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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2011
 
   
  CRISI IN LIBIA: DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO RICONOSCIMENTO CONSIGLIO NAZIONALE

 
   
  Strasburgo, 14 marzo 2011 - Il Parlamento europeo chiede ai governi Ue di riconoscere il Consiglio nazionale della transizione come l´autorità che rappresenta ufficialmente l´opposizione libica. La risoluzione approvata invita l´Ue a prepararsi alla possibile istituzione di una "no-fly zone" per impedire a Gheddafi di colpire la popolazione e aiutare il rimpatrio di chi fugge dalla violenza. I deputati chiedono anche l´applicazione del principio di solidarietà nel controllo delle frontiere. I governi dell´Ue "devono tenersi pronti per una decisione nell´ambito del Consiglio di sicurezza dell´Onu circa ulteriori misure, compresa la possibilità di prevedere una zona di interdizione al volo", in coordinazione con la Lega araba e l´Unione africana, affermano i deputati nella risoluzione adottata a larga maggioranza con 584 voti a favore, 18 contrari e 18 astensioni. Durante il dibattito di mercoledì, solo il gruppo Gue (Sinistra Unita) si è espresso contro la "no-fly zone". I deputati propongono all´Alto rappresentante per la politica estera Ue Ashton di stabilire contatti con i rappresentanti dei ribelli del Consiglio nazionale per la transizione, con l´obiettivo di dare il via al riconoscimento internazionale dell´ente. Il Parlamento chiede anche a Gheddafi di lasciare il potere e condanna con forza la sistematica violazione dei diritti umani in Libia. Migrazione e assistenza umanitaria: vale il principio di solidarietà - Preoccupato per la forte crisi umanitaria che ha già costretto più di 200.000 persone a fuggire dalla Libia, il Parlamento chiede ai governi nazionali di garantire trasporto marittimo e aereo per aiutare il rimpatrio o l´accoglienza degli emigrati, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, e anche assistenza per le persone che fuggono in Tunisia, cosi come richiesto dall´Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim). Su richiesta dei deputati italiani e maltesi, e nonostante alcune perplessità iniziali provenienti da altre delegazioni nazionali, la risoluzione alla fine chiede l´applicazione del principio di solidarietà, stabilito nel Trattato, e quindi la condivisione della responsabilità nel controllo delle frontiere. La Commissione dovrebbe pertanto predisporre le risorse umane, finanziarie e tecniche per assistere i paesi di confine dell´Ue in caso di migrazioni di massa, aggiungono i deputati. Possibili crimini contro l´umanità, inchiesta indipendente necessaria - I deputati hanno accolto con favore la recente decisione, presa all´unanimità dall´Assemblea generale delle Nazioni Unite, di sospendere la Libia dal Consiglio Onu per i diritti umani, che si trova in sessione a Ginevra fino al 25 marzo. In un´altra votazione, l´Aula ha approvato una risoluzione sulla 16a sessione del Consiglio Onu per i diritti umani, nella quale si condannano le sistematiche violazioni commesse in Libia, sottolineando la possibilità che ci siano casi di crimini contro l´umanità e chiedendo l´istituzione di un´inchiesta indipendente e internazionale nel paese. Quale strategia per l´Ue? I deputati hanno anche proposto ai governi Ue di prendere le seguenti decisioni durante il prossimo Vertice europeo straordinario di venerdì: il congelamento dei beni di Gheddafi e del suo regime deve anche includere quello dei fondi controllati dall´Autorità libica per gli investimenti e i ricavi delle vendite di gas e petrolio, cosi come i beni ottenuti illegalmente, che dovrebbero essere restituiti al popolo libico; la predisposizione di una nuova e più ambiziosa politica di vicinato che abbia come priorità l´indipendenza del potere giudiziario, la lotta alla corruzione, la libertà di stampa e il rispetto dei diritti fondamentali.  
   
 

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