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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2011
 
   
  IRAN: CONDANNA PER LŽESECUZIONE DI BAHRAM E RICHIESTA DI NUOVE SANZIONI UE

 
   
  Bruxelles, 14 marzo 2011 - LŽesecuzione della cittadina iraniano-olandese Zahra Bahrami è stata fortemente condannata dal Parlamento europeo in una risoluzione approvata giovedì, che chiede per il futuro relazioni con lŽIran concentrate anche sugli abusi ai diritti umani, aprendo la porta a possibili nuove sanzioni. I deputati condannano lŽesecuzione capitale di Zahra Bahrami e si dicono "costernati per il fatto che le autorità iraniane abbiano negato alla Bahrami la possibilità di contattare il consolato e non le abbiano garantito un processo giudiziario equo e trasparente". In una risoluzione preparata da Bastiaan Belder (Efd, Nl) e approvata giovedì, si chiede allŽAlto rappresentante per la poltica estera Ue, Catherine Ashton, di sollevare il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani e Zahra Bahrami con le autorità iraniane. Il momento è arrivato per lŽUnione di preparare una nuova e più ampia strategia con lŽIran, che vada oltre la questione nucleare e si occupi anche del rispetto dei diritti umani e del ruolo del paese nella regione. I deputati chiedono pertanto ai ministri degli esteri europei di imporre nuove sanzioni contro i funzionari iraniani colpevoli per gravi abusi compiuti dalle elezioni presidenziali del 2009 a oggi, in linea con le decisioni prese dallŽamministrazione americana. La minaccia nucleare - Il Parlamento prende atto che "lŽintroduzione di ulteriori sanzioni non è altro che la logica conseguenza della mancanza di piena cooperazione dellŽIran con lŽAiea", ma chiede a Catherine Ashton di valutarne attentamente lŽimpatto e lŽefficacia nel colpire i funzionari colpevoli e non la popolazione iraniana nel suo insieme. Pena di morte: un triste primato - Il Parlamento sottolinea che nel 2009 ci sono state più esecuzioni che nei dieci anni precedenti, con lŽIran che si è guadagnato il triste primato del paese con il maggior numero di esecuzioni per capita nel mondo. I deputati chiedono pertanto una moratoria e di abolire la condanna capitale per i minori di 18 anni. Aspirazioni democratiche - Le manifestazioni che hanno seguito le elezioni presidenziali del 2009 hanno creato una forte aspirazione a cambiamenti in senso democratico del regime iraniano, sottolineano i deputati, mentre il Presidente Ahmadinejad continua a cavalcare posizioni anti-occidentali e anti-Israele. Il Parlamento teme che il crescente ruolo della Guarda repubblicana nella vita politica, sociale e economica porti a una crescente militarizzazione del paese.  
   
 

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