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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2011
 
   
  UMBRIA, RAPPORTO “AUR” SU GIOVANI; PRESIDENTE MARINI: “SUPERARE LE ‘POLITICHE GIOVANILI’”

 
   
  Perugia, 10 marzo 2011 - "Penso sia giunto il momento di superare le cosiddette ´politiche giovanili´, più utili ad adulare i giovani che ad incidere concretamente sulle politiche vere, quelle che determinano davvero le condizioni per favorire le giovani generazioni". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo intervento a chiusura del convegno alla Sala dei Notari in cui è stato presentato il Rapporto sulla sfida della partecipazione giovanile. "Molto più importante, ed utile - ha aggiunto la presidente - è invece assumere azioni precise, all´interno delle politiche generali, che tengano conto di quanto esse possono essere concretamente a vantaggio dei giovani. Penso alle politiche attive per il lavoro, laddove come Giunta regionale abbiamo previsto precise norme a vantaggio dell´occupazione giovanile, dell´auto- imprenditorialità. Oppure le azioni per favorire ricerca ed innovazione, prevedendo borse e assegni di ricerca per i neo laureati, o ancora incentivi alle imprese che assumino giovani". La Presidente, raccogliendo anche i diversi spunti di riflessione offerti dal dibattito che ha preceduto il suo intervento, ha voluto sottolineare un aspetto particolarmente importante che riguarda "i giovani di questo tempo". "Quella dei giovani, oggi, è una generazione che potremmo definire ´digitale´ e di ´nativi digitali´. Una generazione che è crescita in una epoca di mutamenti di dimensioni totali e globali su scala planetaria. Un cambiamento tale che forse nessun´altra epoca ha conosciuto in queste dimensioni. Se consideriamo quanti luoghi virtuali di discussione offre il web e la rete, dobbiamo allora considerare che è come se si realizzasse una sorta di ´web democracy´. Una democrazia che, per certi versi, trova le sue ragioni più profonde proprio nei nuovi strumenti di partecipazione e discussione informatica. Questo - ha rilevato - è anche ciò che ci dicono i grandi movimenti che attraversano Stati che fino ad ora hanno visto al potere regimi totalitari ed anti democratici che vengono spazzati via in tempi che nessuno avrebbe mai potuto immaginare". "Dobbiamo tener conto di tutto ciò - ha detto ancora -, considerando vantaggi, ma anche rischi di una tale condizione. Come ad esempio quello che la rete non determina alcuna ´gerarchia´ né di valori né di temi, mettendo tutto sullo stesso piano. E questo può favorire il rischio di una pseudo democrazia". Infine, la presidente della Regione Umbria ha sottolineato la necessità di iniziative che tendano a ridurre il divario generazionale che si sta determinando: "Ad esempio - ha detto - vi sono nonni che non riescono più a giocare con i nipoti, tanto sono diverse le abilità di ciascuno. Ecco perché si deve favorire in ogni modo la continuità del dialogo tra le diverse generazioni. Così come la stessa politica, il mondo delle istituzioni, devono saper trovare la necessaria sintonia con i linguaggi dei giovani. La politica, si sa, fa fatica a trasformare se stessa con la velocità che impone invece il tempo presente. Ma non vi è alternativa a questo. Pena - ha concluso - un sempre più ampio e incolmabile divario generazione che aumenterebbe irrimediabilmente i giovani dalla politica e dalle istituzioni".  
   
 

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