|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Marzo 2011 |
|
|
  |
|
|
MALÌPARMI, OLTRE L’ETICHETTA. LA RECENTE INNOVAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI “MADE IN” STA OBBLIGANDO LA MODA ITALIANA A RIVEDERE LE PROPRIE STRATEGIE DI PRODUZIONE ALL’ESTERO.
|
|
|
 |
|
|
Malìparmi aveva da tempo anticipato la normativa andando “oltre l’etichetta” con un progetto di formazione del personale in azienda e delle “Padrone di casa”, le responsabili delle sue boutique monomarca. Dopo una prima fase d’investimenti in risorse umane che hanno conferito all’azienda una dimensione più manageriale, l’attenzione è stata focalizzata su un’attività di formazione destinata a sviluppare le disposizioni personali, anche attraverso la pratica dello yoga, per riconoscere e coltivare la propria forma di creatività. La formazione delle responsabili dei monomarca si prefigge come obiettivo principale di comunicare alle clienti un valore essenziale del marchio, l’artigianalità. Fin dalla sua creazione, il marchio si è distinto in termini di ricerca e sviluppo delle lavorazioni artigianali implementando le produzioni in India e Indonesia. Con questi due paesi, Malìparmi ha costruito nel tempo un ”interscambio culturale”, uno scambio tra la creatività, lo stile, il know-how propri dell’azienda e la preziosa manualità, l’amore per il lavoro, la grande capacità artigianale esistenti in queste realtà, riuscendo a sviluppare lavorazioni uniche nel loro genere. L’interscambio con gli artigiani indiani e indonesiani, così determinante per l’azienda, è al centro del progetto Arti & Mestieri che dal 2009 si pone l’obiettivo di enfatizzare tali lavorazioni e di condividere con le “Padrone di Casa” e le clienti del marchio il valore del lavoro di queste persone, veri e propri artisti nel loro genere. Il progetto prevede due fasi successive, la prima utilizza l’intranet per dare costanti aggiornamenti al personale delle boutique, la seconda, prevista nel 2011, privilegia un dialogo diretto con le clienti sul web. “Spiegando nel dettaglio il valore delle lavorazioni e la capacità artigianale ed artistica delle persone che lavorano per noi in India e Indonesia, vogliamo in qualche modo continuare a valorizzare l’apporto di questi artigiani preziosissimi per Malìparmi”, così dichiara Annalisa Paresi, anima imprenditoriale di Malìparmi. Queste lavorazioni conferiscono valore aggiunto, un’anima ad oggetti che altrimenti resterebbero solo un esercizio di vanità. Prodotti fatti a mano, preziosi perché prezioso è il lavoro di cui sono frutto, perché fatti ancora con amore e con passione secondo tecniche e lavorazioni altrimenti perse: - il tie&dye, tecnica di tintura del tessuto, propria dell’India. Il disegno si crea dalle sfumature ottenute attraverso la ripetuta legatura, tintura e asciugatura del tessuto; - il block print, anch’essa indiana, risultato di immersioni nel colore di blocchi di legno intagliati manualmente e poi appoggiati sul tessuto; - il dipinto a mano, una tecnica che si avvicina all’arte, propria sia dell’India che dell’Indonesia; - il crochet, culmine del lavoro artigianale femminile: l’oggetto viene costruito a mano con l’aiuto dell’uncinetto e la lavorazione diventa non solo decoro, ma parte stessa della costruzione; - il ricamo di perline, cuore del progetto Malìparmi. In Indonesia, a Bali, tale manualità è prettamente femminile, il capo viene prima confezionato e poi ricamato cucendo una ad una le singole perline seguendo il disegno tracciato. Alcuni capi richiedono fino a 9 giorni di lavoro; - il ricamo Suzani e di paillettes, realizzato nel nord dell’India: i ricamatori sono uomini e la tecnica utilizza piccoli telai di legno sui quali il tessuto viene ricamato con un ago ricurvo; - il Batik: tra le più significative ed intense tecniche di trattamento artistico del tessuto, propria dell’ Indonesia. Dopo la preparazione del disegno si applica la cera sciolta sulle parti che non si vogliono colorare in modo che questa, penetrando tra le fibre del tessuto, le impermeabilizzi impedendo al colore di aderirvi. Il procedimento viene ripetuto con una nuova applicazione di cera e un nuovo bagno di colore tante volte quanti sono i colori del disegno sarong. Disegni complessi richiedono anche un mese di lavoro. Annalisa Paresi difende questo patrimonio perché sa che l’artigianalità di ogni prodotto è la sua essenza ed è ciò che lo rende unico. Il suo apporto consiste nel tradurre questa convinzione in codici contemporanei instillando il senso di creatività che percepisce durante i suoi viaggi in Oriente nel funzionamento quotidiano dell’azienda, come uno strumento che aiuti a trovare nuove soluzioni e nuove chiavi di lettura nei rapporti professionali. Con queste premesse, Malìparmi ha voluto porre al centro dello scambio con i paesi in cui i prodotti sono confezionati un imprescindibile senso etico. 600 persone in Oriente ricamano per Malìparmi, donne di interi villaggi a Bali lavorano esclusivamente per il marchio. “Noi sentiamo la responsabilità di farli lavorare sempre” dice Annalisa Paresi “al di là dei trend e della domanda del mercato. Quell’artigianalità e quelle tecniche, applicate ai nostri disegni e agli spunti per le collezioni creano il mix che è la nostra caratteristica e forse il nostro successo”. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|