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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2011
 
   
  MILANO - CASE POPOLARI, DE CORATO: “CLAN PESCO-CARDINALE RICORRE IN APPELLO: DIFENDEREMO CON LE UNGHIE LA SENTENZA CONTRO I BOSS DEL NIGUARDA”

 
   
  Milano, 10 marzo 2011 - “ Il Comune di Milano farà resistenza in Appello contro Anna Cardinale e Giovanna Pesco che si sono opposte alla sentenza del 20 luglio 2010 che le ha condannate per associazione a delinquere finalizzata al racket delle case popolari in via Monti rispettivamente a 2 anni e a 3 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al rifacimento dei danni all’Amministrazione per 100 mila euro. L’udienza è fissata per l’otto aprile 2011. La Giunta ha poi deliberato di costituirsi parte civile in tre processi relativi a occupazioni abusive di case popolari di proprietà del Comune di Milano che vede imputati 6 soggetti che dovranno rispondere anche di danneggiamento. Le occupazioni sono state commesse in via Bagarotti, Rilke e Cilea. Le udienze avranno luogo, rispettivamente, il 24 marzo, il 18 e 20 aprile, avanti il tribunale penale di Milano. Lo comunica il vice Sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “La sentenza del 20 luglio – spiega De Corato – è stato il primo duro colpo al racket delle case popolari, quello gestito dal clan Pesco-cardinale che per anni ha terrorizzato il quartiere Niguarda. E ha spalleggiato il circuito dei filoabusivi aizzando proteste, talora con lo zampino dei centri sociali, per impedire gli sgomberi. Con l’avvocatura comunale difenderemo con le unghie questa sentenza in Appello e ne chiederemo la conferma. Così come i 100 mila euro di risarcimento, che per il Comune di Milano è sia patrimoniale sia simbolico. Perché alle spese e ai costi sostenuti per il mancato introito dei canoni di locazione, per il ripristino dello stato dei luoghi danneggiati dalle azioni violente degli imputati, per le procedure amministrative atte al rilascio degli immobili illegalmente occupati, per le esecuzioni coattive degli sgomberi e per tutte le attività straordinarie va aggiunto anche il danno all’immagine della città per l’allarme sociale suscitato”. “Fa piacere – sottolinea De Corato – che finalmente scattino i rinvii a giudizio contro le occupazioni abusive e venga contestato anche il reato di danneggiamento. Perché in molti casi l’effrazione viene effettuata scardinando porte, finestre con nocumento al patrimonio pubblico. Sugli sgomberi non facciamo sconti. E i dati in dettaglio del gennaio 2011 lo confermano: 136 interventi, 19 appartamenti recuperati in flagranza di cui 10 grazie a interventi della Polizia Locale, 3 alle Forze dell’ordine e 6 per merito dei tutor dell’Aler in quanto si trattava di appartamenti lasciati abbandonati e aperti e di restituzioni spontanee”.  
   
 

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