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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Marzo 2011
 
   
  CONVENZIONE DELLE ALPI, RILANCIARE IL RUOLO DELLE REGIONI IN SLOVENIA L´ASSESSORE PANIZZA. AFFIDATO AL TRENTINO IL COORDINAMENTO DELLA “RETE DELLE REGIONI”

 
   
  Trento, 10 marzo 2011 - Rilanciare le politiche di sviluppo sostenibile per la regione alpina, rivendicare il ruolo delle regioni nella definizione delle politiche alpine, sottolineare l’importanza della collaborazione e del coordinamento fra le regioni nel quadro della Convenzione delle Alpi e chiedere una rappresentanza permanente all’interno della stessa: sono questi in sintesi i contenuti del documento approvato dalla Conferenza delle Regioni Alpine, riunita l’ 8 marzo a Brdo pri Kranju, in Slovenia. Appuntamento in concomitanza con l’Xi Conferenza delle Alpi, con la seduta del Comitato permanente della Convenzione delle Alpi e con la riunione dei ministri degli otto stati alpini che aderiscono alla Convenzione. Le regioni alpine insomma, come dirette rappresentanti delle popolazioni che vivono sulle Alpi, vogliono avere un ruolo primario nella definizione delle politiche alpine e si impegnano a collaborare e scambiarsi informazioni e buone pratiche. Ieri in Slovenia è stata formalizzata la creazione della “Rete delle Regioni” il cui coordinamento, nella fase di avvio, è stato assegnato alla Provincia autonoma di Trento con il supporto del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi. Ai lavori ha partecipato l’assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza, che è intervenuto anche all’Xi Conferenza delle Alpi in rappresentanza proprio della Rete delle Regioni alpine. L’assessore ha riferito sui risultati della Conferenza delle Regioni Alpine e ha presentato il documento approvato. La presidenza della Convenzione delle Alpi passa adesso alla Svizzera. L´assessore Panizza ha già avviato i primi contatti con la presidenza svizzera per definire i passaggi operativi della collaborazione. Dopo gli incontri di Chambery nel 2009 e di Trento nel 2010, la riunione slovena ha offerto l’occasione per rilanciare il dialogo fra le regioni alpine sulle questioni di interesse comune e per chiedere ai ministri degli otto stati che aderiscono alla Convenzione il riconoscimento dell’importanza delle Alpi e del ruolo delle regioni nel processo di attuazione e sviluppo della Convenzione. La Conferenza delle regioni alpine è stata organizzata per iniziativa della Provincia autonoma di Trento. “E’ importante – ha detto l’assessore Panizza durante la riunione con i rappresentanti delle regioni – che gli enti territoriali abbiano una posizione comune nell’ambito delle politiche di attuazione della Convenzione delle Alpi, che è un accordo tra Stati. Oggi gettiamo le basi per individuare un metodo di lavoro e un insieme di temi su cui lavorare per il futuro delle Alpi. C’è bisogno di una rappresentanza comune per rapportarsi con gli Stati in maniera autorevole e il più possibile unitaria. Oggi, per la prima volta, la Rete delle Regioni incontra ufficialmente la Conferenza delle Alpi e i ministri degli Stati che aderiscono alla Convenzione. E’ un passaggio importante che ci impegna ad allargare all’interno di tutte le regioni dell’arco alpino la condivisione di questo progetto di collaborazione”. Nel documento approvato dalle regioni si riconoscono le Alpi, di fronte alle sfide di un’economia globalizzata, delle trasformazioni sociali e demografiche e del cambiamento climatico, come un sistema unitario e si esprime l’intenzione di perseguire un comune sviluppo economico e sociale, salvaguardando il territorio alpino, inteso come spazio di vita, di lavoro e di ricreazione. Le regioni hanno condiviso poi il progetto della Rete delle Regioni delle Alpi, inteso come piattaforma di confronto e cooperazione, come un sistema permanente di relazioni e contatti, di scambio di informazioni e progetti. Non si tratta quindi di creare una nuova struttura. Sui temi più urgenti si costituiranno però gruppi di approfondimento. “La Convenzione delle Alpi – ha aggiunto l’assessore Panizza – è uno strumento fondamentale per definire le politiche che interessano l’arco alpino. Il Trentino, che si trova proprio nel mezzo di questo territorio, vuole avere un ruolo da protagonista in questo processo che consideriamo estremamente importante. Adesso ci metteremo al lavoro su temi molto concreti, come concreto è stato il dibattito oggi. Sono soddisfatto perché al di là del contenuto del documento è emersa oggi la volontà di operare per dare il nostro contributo alla traduzione nei fatti della Convenzione delle Alpi”. Nella prima conferenza delle regioni alpine, a Chambery nel 2009, si era auspicata la costruzione di una piattaforma regionale in relazione con la Conferenza delle Alpi. Le regioni avevano richiamato la necessità di uno sviluppo sostenibile dell’arco alpino e sottolineato la centralità dei trasporti e l’esigenza di mettere in comune riflessioni e studi, di coordinare i programmi, di favorire modalità di sviluppo rispettose dell’ambiente e puntare sull’intermodalità. Nella seconda conferenza delle regioni, che aveva un carattere tecnico e si è svolta a Trento nel 2010, si è sottolineato il ruolo delle regioni nell’attuazione della convenzione e si è puntato sulla cooperazione interregionale. Si è lanciata, inoltre, la proposta di costituire una piattaforma delle regioni alpine per la realizzazione di progetti comuni e lo scambio di esperienze e buone pratiche. Si è aperto infine alla collaborazione con i Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale già esistenti o in fase di costituzione. In pratica si sono gettate le premesse per l’approvazione del documento ufficiale che è stato adottato oggi in Slovenia. Cambiamento demografico e climatico, turismo, biodiversità, trasporti e mobilità sono i temi prioritari contenuti nel programma pluriennale 2011-2016 della Convenzione delle Alpi la cui presidenza è passata dalla Slovenia alla Svizzera che la terrà fino alla fine del 2012. Se ne è parlato anche durante la riunione dei rappresentanti delle regioni. Il cambiamento climatico, è emerso, è più sensibile sulle Alpi che in altre regioni. Le Alpi sono un ambiente delicato per natura, in cui il paesaggio e l’ambiente sono elementi fondamentali per la qualità della vita e lo sviluppo legato all’attrattività del territorio. Green economy e turismo sostenibile sono settori fondamentali in un territorio che deve avere nel basso impatto energetico un elemento distintivo. Accessibilità e mobilità sostenibile sono altresì fattori irrinunciabili. Strategiche risultano per il territorio alpino le nuove tecnologie per la comunicazione e informazione in grado di ridurre le distanze e le differenze tra i territori e dare a tutti le stesse possibilità di sviluppo. Su questo specifico tema, ha precisato l’assessore Panizza, è notevole l’impegno del Trentino che in pochi anni vuole portare la larga banda su tutto il suo territorio. Quattordici milioni di persone abitano le Alpi stabilmente e circa cento milioni le visitano ogni anno: la partecipazione, la cooperazione, il confronto sono processi preziosi per lo sviluppo alpino e proprio nella Rete delle Regioni possono trovare nuova linfa. La Convenzione delle Alpi è stata sottoscritta nel 1991 a Salisburgo. E’ un accordo internazionale fra gli otto stati che hanno territorio nelle Alpi (Francia, Italia, Principato di Monaco, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Slovenia). Il trattato prevede dodici temi principali, per otto dei quali sono stati firmati appositi protocolli che prevedono la partecipazione degli enti locali quali rappresentanti della popolazione che vive nelle Alpi. I protocolli su agricoltura, energia, turismo e difesa del suolo sono stati ratificati dall’Unione Europea. Nel 2011 la Convenzione festeggia quindi i suoi primi venti anni. L’incontro in Slovenia ha offerto ai ministri dei diversi stati l’opportunità di fare il punto su quanto realizzato e sulle sfide per il futuro.  
   
 

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