 30 del nostro Paese teme o rimanda la gravidanza perché vive una situazione contrattuale che non protegge la maternità (ha cioè un contratto a termine, mentre la legge tutela le neo-mamme solo quando c’è il tempo indeterminato). Il 63% delle milanesi vorrebbe più flessibilità sul lavoro e aiuti concreti – asili nido, ad esempio – per coniugare in modo più eclettico professione e famiglia. Il 97% chiede poi il ´congedo´ anche per i papà, per coinvolgere i maschi nell’impegno totalizzante e acrobatico che è allevare un bebé a Milano”. “Quando lo stress, l’impegno individuale e i ritmi quotidiani diventano una condizione permanente, la salvaguardia di una corretta alimentazione, lo sport e l’attenzione a screening modulati sulle diverse età sono tappe importanti di un ´percorso della salute´ che comincia da giovani e si protrae fino alla maturità e oltre. La prevenzione è la chiave di questa impostazione, che vede nel benessere della donna un modo di essere e non solo uno status clinico”. “Le donne milanesi rispondono con determinazione anche alle campagne sulle malattie sessuali - ha concluso l’assessore Landi - sulla profilassi e sulla contraccezione intelligente. Basti pensare che negli ultimi trent´anni, nonostante sia sempre più bassa l´età del primo rapporto sessuale tra le adolescenti, addirittura già a 13 anni, il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza è rimasto invariato”.  
   
 

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